La base permanente Amundsen-Scott South Pole Station (89°59’51” lat. S, 139°16′ long) è un sito di ricerca intitolato ai due esploratori conquistatori del Polo sud geografico Roald Amundsen e Robert Falcon Scott(Amundsen raggiunse il Polo Sud poche settimane prima di Scott, il quale nella marcia di rientro al campo base perse la vita insieme ai membri della sua spedizione).
La struttura non è la più estesa delle basi scientifiche presenti in Antartide (McMurdo ad esempio è di gran lunga più estesa) ma è la stazione che si trova più a sud della Terra, precisamente al Polo Sud, sul plateau antartico, ed a una altitudine di 2835 metri.
L’archivio di cui dispone Amundsen-Scott (mezzo secolo di osservazioni meteorologiche continue) è il più importante e completo riguardante il clima del Plateau Antartico...
Realizzata dagli statunitensi in seguito all’operazione Deep Freeze in occasione dell’Anno geofisico internazionale, cominciò a operare il 9 gennaio 1957 e da allora la sua attività non ha mai subito interruzioni.
Il primo nucleo di edifici, atti a ospitare i 18 membri che per primi trascorsero l’inverno al Polo Sud, nel 1975 fu sostituito da una Cupola geodetica chiamata Dome, una struttura d’acciaio di 50 m di diametro e 16 m di altezza; a partire dal 1999, la base è stata ricostruita in edifici rialzati rispetto alla superficie glaciale, resi abitabili nel 2005...
Nel 2007 vi è stato installato il South Pole Telescope, un telescopio di 10 metri di diametro progettato per studiare le microonde e le onde millimetriche tra 70 e 300 MHz.
Alcuni spazi interni della stazione
La base Amundsen Scott è l'unica del continente antartico ad usufruire di una serra, curata da soli volontari. Molto utile durante i lunghi mesi invernali quando i voli e i rifornimenti sono sospesi.
Facciamo un giro completo?
Dal 1957 al 2007 sono state 1.188 le persone che, a vario titolo, hanno trascorso la stagione invernale nella base del Polo Sud.
In media la popolazione è di circa 150/200 unità durante l'estate australe e di circa 50/80 durante l'inverno
D'inverno, la notte polare va dal 22 marzo al 20 settembre.
D'inverno, la notte polare va dal 22 marzo al 20 settembre.
La temperatura media annua (1957-2006) è di -49,5 °C (deviazione standard: 0,7 °C); il mese più caldo è dicembre (-28,0 °C), il più freddo luglio (-60,1 °C).
Com’è tipico del clima antartico, al Polo Sud il semestre aprile – settembre accentua i suoi caratteri di Kernlose winter, un forte raffreddamento che si realizza con la scomparsa del sole sotto l’orizzonte e rimane pressoché costante per tutto il periodo invernale, con scarsissime variazioni del campo termico nel cuore del continente antartico. Per oltre 6-7 mesi di fila, in genere da aprile a settembre, le temperature nelle zone centrali del Plateau antartico restano inchiodate sotto i -60°C.
Nel più freddo interno le medie invernali vanno da -70°C a -40°C, mentre quelle estive oscillano tra -45°C e -15°C; le zone costiere sono più "miti", con inverni tra -32°C e -15°C ed estati tra 5°C e -5°C
Nel più freddo interno le medie invernali vanno da -70°C a -40°C, mentre quelle estive oscillano tra -45°C e -15°C; le zone costiere sono più "miti", con inverni tra -32°C e -15°C ed estati tra 5°C e -5°C
A partire dal 2002, mediamente, si è assistito a una tendenza al riscaldamento (gli anni storicamente più caldi sono stati il 2002 con -48,0 °C e il 2005 con -48,1 °C), interrottasi nel 2006. Da allora ci sono stati episodi estremi, come il picco di caldo che ha portato il 18,4°C alla base Esperanza nel febbraio 2020.
È il punto di riferimento situato vicino alla stazione Amundsen-Scott, differente dal Polo Sud geografico (distante qualche centinaia di metri), che si sposta di circa 10 metri all'anno a causa dello slittamento dell'enorme massa di ghiaccio sulla roccia sottostante.
Pertanto, ogni anno va ridefinita la posizione precisa del Polo Sud sulla piattaforma antartica, così da spostare il marcatore.
La tradizione di posizionare un pole marker al Polo Sud geografico nasce nel 1959.
Ogni Capodanno, a partire dal 1° gennaio 1959, gli scienziati della stazione antartica Amundsen-Scott, posizionata 500 metri a Nord del Polo Sud, svolgono una tradizionale cerimonia di riposizionamento del marcatore del Polo Sud, anzi è il caso di dire posizionamento, in quanto il marcatore, realizzato e gestito dal personale della base, cambia ogni anno.
La Centrale elettrica della Stazione
La centrale elettrica del Polo Sud è in realtà un sistema integrato di produzione di energia, con generatori diesel e altre fonti.
Sepolta sotto la neve è alimentata da carburante per aerei AN8, sotto le arcate dei servizi. È collegata alla stazione principale tramite i corridoi dei servizi e poi tramite l'ascensore/scala soprannominato "Beer Can".
L'alimentazione è integrata da pannelli solari fotovoltaici e, dal 2019, da un impianto eolico specifico che contribuisce al riscaldamento e al raffreddamento della base.
L'alimentazione è integrata da pannelli solari fotovoltaici e, dal 2019, da un impianto eolico specifico che contribuisce al riscaldamento e al raffreddamento della base.
La centrale produce sia energia elettrica che calore per la stazione: energia elettrica tramite alternatori convenzionali collegati ai motori giganti, e calore come rifiuto, estratto dai motori con uno scambiatore di calore e poi pompato per riscaldare la stazione principale tramite tubi di glicole.
















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