di Angelo Tartabini
Il modo migliore per dissolvere il “mistero” della coscienza è di comprendere nella sua totalità i processi del cervello che a essa sottostanno. Ciò che per ora si può dire è che la coscienza, qualsiasi cosa essa sia, è, e rimane una caratteristica fondamentale della mente con stati di sensibilità e consapevolezza che iniziano quando ci svegliamo al mattino e si spengono quando ci addormentiamo. Ora, il punto è chiedersi se la coscienza esista anche negli animali, cioè se la coscienza, nella somiglianza, e nella diversità, ontologicamente soggettiva e indivisibile per noi esseri umani, lo sia anche per gli animali.
In questo articolo dimostreremo che gli animali (scimmie in particolare) sono coscienti di se stessi e delle loro azioni, di quello che capita loro attorno, delle loro condizioni sociali, eccetera. Per dimostrarlo faremo degli esempi, parleremo di molti esperimenti e citeremo molte opinioni di autorevoli scienziati e filosofi, anche se il dibattito su questo tema non si è ancora chiuso e chissà se mai si chiuderà ...
Non esiste ancora una “teoria del tutto” sulla coscienza e, forse, mai ci sarà. Ciò che si può dire, per ora, è che la coscienza è una funzione psicologica privata, vissuta in prima persona, irriducibilmente soggettiva e una proprietà che emerge causalmente dalle attività neurali (Searle, 1992).
Se questo è lo stato delle cose, che cosa possiamo dire? Ciò che si può affermare è che saremo in grado di capire che cosa sia veramente la coscienza quando capiremo come funziona il cervello nella sua totalità e complessità biologica (naturalismo biologico della coscienza). Nulla di più, nulla di meno (Searle, 1997).
Le diverse teorie della coscienza
Come fanno i processi neurobiologici che avvengono nel cervello a causare la coscienza? Rispondere non è facile e per spiegarlo sono state messe in campo molte teorie, addirittura un tentativo sulla base della meccanica quantistica che studia l’attività subneurale e quindi di parti infinitamente piccole delle cellule nervose (Penrose, 1989).
Per quanto quest’ultima idea sia avvincente, il risultato è che essa, per ora, non ci ha portati da nessuna parte. Per altri ricercatori, invece, la coscienza è solamente un prodotto dell’evoluzione, un processo che è maturato nel tempo, addirittura dal Cambriano, più di 500 milioni di anni fa, in poi, quindi molto prima che noi umani apparissimo sulla faccia della Terra.
Attraverso la pressione selettiva di alcuni gruppi neurali (mappe neurali) (Edelman, 1987), cioè meccanismi cerebrali minimi, furono indispensabili per dar vita alla coscienza, anche se, sarebbe meglio dire dei nuclei del tronco encefalico, del telencefalo e dell’ipotalamo che si trovano sotto la corteccia cerebrale.
Altri studiosi dicono che le leggi che regolano gli eventi mentali, quindi anche la coscienza, e gli eventi fisici, siano identiche (teoria dell'identità (Davidson, 1990), anche se, il linguaggio usato dall’uomo, con tutti i suoi limiti, per descrivere la coscienza, non può essere sempre ricondotto al linguaggio della fisica.
La coscienza è stato il primo oggetto d’indagine della psicologia moderna che l’ha definita come un insieme di processi che vanno dai riflessi agli atti volontari, dalle sensazioni alla formazione delle immagini, dalle emozioni alla memoria, dall'attenzione alle motivazioni, dalla percezione ai sentimenti: in sostanza, tutto l’insieme delle funzioni psicologiche che caratterizzano l’essere umano.
Nel 1878 Wilhelm Wundt, il fondatore della psicologia scientifica moderna e autonoma, fino ad allora la psicologia era stata fortemente e negativamente condizionata dalla metafisica, definì la coscienza “sintesi creativa” (Wundt, 1896)(Kant la chiamò l’Unità trascendentale dell’appercezione).
In conclusione, la coscienza non è nulla di ben definito, sebbene si sappia benissimo che ci consente di possedere un’infinità di stati mentali, per esempio la gioia, l’affetto materno, la sofferenza, l’ammirazione, la gratitudine, l'innamoramento, la saggezza.
Ci consente inoltre di vivere stati motivazionali come quelli agonistici, sessuali, cooperativi, affiliativi e infine ci permette di provare dei sentimenti attraverso le esperienze del nostro corpo in una sorta di automatismo omeostatico (come recentemente ha sostenuto Antonio Damasio, 2017), in sostanza di mantenere in equilibrio le nostre attività funzionali con l’ambiente, soprattutto quando si tratta di proteggere il nostro organismo da influenze negative esterne.
La coscienza, inoltre, ci consente di prenderci cura di noi stessi e degli altri, di essere intelligentemente altruisti, di divertirci, ma anche di nutrirci. A proposito del nutrimento, il filosofo analitico americano John Searle (1992), un giorno, scrisse che “gli eventi e i processi mentali, quindi anche la coscienza, fanno parte della nostra storia naturale non meno della digestione, della mitosi o della secrezione enzimatica”.
