mercoledì 23 agosto 2023

Ne vogliamo parlare?

di Bruno Aliberti

La popolazione umana, quella occidentale, è stata mantenuta rigorosamente in uno spazio olografico virtuale, inchiodato saldamente al 1900, trattenuta in un recinto mediatico, ove pascolare con informazioni, tecnologia, scoperte, nozioni, quindi agi che l’élite possiede sin dal 1900 e che “concede”, rendendole pubbliche e accessibili oggi come fossero state scoperte ieri o, al massimo, ieri l’altro.

I più svegli, cioè quelli che si ritengono più evoluti, e comunque sempre una esigua minoranza da ascriversi al massimo ad un 5%, vantano ed esibiscono una conoscenza invidiata ed invidiabile, sulla scorta di informazioni mediatiche apprese da particolari siti web, o in spazi televisivi ristretti che passano ad orari e giorni impossibili per l’individuo comune, quello cioè che conduce un’esistenza studiata, progettata a tavolino e creata per l’omologazione massiva senza se e senza ma. 

E se i più attenti non sanno un cazzo, o quasi, è immaginabile cosa sappiano gli altri… la massa ...


Meglio, quindi, rinunciare sin da subito ed abbandonare qualsiasi pensiero che contempli un inutile tentativo di far immaginare che può esistere un mondo diverso con regole diverse. 

Un mondo dove nessuno, già almeno da un secolo, avrebbe dovuto spaccarsi la schiena per sbarcare il lunario e portare avanti la sua non vita.

Se ci si arrischia ad avventurarsi in argomentazioni, pur se gratificante,  del come "non è necessario un lavoro per vivere”, “non sono necessari sacrifici per vivere”, si deve essere pronti a subire una scarica di veemenza ed odio sconfinati, degni del peggior malavitoso sanguinario al quale hai lanciato un’offesa di madre insaziabile meretrice. 
Inaccettabile essere stati presi per il culo da quando erano in fasce.
 
Sono nati schiavi e tali dovranno restare fino all’ultimo respiro.

E’ impensabile l’energia che occorrerebbe per somministrargli un calcio tale da proiettarli in avanti di 100 (diconsi CENTO) anni. 
Alcuni, quelli più efferati, non sono disponibili nemmeno a spostarsi della classica virgola.
Se gli dici che il wireless è robetta del 1900, ti affibbiano una militanza tra gli ufologi o, ancor peggio e nella migliore delle ipotesi, a forza nuova, se non addirittura ad un becero berlusconismo del bunga bunga.
In tal caso, una violenta sventagliata di clavate (non virtuali) fino a rimuovere la loro parziale, decimata e scomposta dentatura, avrebbe un suo senso.

Tuttavia non è corretto colpevolizzare anche la demenza provocata da assenza neuronale.
Anch’essa è una malattia, la peggiore, va guardata compassionevolmente ed è quindi sicuramente da preferirsi una rapida eutanasia, onde si levino immediatamente dai coglioni, perché anche quelli si sono gonfiati oltre i limiti del pensabile ed accettabile, pronti all’inevitabile esplosione atomica.

Perché questa lunga e logorroica premessa?
Bella domanda, della quale mi ringrazio.

Non sono più nelle condizioni di spirito tali da accettare chiunque al mondo (da intendersi come tutti gli universi possibili ed immaginabili) esprima un parere su destra e sinistra, ne parli come di cose vere, di fatti realmente accaduti, abbozzi soltanto un’iniziale “ ma la sin….”.. “ma la des…” e faccia anche il benché minimo riferimento a personaggi del passato, vestendoli di aureole di beatificazione.

Certo, molti riterranno questo mio atteggiamento inadeguato, non consono, né omologato. Riterranno il mio gergo non forbito e sproloquiante. Insomma, una persona non carina, con atteggiamenti meritevoli di essere redarguiti da commenti di contestazione con prove e ragionamenti suffragati da articoli e/o link di un altro essere vivente.

A questi, alle loro opinioni ed a quelle del copia incollato altro essere vivente, dedico sin da subito il mio miglior e più grande, enorme VAFFANCULO, non avendo disponibilità di un mitra vero o virtuale, con caricatore completo da potergli scaricare addosso con il peggior ghigno famelico e satanico di tutti i tempi.

E’ in atto, e sin da 200 anni una programmata e rigorosa riduzione della popolazione mondiale con il controllo dei flussi migratori
Siamo alla resa finale dei conti… ne vogliamo parlare?

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