sabato 25 gennaio 2025

Tu sei Will? ..

 - Tu sei Will?
- Cosa vuole?
- Sono Gerald Lambeau, sono il docente di matematica qui al dipartimento. Ieri sulla lavagna in corridoio ho scritto un problema. Un problema che tormenta i matematici da decenni.
- E io cosa c’entro?
- Ti abbiamo visto scrivere su quella lavagna, Will.
- Ho risolto il problema?
- Ahaha, risolto. No, non ci sei andato neanche vicino. Ma sul testo era scritto “sé stesso” e tu hai tolto l’accento da sé. Perché?
- Non ci va l’accento.
- È un errore minore, molte grammatiche moderne concordano sulla correttezza di “sé stesso” accentato.
- Guardi, non voglio guai, se è un problema ci rimetto l’accento… anche se si tratta di un errore magari non da penna rossa, ma da penna blu…
- Lo sapevo.
- Cosa?
- Tu sei un rompicoglioni, Will ...

- No, guardi si sbaglia, io sono solo un umile bidello che…
- Will, io faccio questo mestiere da tanti anni. Sai quante volte ho guardato quel problema e non ho mai notato che aveva un piccolo, minuscolo, giustificabile parziale refuso? Ma tu sì. Tu l’hai notato al primo colpo.
- Ascolti, io voglio solo essere come tutti gli altri…
- Tu non sei come tutti gli altri, Will. Tu sei un rompicoglioni, uno scassacazzi, sei come la goccia che crea la stalagmite sulle palle dell’umanità.
- Senta, lei non mi conosce, non sa niente di me.
- So che sei un giovanotto spaventato che finge di essere socievole, ma sotto sotto cerca disperatamente di nascondere il colossale spaccamaroni che è. Tu sei uno su un milione, ragazzo mio.
- Ho solo corretto un accento sbagliato…
- Leggi questo.
- Cos’è?
- Un racconto ironico su Socrate e Aristotele che fanno una gara di scoregge.
- Ma è assurdo.
- Perché?
- Socrate e Aristotele non sono stati contemporanei, infatti Socrate è morto nel 399 a.C. cioè ben quindici anni prima della nascita di Aristotele.
- Ma è una storiella per ridere, perché correggerla?
- Ho pensato che dovesse essere anche storicamente accurata.
- Ne ero certo. Tu vedi cose, Will, cose che la gente non si sforza di vedere, e pignoletto vai lì a cacare il cazzo allo sfinimento.
- Mi lasci in pace, adesso devo andare dai miei amici.
- I tuoi amici, Will?
- Sì.
- Tu non hai amici. Non avrai mai amici, Will. Alla prima precisazione, alla prima correzione ti molleranno. E sai perché? Perché non possono reggere la verità: che tu hai ragione. Hai sempre ragione.
- Il “che” dopo i due punti è quantomeno ridondante…
- Tu hai un dono, e per questo ti osteggeranno e ti invidieranno, perché non riusciranno a capire quant’è difficile essere te. Essere quello che, nonostante abbia capito che il contesto prevede una certa flessibilità logica, non esiterà un secondo a spaccare il cazzo come se fosse una pignatta alla Quinceañera del porcoddue.
- È un equivoco ricorrente pensare che durante la tipica Quinceañera si utilizzi una pignatta per…
- Ascoltati! Ti conosco da cinque minuti e vorrei già annegarti nella lava. Will, trifolapalle come te ne nasce uno ogni cento anni.
- Lei viene qui e mi dice che sono un rompicoglioni, che questo può essere il mio futuro e si aspetta che io le creda? 
- Will il mondo ha bisogno di rompicazzo. Sai cosa ha salvato l’umanità nei suoi momenti più bui? Non è stata l’intelligenza né tanto meno lo spirito di sopravvivenza.
- Istinto. 
- È stata la pignoleria. Un manipolo ostinato di eroici spaccacoglioni che nei secoli col loro ditino infame hanno indefessamente indicato la ragione nei momenti meno opportuni. Dal primo uomo preistorico che ha corretto il capotribù ed è stato massacrato a colpi di selce…
- La selce era usata soprattutto per gli utensili, ergo per lapidare qualcuno avrebbero utilizzato più probabilmente…
- … fino ad arrivare a te, Will. L'umanità ha bisogno di qualcuno che le ricordi che il cavallo di Troia era una barca, che la d eufonica si usa solo fra due vocali identiche, che ovvero significa cioè e non oppure. Tu sei un rompicoglioni. 
- Io…
- Sei un rompicoglioni, Will.
- La smetta.
- Sei un rompicoglioni.
- Non… non lo faccia, non mi illuda…
- Sei un rompicoglioni.
- Non mi prenda per il culo!
- Sei un rompicoglioni, Will. Sei il più grande scassacazzi che si sia mai visto!
- Sì! Sì! Lo sono, dio è vero, lo sono!
- Vieni qui… vieni qui… è finita… è finita…
- E adesso?
- Adesso ti cerchiamo una bella sezione commenti.


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