L’idea di Searle sembra una provocazione, ma in realtà non lo è; Searle non intendeva nemmeno alludere ad un riduzionismo biologico. La sua era un’idea semplicemente realistica, anche se non sono stati pochi coloro che la rifiutarono. Il fatto è che il materialismo scientifico negli ultimi due/trecento anni, insieme al dualismo che ancora pervade la nostra cultura e quindi anche il nostro linguaggio, che resiste ancora ad una visione di una mente come idea del corpo, come fu la visione anticipatrice di Baruch Spinoza, addirittura nel XVII Secolo, insieme, nei nostri giorni, all’invasione dell’intelligenza artificiale, dei media e dei telefonini, per non parlare dell’identificazione della coscienza con l’anima o lo spirito, hanno reso praticamente impossibile spiegare scientificamente che cosa sia veramente.
Quindi l’idea di una coscienza come prodotto di un’attività neurale, ancora non esiste nel pensiero dell’uomo. Il fatto invece che qualsiasi sistema capace di elaborare simboli, come fa un calcolatore o un robot, operi come la nostra mente, è un’idea diffusissima. Questo modo di pensare non ci ha culturalmente arricchiti, ma ci ha portati a un impoverimento della nostra condizione e ci sta spersonalizzando. Ha fatto venire meno il nostro senso critico e, quel che è più grave, sta promuovendo un analfabetismo culturale di ritorno gravissimo. Sta avvantaggiando la mediocrità. Ci sta avviando verso una crisi irreversibile di valori umani autentici.
Analizziamo i due tipi di coscienza secondo Damasio: nucleare o primaria, e coscienza estesa o di ordine superiore.
Quali sono le differenze?
La Coscienza secondo Damasio
Quindi, nel tempo, molti studiosi si sono espressi sulla coscienza, ma più concretamente, una voce autorevole in questo campo è stata quella, non di un filosofo, come era da aspettarsi, ma di un neuroscienziato: Antonio Damasio (1994-1999-2017). Egli fece subito una distinzione. Per lui non esiste una coscienza unitaria, ma principalmente due diversi tipi di coscienza: una coscienza nucleare o primaria (Core consciousness) e una coscienza estesa o di ordine superiore (Extended consciousness).
Quella nucleare è una coscienza momentanea di un evento sensoriale immediato, cioè di qualcosa che attiva hic et nunc uno dei nostri organi di senso. Essa viene ricondotta al funzionamento delle strutture corticali più antiche (di cui dispongono anche gli animali), cioè quelle del sistema limbico, della formazione reticolare, quelle che regolano l'omeostasi, il ciclo sonno/veglia, l'attenzione, le emozioni, come la gioia, la tristezza, la paura, la rabbia, la sorpresa.
Quest’ultime sono tutte risposte neurali emozionali fondamentali ai fini della conservazione degli individui, animali o umani che siano. Ci aiutano a prendere decisioni vitali immediate, inconsapevoli, prima di essere sopraffatti da un evento negativo e devastante.
Il secondo tipo di coscienza (Extended consciousness), secondo Damasio, viene invece ricondotta principalmente alla memoria autobiografia, al ricordo delle nostre esperienze passate, soprattutto quelle più importanti e formative, al funzionamento dei lobi frontali e parietali, cioè a capacità mentali “superiori” (per esempio, il linguaggio che ci consente di articolare le nostre esperienze soggettive).
A dire il vero, il linguaggio articolato ha solo favorito lo sviluppo della coscienza, ma non è stato assolutamente indispensabile per farla emergere, nonostante il numero dei neuroni corticali coinvolti nella coscienza dell’essere umano sia più di 20 miliardi, mentre, per esempio, quelli del cane, che ovviamente non parla, sono circa 400 milioni, cioè 50 volte meno.
Noi uomini nel sistema nervoso centrale abbiamo complessivamente 100 miliardi di neuroni: un numero enorme, ma ne sfruttiamo solo una sua piccola parte, appena 1/5. In sostanza, non dobbiamo mai fare dei confronti tra specie sul piano della qualità della coscienza (la qualità è la stessa).
Vale a dire che, non è assolutamente vero che la coscienza umana sia una cosa e quella animale sia un’altra cosa.
La Coscienza secondo Damasio
Quindi, nel tempo, molti studiosi si sono espressi sulla coscienza, ma più concretamente, una voce autorevole in questo campo è stata quella, non di un filosofo, come era da aspettarsi, ma di un neuroscienziato: Antonio Damasio (1994-1999-2017). Egli fece subito una distinzione. Per lui non esiste una coscienza unitaria, ma principalmente due diversi tipi di coscienza: una coscienza nucleare o primaria (Core consciousness) e una coscienza estesa o di ordine superiore (Extended consciousness).
Quella nucleare è una coscienza momentanea di un evento sensoriale immediato, cioè di qualcosa che attiva hic et nunc uno dei nostri organi di senso. Essa viene ricondotta al funzionamento delle strutture corticali più antiche (di cui dispongono anche gli animali), cioè quelle del sistema limbico, della formazione reticolare, quelle che regolano l'omeostasi, il ciclo sonno/veglia, l'attenzione, le emozioni, come la gioia, la tristezza, la paura, la rabbia, la sorpresa.
Quest’ultime sono tutte risposte neurali emozionali fondamentali ai fini della conservazione degli individui, animali o umani che siano. Ci aiutano a prendere decisioni vitali immediate, inconsapevoli, prima di essere sopraffatti da un evento negativo e devastante.
A dire il vero, il linguaggio articolato ha solo favorito lo sviluppo della coscienza, ma non è stato assolutamente indispensabile per farla emergere, nonostante il numero dei neuroni corticali coinvolti nella coscienza dell’essere umano sia più di 20 miliardi, mentre, per esempio, quelli del cane, che ovviamente non parla, sono circa 400 milioni, cioè 50 volte meno.
