venerdì 26 maggio 2023

Il fisico Franco Prodi: la vera causa delle alluvioni non è il cambiamento climatico


“I cambiamenti climatici non vanno confusi – come troppo spesso si ascolta dai mezzi di informazione e dalle dichiarazioni di alcuni responsabili politici – con gli eventi meteorologici, e le alluvioni non dipendono solo da eventi meteo-climatici ma anche dalla geomorfologia e dall’uso del suolo”. 

Parola di Franco Prodi, fisico dell’atmosfera nonché uno degli scienziati di Clintel-Italia, già firmatari della Petizione «Non c’è alcuna emergenza climatica»inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e autori del recente volume «Dialoghi sul Clima, tra emergenza e conoscenza».

In una nota, gli scienziati di Clintel-Italia hanno detto chiaramente: “In ordine ai recenti luttuosi eventi causati dall’alluvione in Romagna, osserviamo che studi scientifici riportati anche dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) concludono che non ci sono sufficienti evidenze che possibili cambiamenti nella probabilità o della magnitudo degli eventi alluvionali possano essere attribuiti all’influenza umana sui cambiamenti climatici” ...


I danni da eventi alluvionali aumentano per scelte territoriali sbagliate

“I danni dovuti agli eventi alluvionali, che vengono associati ai cambiamenti climatici, sono invece dovuti nella loro quasi totalità a scelte di pianificazione territoriale e costruttive umane non corrette, ad una lettura sbagliata del territorio e del sistema fluviale e marino nella loro continua dinamicità”, prosegue Prodi nel corso di questa intervista a “1984”: piano di fuga, il talk show di Byoblu condotto da Francesco Borgonovo.

Aumentano i danni e le vittime, non gli eventi alluvionali: ecco un altro mito da sfatare

“C’è una frequenza di eventi alluvionali con un aumento dei danni e delle vittime, ma questo è legato al fatto che i territori collinari sono stati utilizzati per fabbriche e abitazioni. È da sfatare il mito secondo cui ci sia un aumento – aggiunge lo scienziato -. E in ogni caso, possiamo parlare di clima solamente quando ragioniamo su delle scale trentennali: il clima è sostanzialmente una statistica della meteorologia fatta su basi temporali variabili. Se ci interessa il clima del passato parliamo anche di centinaia di migliaia di anni, ma normalmente noi lo facciamo sulla base di trent’anni. Quindi per me è un evento completamente meteorologico e se devo fare un rilievo è che non vedo trattazioni radar-meteorologiche di questo caso”.

Fonte, con video (1984, piano di fuga): www.byoblu.com

Per quanto tempo ancora la menzogna della catastrofe climatica andrà avanti?


Intanto, dall'altra parte dell'Atlantico, il vincitore del premio Nobel per la fisica 2022 John Clauser afferma pubblicamente che quanto si dice sul clima è falso e del tutto esagerato.

di Samuel Furfari 

Dopo essere entrato a far parte del consiglio di amministrazione della CO₂ Coalition, ha affermato: "Il discorso popolare sul cambiamento climatico riflette una pericolosa corruzione della scienza che minaccia l'economia globale e il benessere di miliardi di persone. 
La scienza del clima errata si è metastatizzata in una pseudoscienza giornalistica di urto.
A sua volta, questa pseudoscienza è diventata un capro espiatorio per un'ampia varietà di altri mali non correlati. È stata promossa ed estesa da agenti di marketing, politici, giornalisti, agenzie governative e ambientalisti poco giudiziosi. Secondo me non esiste una vera crisi climatica".
"C'è un problema molto reale nel garantire uno standard di vita dignitoso per la grande popolazione mondiale e una crisi energetica associata. Quest'ultima è inutilmente esacerbata da ciò che, a mio avviso, è una scienza del clima difettosa".

Non c'è nessuna crisi climatica

Steven Koonin, altro grande fisico americano della stessa università e che è stato viceministro incaricato della scienza presso il Dipartimento dell'Energia nell'amministrazione del presidente Barack Obama, ci ha regalato la stessa visione durante la sua conferenza del 20 marzo 2023 a Pan e B29 Club. 
È un peccato che i media sovvenzionati siano riusciti a far credere alla gente, grazie agli attivisti ambientali, che solo gli "scienziati pazzi" si oppongono al catastrofismo climatico... 

La CO₂ Coalition conta già più di 120 scienziati e ricercatori – di cui sono onorato di far parte – che rappresentano un'ampia gamma di discipline. I suoi studi sulla scienza del clima dimostrano chiaramente che non esiste una crisi climatica e che l'aumento delle concentrazioni di CO₂ andrà a beneficio del mondo.

John Clauser non è l'unico premio Nobel a denunciare le esagerazioni della teoria del cambiamento climatico.

Ha ricevuto questo premio, insieme ad altri due ricercatori, per i suoi studi, negli anni '70, che hanno dimostrato che "l'entanglement quantistico" consentiva a particelle come i fotoni di interagire a grandi distanze, il che sembrava necessitare di una comunicazione a velocità maggiore di quella della luce.
Si noti che Clauser aveva criticato il Premio Nobel per la fisica 2021 assegnato per i suoi lavori sullo sviluppo di modelli computerizzati in grado di predire il riscaldamento globale. Nel 2022, a sua volta, ha ricevuto lui il premio Nobel, e nel 2023 ha comunicato al presidente Biden di essere in disaccordo con le sue politiche climatiche e lo ha reso noto pubblicamente. 

Sarebbe ora che, in uno spirito democratico, le critiche della teoria del cambiamento climatico di origine umana possano essere espresse.

Mi congratulo con PAN.be per essere stato il primo a farlo. Non dubito che altri seguiranno, perché siamo stanchi delle esagerazioni che mirano a farci vivere nell'austerità, subdolamente chiamata sobrietà.

Tradotto da Catherine
Fonte: pan.be

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