Grazie a questo studio, spiegano i ricercatori, sarà possibile sviluppare sistemi diagnostici - finora mai progettati - basati sulla proprieta' ''informativa'' dell'acqua biologica presente nel corpo umano: malattie croniche come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla e artrite reumatoide, e malattie virali come Hiv, influenza A ed epatite C, ''informano'' l'acqua dell'organismo della loro presenza, emettendo particolari segnali elettromagnetici che possono essere poi ''letti'' e decifrati.
Non solo diagnosi, però. Anche la terapia potrebbe guadagnarci: la ricerca indica infatti la strada per arrivare a una migliore comprensione dei meccanismi di funzionamento del paradigma medico omeopatico ed omotossicologico.
Non solo diagnosi, però. Anche la terapia potrebbe guadagnarci: la ricerca indica infatti la strada per arrivare a una migliore comprensione dei meccanismi di funzionamento del paradigma medico omeopatico ed omotossicologico.
Intervenendo sulla memoria dell'acqua biologica, infatti, in futuro potrebbe essere prospettata la possibilità di realizzare rimedi farmaceutici senza effetti collaterali che basano il proprio meccanismo d'azione sull'acqua ''informata'' dal segnale elettromagnetico prodotto dalle sostanze in essa disciolte a bassissime concentrazioni e ''attivata'' tramite specifiche tecnologie chimico-fisiche.
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