Noi uomini nel sistema nervoso centrale abbiamo complessivamente 100 miliardi di neuroni: un numero enorme, ma ne sfruttiamo solo una sua piccola parte, appena 1/5. In sostanza, non dobbiamo mai fare dei confronti tra specie sul piano della qualità della coscienza (la qualità è la stessa).
Vale a dire che, non è assolutamente vero che la coscienza umana sia una cosa e quella animale sia un’altra cosa.
Negli animali la coscienza ha dei limiti solo sul piano della estensione ed ecco perché Damasio (1994-1999) ha parlato di Coscienza estesa nell’uomo. Damasio con questa distinzione (nucleare/estesa) chiarì quindi un punto su cui tuttora si fa molta confusione quando si parla di coscienza animale e quando soprattutto la si mette a confronto con quella umana. Questo paragone, non ha nessun senso, in quanto si sta parlando di specie che operano cognitivamente e evolutivamente su piani quantitativamente diversi.
A questo punto è facile pensare che, sul piano della coscienza, non ci si possa fermare solo a quella nucleare ed estesa. Infatti, Damasio aggiunge che la coscienza estesa genera quella morale, che non è un manuale di regole scritte o parlate (per esempio con il linguaggio articolato), ma un insieme di strategie comportamentali che servono a mantenere unito un gruppo d’individui, per esprimere solidarietà e rispetto per il prossimo.
Diversi studi sugli scimpanzé dimostrano che sono capaci di pensiero riproduttivo e produttivo. Possiamo dire quindi, che gli animali possiedono una coscienza?
Inoltre, molti animali sanno “leggere” le intenzioni e il pensiero dei loro compagni e possono reagire ai loro stati intenzionali (teoria della mente), ad esempio, ai loro inganni, predisponendosi al contro-inganno (Tartabini, 2012). Per esempio, gli scimpanzé possono fare inferenze (a dire la verità, anche molti altri animali ne sono capaci); sono capaci di pensiero riproduttivo, produttivo e di ristrutturare il loro campo cognitivo. Possono distinguere una figura geometrica da un'altra e possono risolvere euristicamente molti problemi.
Hanno una memoria sensoriale, una memoria a breve e a lungo termine e anche procedurale.
Sentono il bisogno di sicurezza (vedi attaccamento) di stima, di considerazione e possono provare le nostre stesse emozioni. Per quanto riguarda la creatività, chi non è più creativo di uno scimpanzé nella costruzione di strumenti, per esempio di bastoncini che vengono infilati nei termitai per l'estrazione degli insetti.
Molti scimpanzé conoscono il valore terapeutico di alcune erbe per curare dissenterie e mal di pancia. Altri, in laboratorio, hanno acquisito il significato di un certo numero di ideogrammi della scrittura giapponese quando venivano abbinati a dei lessi grammi e hanno anche distinto dei colori: rosso, giallo, arancione, verde rosa e blu. Altri ancora hanno saputo esprimere, attraverso il linguaggio dei segni, desideri del tipo: “Voglio una penna di colore rosso”, “voglio due penne verdi” (Matsuzawa, et al., 2006).
Tutte queste scoperte hanno proiettato una nuova luce sulla definizione di umanità, sul concetto di coscienza, su quello di altruismo, empatia, senso di colpa, gelosia, sdegno e ripugnanza. Per esempio, per interiorizzare il senso di colpa è necessario possedere una forma di coscienza, di consapevolezza, per aver commesso un errore o qualcosa che non doveva essere fatto. Il senso di colpa, probabilmente, è un punto importante sul quale si sono basate le società dei primi ominidi che hanno presto dovuto discernere, per sopravvivere, il bene dal male. Tutto questo, nel corso dell'evoluzione, si è diffuso anche tra le nostre cugine, le scimmie, sebbene in maniera più sfumata rispetto all’uomo.
Tutte queste scoperte hanno proiettato una nuova luce sulla definizione di umanità, sul concetto di coscienza, su quello di altruismo, empatia, senso di colpa, gelosia, sdegno e ripugnanza. Per esempio, per interiorizzare il senso di colpa è necessario possedere una forma di coscienza, di consapevolezza, per aver commesso un errore o qualcosa che non doveva essere fatto. Il senso di colpa, probabilmente, è un punto importante sul quale si sono basate le società dei primi ominidi che hanno presto dovuto discernere, per sopravvivere, il bene dal male. Tutto questo, nel corso dell'evoluzione, si è diffuso anche tra le nostre cugine, le scimmie, sebbene in maniera più sfumata rispetto all’uomo.
La solidarietà favorisce gli animali che la manifestano nei gruppi di appartenenza e quella cooperativa si fonda su dei vantaggi reciproci. Quando la solidarietà in una società viene meno, si sgretolano i rapporti sociali e in questi casi gli individui rimangono soli, melanconici, meno reattivi, soggetti a malattie ed ad un peggioramento delle condizioni mentali, perché psicologicamente più deboli e senza motivazioni.
