domenica 12 giugno 2011

Alcuni approfondimenti sul batterio killer


Corrado

Piano piano sto raccogliendo articoli informazioni e materiale sul cosiddetto batterio killer che stanno utilizzando per demonizzare le coltivazioni biologiche, i nutrienti cibi crudi, i nutrientissimi germogli (che pero' sarebbe molto meglio fare in casa, è molto semplice, e forse è meglio lasciare perdere i semi di soia che ormai, tranne la variante degli azuchi, è tutta containata dagli OGM).

Una delle ultime novità è che Helge Karch, direttore del laboratorio d'analisi sull'EHEC all'Ospedale Universitario di Münster ( e maggiore esperto pare tedesco nella questione) ha specificato che il batterio contiene non solo il DNA dell'Escherichia Coli, ma anche dna del batterio Yersinia pestis, ovvero l'agente infettivo della peste. A conferma che si tratti di un agente realizzato in laboratorio: figuriamoci se la natura crea per caso un batterio resistente ad ogni forma di antibiotico, che contiene alcune sequenze genetiche che lo rendono particolarmente pericolo come E Coli, più alcune sequenze genetiche dello Yersinia Pestis!

E poi un batterio che assomma tutte queste caratteristiche uccide il proprio ospite e quindi perde il substrato che lo nutre e gli permette di riprodursi ... molto strano. Per dirla con le parole di un mio amico che mi ha segnalato la cosa: nessun batterio al mondo è così idiota da mutare spontaneamente in una forma che provochi la morte rapida dell'organismo che lo ospita! ...
E poi come mi segnala un altro amico, come mai un'infezione da Escherichia Coli (seppure modificato) abbia attecchito in modo così virulento e mortale proprio in Germania, teoricamente molto avanzata in alimentazione e servizi di prevenzione sanitaria.

Già sapevo da tempo che i poveri americani mangiano, spesso, vera e propria "m..da" (ho avuto modo di visionare il documentario Cibo S.p.A. infatti lì si verificano periodicamente epidemie da E. Coli 0157:h7 che, se non mortale per gli adulti, lo è sicuramente per i minori, per cui vi sono notizie, a volte, di ritiro dal mercato di intere partite di carne, per decine di migliaia di tonnellate.

Di recente sono comparsi sui mass media anche degli articoli che parlano di neve e pioggia causata dalla presenza di  batteri nell'aria, "casualmente" queste scoperte arrivano un paio di anni dopo che qualcuno aveva denunciato l'intenzionale spargimento nell'aria di questi batteri tramite irrorazioni aeree . Forse si vogliono mettere le mani avanti facendo credere che sia normale trovare questi patogeni nell'aria a un paio di km di quota.
 
Da notare che nel corso della conferenza di Desio da me tenuta col biologo G. Pattera, costui abbia glissato sulla questione affermando di non avere dati sull'utilizzo di batteri nelle scie chimiche, e focalizzando il suo intervento sugli usi militari delle scie. Tale atteggiamento non sembra poi così strano se si pensa che da lì a poco Pattera ha tenuto una conferenza con Tom Bosco, nella quale si portava avanti la ridicola tesi che le scie chimiche siano diffuse da "UFO" camuffati tramite l'utilizzo di ologrammi (discolpando così i miliatari ed i governi tutti?). Sembra proprio che qualcuno abbia messo sotto pressione un nostro ex collaboratore per far sì che adesso porti confusione nel movimento contro le scie chimiche , negando l'innegabile bacteria connection.

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