Sono tempi in cui la Pedofilia e il Femminicidio sono considerati la manifestazione più aberrante della società. Sopratutto perché sono reati contro persone incapaci di difendersi per la loro costituzione fisica e psicologica.
Il giudizio violento con cui ogni giorno tali reati vengono etichettati dovrebbe farci riflettere sul comportamento stesso con cui la razza umana tenta da sempre di risolvere i problemi: "occhio per occhio, dente per dente". Una formula che si è dimostrata da sempre inutile contro la prevenzione del crimine esattamente come la Pena di morte nei paesi in cui vige per legge.
Che la Pedofilia sia un reato da contrastare e che il pedofilo vada individuato e arrestato non vi è dubbio, ma vorrei portare l'attenzione e spostare il focus sulle modalità comportamentali messe in atto dal popolo condizionato dai mezzi di distrazione di massa e su come si pensi di risolvere ogni problema con la violenza stessa con cui lo ha creato.
La Pedofilia è un disturbo psichico e come tale va prima di tutto "preso in carico" dalla struttura sociale che lo ha creato. E' un problema di tutti non di una minoranza. Perché il mondo siamo noi. Anche in questo caso porterei l'attenzione sulla sempre valida Legge dello Specchio...
Il pedofilo rappresenta sul piano simbolico la sopraffazione dell'innocenza, ossia l'approfittarsi di qualcuno che è più debole di noi e non può difendersi.
A noi fa comodo continuare a puntare il dito fuori, cercando il mostro dietro al pc, o appellandosi alla "giustizia" quando forse non tutti sono informati sul fatto che le forme più diffuse di pedofilia e di violenza fisica e psicologica si svolgono in famiglia e nei contesti educativi. Si quella famiglia del Mulino Bianco che tanto amiamo immaginare e sognare. Ma la realtà è come sempre più complessa e inquietante delle nostre care sicurezze in un "mondo giusto."
A una domanda sulla Pedofilia fatta durante uno dei Corsi di Risveglio che Salvatore Brizzi, scrittore ed esperto di esoterismo e crescita personale, tiene da qualche anno in giro per l'Italia così lui risponde:
"In quali occasioni anche voi vi approfittate di qualcuno che non può difendersi? in che misura anche voi abusate dei bambini? Educarli, o meglio edu-castrarli, come facciamo in questa società, non significa abusare di loro? Costringerli a rispettare i nostri fasulli schemi di pensiero (...) ingabbiare le loro coscienze separandoli dall'essenza..insegnare che l'anima non esiste...proiettare su di loro le nostre frustrazioni, i nostri sogni irrealizzati, le nostre aspettative...non significa abusare della loro innocenza? Un padre che porta suo figlio di sei anni a giocare a calcio perché lui avrebbe voluto fare il calciatore e non ci è riuscito, non sta forse abusando di suo figlio? Non verrà arrestato unicamente perché l'abuso psicologico è difficile da individuare e punire, spesso neanche contemplato dalla legge. In questa società conta solo ciò che è materiale, quindi se picchio o violento fisicamente un bambino sto facendo qualcosa di male, mentre se lo violento psicologicamente tutti i giorni scaricando su di lui la mia frustrazione o le mie aspettative...non sono punibile. Avete materiale su cui lavorare, scavate dentro voi stessi, nel vostro inferno".(Risveglio, S. Brizzi, Anima Edizioni, pag. 156)
A noi fa comodo continuare a puntare il dito fuori, cercando il mostro dietro al pc, o appellandosi alla "giustizia" quando forse non tutti sono informati sul fatto che le forme più diffuse di pedofilia e di violenza fisica e psicologica si svolgono in famiglia e nei contesti educativi. Si quella famiglia del Mulino Bianco che tanto amiamo immaginare e sognare. Ma la realtà è come sempre più complessa e inquietante delle nostre care sicurezze in un "mondo giusto."