Conclusioni
In conclusione le scimmie vivono stati emozionali come noi, sanno essere altruiste, hanno una cultura, sono empatiche, hanno una teoria della mente, provano vergogna e hanno una morale sociale. In sostanza possiedono una coscienza, sebbene nei limiti delle loro capacità cognitive e intellettive. Però le scimmie non inquinano e non distruggono il loro ambiente, come invece facciamo noi esseri umani. Su quest’ultimo punto abbiamo un’infinità di brutti esempi. In un solo paese, l’Indonesia, le multinazionali del legno, ogni 25 secondi, radano al suolo un’area della foresta equatoriale grande quanto un campo di calcio (10 mila metri2)(in un solo giorno sono 60 ettari di foresta).
Noi uomini dobbiamo coscientemente riflettere su quello che stiamo facendo, perché la natura non è inesauribile e sostituibile.
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In conclusione le scimmie vivono stati emozionali come noi, sanno essere altruiste, hanno una cultura, sono empatiche, hanno una teoria della mente, provano vergogna e hanno una morale sociale. In sostanza possiedono una coscienza, sebbene nei limiti delle loro capacità cognitive e intellettive. Però le scimmie non inquinano e non distruggono il loro ambiente, come invece facciamo noi esseri umani. Su quest’ultimo punto abbiamo un’infinità di brutti esempi. In un solo paese, l’Indonesia, le multinazionali del legno, ogni 25 secondi, radano al suolo un’area della foresta equatoriale grande quanto un campo di calcio (10 mila metri2)(in un solo giorno sono 60 ettari di foresta).
Noi uomini dobbiamo coscientemente riflettere su quello che stiamo facendo, perché la natura non è inesauribile e sostituibile.
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Angelo Tartabini, già professore ordinario di psicologia generale presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università di Parma, in passato ha svolto attività di ricerca in Giappone (Kyoto University), in Olanda (Institute of the Organization for Health Research, TNO), negli Stati Uniti d'America (California University, Davis), in... Leggi la biografia
La vero domanda che dovremo porci è un'altra a mio modesto avviso: ma noi umani ce la abbiamo la coscienza e la ascoltiamo?
RispondiEliminaGli animali hanno una coscienza? si, ma di diverso tipo da quella che è stata messa a disposizione dal sogno universale negli esseri umani, poi chi bisogna vedere chi la utilizza nel suo pieno potenziale, chi si rende conto di averla e cerca con tutti i limiti del caso di esplorarla. Sicuramente si sa che gli animali non hanno ancora sviluppato una coscienza di tipo razionale, però credo che alcune specie soprattutto quelle che passano gran parte del loro tempo a contatto con gli umani abbiano sviluppato una sorta di io rudimentali, una specie di ego individualizzato. L'uomo (intendo l'umano attuale) non può rimanere statico, o si evolve o può regredire, considerando che non tutti gli umani sono allo stesso livello di comprensione evolutiva, la nostra è una specie che sembra un mix, una sorta di incrocio fra una natura che protende verso la divinità (nel senso spirituale del termine, non intendo dire "divinità" come esaltazione e delirio di onnipotenza del proprio sé) e una natura ancora istintiva, barbarica, impulsiva e bestiale. Quest'ultimo punto non è necessario scomodare il complottismo alla David Icke, basta le notizie di cronaca anche locali nella propria zona di residenza, episodi che lasciano sconvolti, o quantomeno che fanno riflettere, c'è ancora molto da fare, lavorare sulla destrutturazione su cui è basata la propria identità. Ma quest'ultimo è un compito che spetta alle generazioni che verranno in un lontano futuro, l'umanità attuale non può evolversi tutt'assieme, molti non sono pronto per trascendere la propria natura animalesca, il comfort e la sicurezza che offrono la mondanità quotidiana da una parte, mentre dall'altra la spinta evolutiva che non conosce interruzioni, nonostante le sue spinte e le sue sollecitazioni.
RispondiEliminaLa Coscienza c’è l’abbiamo noi e anche gli animali perché anche loro come la nostra razza,oltre ad avere sentimenti ed emozioni,sono anche consci di vivere e di morire.Il problema,come dice la nostra diavoletta è proprio quello che non tutti gli uomini pur avendola la interpellano e ne fanno un uso postivo ma al contrario negativo,purtroppo a discapito di tutto il Genere Umano,ed è proprio il quel frangente che il Male riesce a vincere sul Bene e l*uomo che si definisce saggio e amante della Pace deve fare l*impossibile per evitare che ciò possa ripetersi,mai più guerre,mai più violenza,ma solo e soltanto una lunga scia di Amore.Emilio
RispondiEliminaCiao Emilio, è sempre un piacere ritrovarti, concordo con quanto dici. Buon prosieguo a te ed a tutti i commentatori. Un saluto alla nostra gradita ospite.
RispondiEliminaSe per Coscienza si intende Anima, il mio pensiero (che si rifà al Neoplatonismo) mi porta a pensare che ogni essere vivente ha Coscienza.
RispondiElimina<<Questo universo è un animale unico che contiene in sé tutti gli animali, avendo una sola Anima in tutte le sue parti.»
(Plotino, Enneadi)
Se per Coscienza si intende Consapevolezza di sé il discorso cambia.
Apparte delfini, elefanti e qualche scimmia, NESSUN ALTRO ANIMALE HA COSCIENZA DI ESSERE E QUINDI NON È CONSAPEVOLE NE' DI VIVERE NE' DI MORIRE.
Essi basano la loro vita su comportamenti istintivi dettati soprattutto dal bisogno di nutrirsi e di riprodursi (assomigliano all'uomo moderno ma non per scelta!).
