venerdì 21 febbraio 2025

“Il Peccato”, il quadro del 1880 che racconta una realtà della Chiesa: il rapporto proibito

 Ogni cosa, pensiero, evento o persona che ha intenzione di consegnarsi alla storia è soggetto a delle scelte capaci di delineare la figura che resterà negli annali. 

Se Gesù non avesse avuto uno staff di tutto rispetto dopo la sua morte, la sua vita sarebbe famosa non più di quella di un qualsiasi saggio d’occasione. 

In sostanza la Chiesa esiste perché qualcuno si è preoccupato di delineare cosa dovesse essere una “Chiesa” e quali strade avrebbe dovuto percorrere per avere successo in futuro. Una di queste strade comprendeva una scelta importante: la scelta dei testi “autorizzati”.

Forse non tutti sanno che i Vangeli che si studiano al Catechismo (e sulla quale si basa la dottrina Cattolica) sono frutto di una selezione accurata avvenuta al Concilio di Nicea, evento creato tecnicamente dall’imperatore Costantino per trovare un modo di convivere con i fedeli (fino ad allora perseguitati) ...


Nonostante si possa pensare che la fede abbia una forza che si esprime solo attraverso lo spirito, di fatto la forza dei fedeli si esprime anche e sopratutto attraverso il consenso. Costantino lo sapeva e avvicinò i cattolici riconoscendoli (e togliendoli dalle perseguitazioni), quasi 2000 anni dopo anche Mussolini avvicinò la Chiesa consapevole del consenso che avrebbe portato (Patti Lateranensi).

Questa selezione venne applicata praticamente a tutto, anche all’arte. 

Se oggi la Chiesa ha una credibilità in merito alla moralità lo dobbiamo anche a chi nella storia ha omesso di inserire nei libri scolastici un quadro meraviglioso come quello realizzato da Heinrich Lossow nel 1880.

“Il peccato” rappresenta il fatto che nessuno è immune ai peccati, neanche i religiosi.

L’artista ha rappresentato una scena accaduta realmente, perlomeno da quanto raccontato sul Liber Notarum, durante il Banchetto delle Castagne tenuto in Vaticano da Cesare Borgia, figlio di papa Alessandro VI.

La rappresentazione della scena di sesso è incredibilmente bella e significativa.

La suora è praticamente aggrappata alla ferrata quasi fosse talmente bramosa di piacere da sembrare indiavolata nel cercarlo. Le sue gambe sono morbide, sinuose e sopratutto bianchissime. Il colore della pelle oltre ad essere realistico rappresenta la candidezza della suora.

Il monaco assume una posizione totalitaria, retta, fiera e golosa nel godere del piacere del momento. Accompagna la posizione della suora afferrandola dal seno con le braccia che passano attraverso il cancello. Se ci pensate bene, due parti oltrepassano il cancello compiendo l’atto: il membro e le braccia. Un collegamento concettuale interessante.

Guarda in un’altra direzione. Gli amanti quindi non si guardano in faccia. Heinrich sembra raccontare così la natura dell’atto che altro non è che puro sesso, non amore o altro. Non c’è una connessione sentimentale tra i due, non esiste l’intenzione di unire anche le anime attraverso gli occhi, è puro piacere animale nel dare e nel ricevere.

Il sesso proibito all’interno della Chiesa è una realtà

Proibire il piacere sessuale all’essere umano è una delle idee meno efficaci della storia. Il piacere viene distorto quando associato solo a qualcosa di “sporco”, di non aureo. Non dimentichiamo però che siamo, nella realtà, corpi che hanno un’anima. Come corpi siamo guidati in primis dalla chimica, con tutto ciò che ne concerne. Se fosse possibile proibirsi un bisogno naturale allora potremmo evitare di defecare ad esempio, tranquilli che andrà tutto bene. Che sia in solitaria, che sia in coppia o che sia senza nemmeno sfiorarsi, l’importante è che il piacere sia una scelta libera e propria, non imposta.

Il Crocefisso che penzola tra i seni della suora è il particolare d’autore che rende questo quadro una delle cose più pericolose da far vedere a chi non è abituato a farsi delle domande e cercare delle risposte.

La storia è qualcosa di molto più ampio di ciò che si crede.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.