A una domanda sulla Pedofilia fatta durante uno dei Corsi di Risveglio che Salvatore Brizzi, scrittore ed esperto di esoterismo e crescita personale, tiene da qualche anno in giro per l'Italia così lui risponde:
"In quali occasioni anche voi vi approfittate di qualcuno che non può difendersi? in che misura anche voi abusate dei bambini? Educarli, o meglio edu-castrarli, come facciamo in questa società, non significa abusare di loro? Costringerli a rispettare i nostri fasulli schemi di pensiero (...) ingabbiare le loro coscienze separandoli dall'essenza..insegnare che l'anima non esiste...proiettare su di loro le nostre frustrazioni, i nostri sogni irrealizzati, le nostre aspettative...non significa abusare della loro innocenza? Un padre che porta suo figlio di sei anni a giocare a calcio perché lui avrebbe voluto fare il calciatore e non ci è riuscito, non sta forse abusando di suo figlio? Non verrà arrestato unicamente perché l'abuso psicologico è difficile da individuare e punire, spesso neanche contemplato dalla legge. In questa società conta solo ciò che è materiale, quindi se picchio o violento fisicamente un bambino sto facendo qualcosa di male, mentre se lo violento psicologicamente tutti i giorni scaricando su di lui la mia frustrazione o le mie aspettative...non sono punibile. Avete materiale su cui lavorare, scavate dentro voi stessi, nel vostro inferno".(Risveglio, S. Brizzi, Anima Edizioni, pag. 156)
Parliamo di "Diritti dell'infanzia" quando ogni giorno castriamo i bambini obbligandoli a frequentare una scuola sempre più fatta di nozionismo che infila a forza nella testa dei bambini gli schemi di pensiero consumistici e competitivi degli adulti invece di seguire il vero significato della parola educazione (togliere fuori e non mettere dentro!), li obblighiamo a mangiare cibi morti e dannosi per la salute, merendine confezionate e quantità industriale di carne, chiedendoci come mai i disturbi della condotta e dell'apprendimento, o l'ADHD siano così diffusi e infine acquistiamo indumenti e scarpe di "marca" fabbricate dai bambini del terzo mondo che lavorano 12 ore nelle fabbriche e ci permettiamo di giudicare per scaricarci la coscienza senza prima fare un'analisi approfondita del fenomeno e guardarci allo specchio.
"Detto questo, posso punire una persona che secondo me sta facendo qualcosa si sbagliato anche senza giudicarla. Posso considerare perfetto un essere umano, in quanto manifestazione del Cosmo, anche se compie atti terribili. Ma il fatto di consideralo perfetto non mi impedisce di arrestarlo. Agire con il Non Giudizio nel Cuore significa semplicemente che non devo necessariamente odiare qualcuno per poterlo fermare (...) Nell'Esoterismo si afferma che Dio è ovunque, quindi anche nei neuroni del pedofilo e dell'assassino. Credete forse che queste categorie siano fuori dalla Grazia di Dio? Voi vedete Dio ovunque tranne nel ladro che ha rubato la vostra auto o nel vicino di casa che ha fatto sesso con vostra moglie mentre eravate a lavoro! Vi ricordo che giudichiamo gli altri solo perché non sopportiamo innanzitutto parti di noi. E' indispensabile osservare noi stessi con amore se vogliamo sottrarci al circolo vizioso del giudizio." (ibidem, pag. 157).
Concludo sottolineando che la Pedofilia è un disturbo psichico grave che va curato, ma intanto facciamo prevenzione: passiamo più tempo con i nostri figli invece di lasciarli ore da soli davanti alla TV o al PC dove è facile adescare i minori e prima di mettere su famiglia, tanto per il desiderio egoistico di avere un figlio, guardatevi dentro e domandatevi se avete fatto pace con tutte le "ombre" della vostra infanzia, se avete attraversato il vostro inferno personale.
Fonte: tizianando.blogspot.it (Sito offline..)
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