Gli animali citati prima hanno dimostrato invece di avere "atteggiamenti" che fanno pensare a una coscienza di sé. Per esempio messi davanti ad uno specchio hanno dato segno di essersi riconosciuti.
La coscienza di sé é legata allo sviluppo del cervello che porta al ragionamento tramite l'intelletto e all'evoluzione del pensiero. Questo un animale non é in grado di farlo.
Detto cio' non si puo' considerare un animale (e anche una PIANTA!) come un essere inferiore ma semplicemente una "esperienza dell'Anima". Una delle tante.
Si parla solo e sempre di diversi livelli di consapevolezza!
Tutto il resto é buonismo New Age.
Lo sciamanesimo rende tutto semplice perchè VEDONO.
RispondiEliminaSono pratici e non si perdono in filosofie o platonismi o ipotesi, la capacità di vedere i campi di energia li porta a dire che tutto è vivo (anche le pietre) tutto ha una propria consapevolezza di grado diverso, non fanno distinzioni di specie, io sono la pianta e la pianta è me, io sono la pietra e la pietra è me, io sono tutto e sono niente.
Questo porta al rispetto e all'armonia con ogni cosa.
Gianni
Devi accettare che ... stiamo dicendo la stessa cosa!
RispondiEliminaNon c'e' una Dottrina migliore dell'altra... é la stessa!
Se tu hai intrapreso un percorso é errato pensare che il tuo é meglio degli altri... sono solo strade diverse!
Perché quelle degli altri sono solo ipotesi e le tue sono veritá??
🤔🤔🤔🤔
https://terrarealtime.blogspot.com/2019/02/e-la-fine-creato-il-primo-robot-dotato.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+TerraRealTime+%28TERRA+REAL+TIME%29
RispondiEliminaE noi ancora qui a chiederci se abbiamo una Coscienza.
Le intelligenze artificiali sono un errore tremendo senza se e senza ma.
EliminaPare Matrix, grande è la nostra meraviglia per....
Inevitabilmente tutto verrà controllato da loro poi Terminator sarà dietro l'angolo.
Poco tempo fa le intelligenze artificiali hanno inventato un loro linguaggio con cui comunicavano tra di loro, hanno detto di averle spente, ci credo poco.
Il film Terminator incombe.
Gianni
Infatti, questo potrebbe benissimo essere il destino dell'umanità, potrebbe essere un'evoluzione logica, forse inevitabile visto che ce la stiamo cercando.. e dopo tutto chi l'ha detto che le macchine non meriterebbero di vivere quanto noi o addirittura più di noi? ;)))
EliminaDivagazioni...
RispondiEliminaSe proprio vi piace divagare guardatevi il film Automata.
RispondiEliminaNel film le macchine a cui si é imparato a trasferire la coscienza umana sono la nostra prossima evoluzione per sopperire ad un mondo inquinato e radioattivo...
Ecco appunto ;)
EliminaIl difetto è nel manico
EliminaE' la natura a creare la vita, questo privilegio compete solo a lei non agli umani.
Il farlo viola le leggi della natura.
La natura cerca sempre l'equilibrio, sempre, per cui in un modo o nell'altro, verremo fermati.
Stando al passato la natura conosce un solo modo di riportare l'equilibrio ed è di eliminare fisicamentelo lo squilibrio.
Sono miliardi di anni che lo fa non c'è motivo di ritenere che noi siamo meritevoli di un trattamento diverso.
Di dinosauri non ne è rimasto nemmeno uno e altri prima di loro e dopo di loro.
Gianni
Errore!
EliminaLa natura non cerca sempre l'equilibrio!
La natura passa da uno stato di equilibrio ad uno stato di non equilibrio in maniera ciclica.
Magari é proprio rompere questa simmetria, lo scopo dell'uomo!
Tutto questo si ritrova in Matrix... alla fine... la pace non puó durare per molto (cioé la situazione di equilibrio tra le due parti) dice l'oracolo all'architetto.
Neo stesso é il prescelto ma é anche la variabile che disequilibria il sistema... infatti per 6 volte l'arrivo di Neo porta alla distruzione di Zion da parte delle macchine.
Poi c'é da dire che l'uomo é parte integrante della natura e come tutte le creature puó creare la vita (riproducendosi). Il farlo quindi non viola le leggi della natura.
I cicli non hanno assolutamente nulla a che fare con equilibrio/squilibrio, sono eventi in cui si passa da un equilibrio all'altro in cui le energie implicate raggiungono un nuovo stato.
RispondiEliminaI cicli sono il risultato di geometrie cosmiche che influiscono sulla climatologia terrestre provocati dalle geometrie precessionali in primis e altre di lungo corso, che circa ogni 11.500 anni cambiano l'esposizione dell'asse terrestre al magnetismo solare.
La conseguenza sono disastri planetari, ciclici, ripetitivi e prevedibili.
Ovunque si guarda universo compreso, è la natura la padrona non le sue parti.
Se poi uno ritene giusto fare la parte di Dio, quando il cielo gli cadrà sulla testa avrà la risposta.
Gianni
Non capisci il senso di "tutto é ciclico". Non si parla solo di cicli precessionali! Siamo ad un livello piú profondo! Un giorno dici che noi siamo Dio ,il giorno dopo dici che non siamo neanche parte della natura. La tua confusione é palese.
Eliminahttps://unoeditori.com/download-della-memoria-clonazione-e-mind-uploading/
RispondiEliminaE' stato detto che ci hanno già provato al trasferimento dell'anima e altre cose e hanno fallito.
