Una tradizione antica, sentita nelle zone alpine orientali, ma anche nella Baviera meridionale, in Austria, in parti del Liechtenstein, dell’Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca e, in particolare, in Alto Adige, Trentino e altre zone alpine orientali italiane, è quella degli spaventosi Krampus.
Essi accompagnano San Nicola, nelle zone dove si festeggia il 6 dicembre il suo arrivo a portare doni ai bambini buoni, per punire invece i bambini che sono stati cattivi durante l’anno. Sono figure spaventose, intese a far paura ai monelli per far sì che, puniti durante queste manifestazioni, si comportino meglio l’anno successivo.
Spesso i Krampus, il cui nome deriva da Krampen, ovvero qualcosa di senza vita, di essiccato e sfiorito, sono chiamati, nelle regioni altoatesine, anche Teufl, ovvero diavoli, dei quali i Krampus hanno anche l’aspetto spaventoso e bestiale: indossano vesti e mantelli fatti di pellicce di capra o di pecora, maschere di legno intagliato con grandi corna di capra o stambecco, grandi campane o campanacci da mucca, ma anche piccole campanelle in grande quantità, talvolta delle catene con cui fare ancora più rumore, una coda lunga, qualcuno con una gerla sulle spalle, nella quale, dice la leggenda, vengono messi i bambini cattivi per portarli via ...
Ma alcune manifestazioni si tengono anche dopo, come la grande sfilata di Castelrotto, Kastelruth, che si tiene il 12 dicembre dalle ore 17, per cui c’è ancora la possibilità di ammirare una sfilata unica nel suo genere, in cui diavoli spaventosi sfilano per le vie della città, andando di casa in casa, facendo rumore con catene, campanacci, campanellini, e cercano di spaventare i presenti con le loro mostruose maschere di legno, dei veri capolavori dell’intaglio.
Per i bambini, tradizionalmente, la grande prova di coraggio consiste nello sfidare un Krampus, tirandogli la coda, facendo in modo di essere notati, per poi scappare per non farsi prendere e infilare nella gerla, o, peggio, per non farsi colpire dal diavolo. Anche se oggi, più spesso, questi diavoli lanciano caramelle ai bambini.
La sfilata di Kastelruth prevede ben cinquantaquattro gruppi di Krampus, con circa 900 diavoli, provenienti da quasi tutto l’arco alpino orientale: Alto Adige, Trentino, Austria e Svizzera.
In questo caso, però, si tratta di una vera e propria sfilata, transennata per tenere a bada i diavoli più esuberanti, per cui nessun bambini sarà presumibilmente portato via dai diavoli, ed è l’occasione per ammirare un numero davvero enorme di diavoli mascherati.
L’arte di intagliare le maschere è antica e prevede due tipologie di maschere: quelle a bocca spalancata, con enormi e affilati denti aguzzi, gocciolanti sangue, che vengono chiamate “Larve” e maschere dalla mimica finemente cesellata, con bocche chiuse, senza colori, senza sangue, chiamate Maschere di Espressione.
La maggior parte sono fatte di legno di pino cembro, e una singola maschera può richiedere all’intagliatore anche oltre cento ore di lavoro, per tagliare, piallare, spazzolare, dipingere e laccare il legno, inserirvi le corna e gli occhi di vetro, le barbe e i ciuffi di pelo per la capigliatura, i denti mostruosi, le lingue sporgenti e le orecchie giganti, affinché prenda un’espressione demoniaca e spaventosa. La maschera può pesare anche dieci chili.
Insomma una sfilata che vale la pena vedere, in omaggio al grande lavoro che vi sta dietro e allo spettacolo inconsueto che offre nel periodo natalizio.
Fonte: www.dossiercultura.it
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