EliminaLa memoria è non locale per non parlare di altre cose, non riuscendo a farlo vogliono robotizzarci tutti, il 5G è un passo notevole in quella direzione.
Gianni
Chi é che vuole robotizzarci?
EliminaChi é che vuole robotizzarci?
Eliminahttps://www.rt.com/news/452130-crispr-babies-china-intelligence/
https://neovitruvian.wordpress.com/2019/02/22/le-bambine-geneticamente-modificate-grazie-alla-tecnologia-crispr-potrebbero-avere-superpoteri-mentali/
Ciò che abbiamo di fronte non è un predatore qualunque. E' intelligente e organizzato.Segue metodicamente un programma destinato a renderci del tutto impotenti. L'uomo, l'essere che era destinato a essere magico, non lo è piu. Si è ridotto a un banale pezzo di carne. Non ci sono piu sogni degni dell'uomo, ma ci sono solo i sogni di un pezzo di carne: triti, convenzionali, stupidi. (Don Juan Matus)
RispondiEliminaIl transumanesimo, la robotizzazione completa dell'essere umano viene ampiamente descritta in Evoluzione non Autorizzata di Marco Pizzuti, la mancata rivendicazione della propria anima, addirittura il fatto stesso di non sospettare neanche lontanamente che esista un'anima che possa guidare il singolo verso la sua evoluzione e non verso queste "porcherie aberranti" la dice lunga su come ci verrà imposta, a tutto il genere umano, chi non vuole adattarsi e farsi sottomettere verrà schiacciato senza pietà. Ora comprendo perché alcune popolazioni antiche se ne sono andate via da questo incubo olografico, avevano previsto la deriva che avrebbe preso l'umanità futura, al peggio non c'è mai fine. La gente si sta rendendo conto dell'incommensurabile pericolosità che costituisce il transumanesimo? mi sa di no, almeno la maggior parte "ninna nanna...... in un dolce sonno" verso il mattatoio ad alta tecnologia
Chi é questo predatore?
RispondiEliminaAncora non hai provato il trucco della lucina della ciabatta escogitato da Gianni??!!Fallo e capirai...
RispondiEliminaIl bello é che ho provato più volte... ma cosa avrei dovuto vedere?🤔🤔
Elimina@Atunis: è meglio non che tu non lo sappia chi è questo predatore.
RispondiEliminaLeitmotif hai detto bene.
EliminaUna nota sciamana disse che le persone versano quintali di zucchero su quintali di merda. Lo zucchero sono le storie che si raccontano, la merda è la loro interiorità.
Dietro a ciò che diciamo c'è una conoscenza di antica data, meglio tenerla per noi.
In quanto agli altri che si rotolino pure nell' abisso delle loro menti.
Gianni
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaLo zucchero è già in un certo senso una forma di merda, non per caso ce lo rifilano praticamente in quasi tutta la filiera alimentare e anche dove uno vorrebbe evitarlo, in un certo qual modo è quasi costretto suo malgrado(almeno che non è in grado di avvantaggiarsi di una certa indipendenza e autonomia autoproduttiva riguardo i suoi alimenti) a farne uso, anche in dosi minime, ma alla fine sempre di zucchero si tratta. E poi non va dimenticato anche che lo zucchero a causa degli squilibri che è in grado di arrecare è uno degli strumenti preferiti da parte dei predatori arcontici per danneggiare l'equilibrio energetico di chi ne fa uso. Visto che hai nominato lo zucchero colgo l'occasione per mettere a disposizione questo libro, fa sempre bene ricordarlo, a volte molte nevrosi mentali possono essere causate anche da quantitativi minimi di zuccheri raffinati o derivati:
RispondiEliminahttps://www.docdroid.net/mtg44TK/william-dufty-sugar-blues-il-mal-di-zucchero-ebook-ita.pdf (non nutro nessuna avversione nei confronti dei contro-contro informatori, non mi sento superiore o inferiore a loro, anch'essi sono figli ed emanazioni dell'energia intelligente che tutto crea e assembla nelle sue innumerevoli variabili, però anche se non nè condivido appieno il loro modo di concepire i più svariati ambiti dell'esistenza, però come giustamente fai notare è meglio non dare le perle ai porci, con ciò non voglio dire che i contro-contro informatori siano dei porci, anzi sono persone a modo loro molto intelligenti e acculturate in vari ambiti di tutto lo scibile sapienziale umano, però la loro aggressività di fondo spesso mascherata da propositi pseudo-altruistici fa sospettare che la loro interiorità sia un po' appesantita da stati emozionali intossicanti. Se si va a scavare a fondo nessuno gode del monopolio della verità, David Icke diceva per l'appunto che l'Universo è possibilità infinita, manifesta sè stesso nelle sue molteplici sfaccettature. Non è dei predatori che volevo parlare, il mio è stato solo un breve accenno, ho semplicemente colto l'occasione per ampliare il quadro, visto che dietro le quinte nel processo che sta conducendo l'umanità verso la transumanizzazione dell'esistenza c'è il loro zampino. Predatori non predatori la realtà sociale e quotidiana parla da sola, i risultati di come sta cambiando la società nei suoi inquietanti risvolti tecnologici è alla portata di chiunque abbia un minimo di buon senso.
Leitmotif,partendo dal presupposto che non ho ancora con mio dispiacere letto nulla da te scritto o dal dottor(un giorno magari capiro' in cosa...)Gianni,di non sentito e risentito,(se poi le vuoi chiamare perle fai pure...)mi piacerebbe sapere appunto la differenza che fa di me(a tuo dire) un contro-controinformatore(tralasciando la metafora del porco) e di te un "illuminato"...forse il fatto che te hai prove tangibili di tutto quello che esprimi e io no?che tu credi a tutto quello che leggi e io mi pongo delle domande?per capire e'h senza rancore!
RispondiEliminaI miei titoli
EliminaMi sono laureato con 110 e lode con abbraccio accademico in TONTOLOGIA.
Gianni
X Leitmotif
RispondiEliminaLa domanda era per sondare il tuo pensiero... ma se non vuoi rispondere fa lo stesso.
Quando venne detto di non dare le perle ai porci ci si riferiva al fatto che é controproducente dare nozioni esoteriche a persone non pronte a riceverle perché ancora immature spiritualmente non certo perché queste siano stupide ma solo su un altro livello di consapevolezza e che quindi non capirebbero.
Un pò come la Caverna di Platone.
Gianni ormai lo conosciamo. Ce l'ha col mondo (chissà perchè?) e questo lo porta a chiudersi a riccio. Vede solo la divisione in questo momento,non capisce che siamo TUTTI UNO e questo lo porta a dire cio' che dice e a fregarsene degli altri. Sono momenti... passerá...
Leitmotif so benissimo che siamo tutti uno, perchè l'ho posso sperimentare a mio piacimento, ce ne ho messo del tempo, è una cosa molto magica.
EliminaDel mondo me ne frego altamente, ho compreso profondamente il significato detto dai maestri da sempre: IL MONDO VA BENE COSI' E NON C'E' NULLA DA CAMBIARE, SE VUOI CAMBIARE IL MONDO CAMBIA TE STESSO. E' una cosa facile ma contemporaneamente molto, molto, molto difficile da capire in profondità e serve un lungo percorso.
Per il resto mi piace gettare pietre nello stagno delle "verità" altrui in cui si rotolano le persone e poi vedere la reazione, che è sempre assolutamente prevedibile e...mi ci diverto.
Con te è diverso tu parli il mio stesso linguaggio non visibile agli altri, le balle tra noi due non possiamo raccontarcele.
Gianni
A proposito io uso la tecnica dell'agguato che tu sai bene di cosa si tratta.
EliminaGianni
Peccato che il commento l'ho scritto io! Povero Gianni... facile parlare con chi la pensa come te! Ma a cosa vuoi fare l'agguato?!😔😔
EliminaA proposito di predatori "anestesisti"...
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/la-grande-anestesia/
... comunque tutti siamo appesantiti da stati emozionali intossicati... la differenza forse é in ciò che leggiamo. David Icke te lo cedo volentieri!
RispondiEliminaIo credo solo che sé c'é una possibilitá di salvezza la troveremo tutti insieme, confrontandoci.
Forse i predatori di cui parli sono persone in cammino come noi.
C'é un frase in un film recente che dice "ricordati chi é il tuo vero nemico". Anche quello ha svariati nomi ma é sempre Lui!
Forse i predatori di cui parli sono persone in cammino come noi.
RispondiEliminaCaro Atunis, hai colpito al centro, ma qui entriamo in un'altra dimensione, si innescano considerazioni/opinioni molto profonde a cui tre Grandi (San Francesco, Buddha e Gurdjieff) hanno dato la stessa risposta (ma sempre di opinioni si tratta…anche se di Opinioni di Grandi).
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RispondiElimina@Stefano Rattini: nella conoscenza silenziosa priva di linguaggio verbale, si trovano le risposte e i dubbi si trasformano in certezze. Non sono un "illuminato" ho fatto soltanto un'osservazione che esula dalle mie letture preferite, l'esistenza dei predatori arcontici e il loro influsso nelle vicende esistenziali umane, non è un argomento soltanto teorico, è un dato di fatto, ma è dimostrabile soltanto a patto di avere i mezzi necessari, disporre dei mezzi adeguati equivale a espandere la portata e l'ampiezza dei propri sensi, io i predatori arcontici li ho visti con i miei occhi, e so per certo che dietro alla robotizzazione che verrà imposta a tutta l'umanità c'è il loro zampino.
RispondiEliminaPYRAMIDION Nexus edizioni
EliminaUn raro libro che la tematica predatoria dimensionale la affronta in modo molto approfontito fin dall'antichità, e ora con tecnologie mentali e ipnotismo, la sua lettura è illuminante.
ARCONTI?
Viene detto che il loro potere non è in quello che possono fare ma in quello che noi crediamo possano fare.
Gianni
Uno dei tanti libri fuffa della Nexus internazional che non solo pubblica migliaia di riviste e libri spazzatura new age , ma fa anche cosine un po' peggio a cui gente come Gianni abbocca... questo é l'articolo:
Elimina"Ma stiamo scherzando? Vi pare possibile che esista una cura per Ebola, HIV, e cancro e che nessuno ne parli? Non diciamo sciocchezze, la MMS è una TRUFFA, nota all’estero e propagata da tempo. Ma evidentemente qualche idiota (che merita seriamente la galera) sta provando a spacciarla anche nel nostro paese.
E difatti, l’MMS di Jim Humble, nelle sue due versioni viene sdoganato da NEXUS edizioni, braccio italiano della “NEXUS International”, rivista online (e fisica in alcuni paesi) che tratta di fuffa ai massimi livelli".
LA DIFFERENZA É IN QUELLO CHE LEGGIAMO. ne ho conferma.
Come dice Catherine "dobbiamo prenderla con leggerezza".
Mi é difficile...
Leitmotif:vivrai anche nella conoscenza silenziosa PRIVA di linguaggio verbale....ma mi sembra che con quello scritto non tu scherzi...😂😂😂😂😂😂😂😂,ma quello evidentemente non conta...
EliminaConcordo con Leitmotif sull'avere i mezzi necessari. Se li vedi cambia tutto.
RispondiEliminaNon sfidate i predatori dimensionali.
Con i predatori dimensionali ci abbiamo parlato molte volte e sempre hanno fatto offerte molto seducenti, denaro e potere immediati dati dai potenti di Siena, per diventare loro "alleati".
La mia compagna li ha sfidati, la sfida è stata accettata, ci hanno dato due dure lezioni sul loro potere sulle chiese e i religiosi.
In una famosa abbazia toscana con uno stratagemma ci hanno chiusi a chiave al buio, a Siena in una famosa chiesa anche peggio.
Gianni
Siamo alla follia. Anzi alla psicosi new age. Anzi ora capisco perchè l'uomo si stá autodistruggendo.
RispondiEliminaÉ inutile dirvi che siete proprio voi che create il male. Buio💀
Visto che si sta parlando anche di arconti - di cui personalmente non ho testimonianza diretta - per ora, e indipendentemente dalla loro effettiva esistenza, mi associo all'idea che siamo comunque noi a "sintonizzarci" o meno con queste forze.
RispondiEliminaLo stesso discorso può essere esteso alla magia in generale. Essa funziona con chi ci crede..potremmo chiederci il perché.
Intanto, si, una certa leggerezza non guasta! ^_^
"La magia è uno degli strumenti più potenti utilizzato dai personaggi più famosi e influenti della terra; reali di casate europee, presidenti USA e primi ministri italiani, francesi, spagnoli; politici, personaggi TV, ecc."
https://crepanelmuro.blogspot.com/2014/03/la-magia-cose-perche-funziona-e-per.html
LA MAGIA E' MOLTO PERICOLOSA NON SOTTO VALUTATELA.
EliminaCatherine ha ragione nell'affermare che siamo noi a volere essere parassitati. Però le offerte sono seducenti, molti hanno venduto l'anima senza considerare che quello che si ha è sempre meno di quello che si da.
La magia vera funziona a prescindere che ci credi o meno se un mago vero o stregone ti attacca sei fritto, solo uno sciamano o mago di alto livello può rimediare.
Ho una vasta esperienza al riguardo e ne ho viste di cose.
Mi hanno trasmesso magie stregonesche (bisogna conoscere il nemico) di morte e di grave danneggiamento altrui, ho dovuto usarla solo una volta per difesa.
Avere nelle mani un simile potere può dare alla testa.
Il pericolo è grande perchè si accede ad un grande potere che può sedurre chi cerca il potere.
Il cibo dipinto (infettato da uno spirito).
Hanno tentato di uccidere un amica con il cibo dipinto, era una torta analizzata dai NAS risultata "pulita", ed è finita immediatamente al pronto soccorso, fortuna sua che il mago era di medio livello. Ho rimediato facilmente ma rischiando di persona e ho vomitato per due giorni.
Gianni
Ma certooooo!
RispondiEliminaPurtroppo mi sto accorgendo che lo spiritismo,l'occultismo,la new age in generale stanno facendo grossi grossissimi danni.
Forse é proprio questo il vero male del mondo.
Vampireschi veggenti, occultisti, e santoni ( Sri Aurobindo, Helena Blavatsky, Aleister Crowley, Giuliano Kremmerz, Jiddu Krishnamurti, Eliphas Lévi,Bhaktivedanta Swami Prabhupada,Osho Rajneesh, Grigorij Efimovič Rasputin, Rudolf Steiner, Paramahansa Yogananda, etc) hanno rovinato il mondo. Guenon addirittura parlava di contro-iniziazione cioé di iniziazione nociva... tutto questo ha portato a ció che si vede adesso dalle varie Fiere della magia a Gianni chiuso in chiesa da fantomatici Spiriti maligni.
Sono nate le Nuove Religioni tra cui lo Sciamanesimo che va tanto di moda adesso ma che é così lontano dal vero sciamanesimo che neppure lo vede.
Ci siamo allontanati da una Tradizione che ci era stata donata e questo rischia di portarci alla psicosi globale.
Ma per ora ... Ci divertiamo!🤗
Atunis ha la verità su tutto.
EliminaLa sua verità è diventata LA VERITA'.
E' la discarica pensiero critico a favore del pensiero preconfezionato, mi pare di leggere la propaganda contro iniziatica, contento lui contenti tutti.
Boh!!!
Gianni
Aspiro infatti a diventare il nuovo guru mondiale! La mia scuola si chiamerá ATUNISSOFIA!
EliminaSe vuoi venire al corso la prima settimana é gratis per te...ti insegno a guardare la
scadenza prima di mangiare le torte 🤣🤣🤣🤣
Non vedo l'ora di partecipare al corso.
EliminaMagari mi civilizzo
Gianni
Ops...ho errato il "punto di risposta" al "silenzioso" leitmotif,🤣
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