Ricercatori in Svizzera hanno studiato l'architettura della rete internazionale di proprietà e l'ammontare del controllo detenuto da ciascuna azienda mondiale. (studio del 2011 - NdC)
I risultati, pubblicati sulla rivista PLoS ONE, mostrano che le aziende multinazionali fanno parte di un enorme struttura "a cravatta" e che una grande parte del controllo è mantenuta da un piccolo ma solido "nucleo" di istituzioni finanziarie.
I ricercatori chiamano questo nucleo una "superentità" economica.
Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto FOC-II ("Forecasting financial crises") che ha ricevuto quasi 1,9 milioni di euro nell'ambito del tema "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione" (TIC) del Settimo programma quadro (7° PQ).
Sebbene molte persone credano da tempo che una manciata di società domina l'economia globale, nessuno studio è stato in grado di confermare o confutare questa teoria.
Sebbene molte persone credano da tempo che una manciata di società domina l'economia globale, nessuno studio è stato in grado di confermare o confutare questa teoria.
Raccogliere le informazioni quantitative non è un compito facile, le aziende potrebbero infatti controllare altre aziende direttamente o indirettamente...
"Partiamo da una lista di 43.060 società transnazionali identificate sulla base della definizione dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), presa da un campione di circa 30 milioni di enti economici contenuti nel database Orbis 2007", scrivono gli autori. "Effettuiamo poi una ricerca ricorsiva che identifica, per la prima volta a quanto ci risulta, la rete di tutti i percorsi di proprietà che partono da e arrivano a società transnazionali. La rete che ne risulta comprende 600.508 nodi e 1,1 milioni di legami di proprietà."
Nello studio, i ricercatori hanno scoperto un nucleo di 1. 318 società con proprietà concatenate
Ognuna delle 1.318 società aveva collegamenti con almeno 2 società o più. In media, ogni società era legata a 20 altre.
Il team sottolinea che sebbene il nucleo rappresenti il 20% dei ricavi di esercizio del mondo, le 1.318 sembrano possedere, attraverso le loro partecipazioni, la maggior parte delle grandi aziende di capitalizzazione e manifatturiere del mondo.
Queste ultime sono da molti considerate la "vera economia" e rappresentano un altro 60% dei redditi mondiali.
Hanno anche scoperto che appena 147 società controllano il 40% della ricchezza della rete, quello che molte persone conoscono come l'"1%".
"Questa eccezionale scoperta solleva almeno due interrogativi che sono fondamentali per capire il funzionamento dell'economia globale," scrivono gli autori dello studio.
"Questa eccezionale scoperta solleva almeno due interrogativi che sono fondamentali per capire il funzionamento dell'economia globale," scrivono gli autori dello studio.
"Prima di tutto, quali sono le implicazioni per la stabilità finanziaria mondiale?
Si sa che le istituzioni finanziarie costituiscono contratti finanziari, come strumenti derivati di prestito o credito, con diverse altre istituzioni. Questo permette loro di diversificare il rischio, ma, allo stesso tempo, li espone al contagio. Sfortunatamente, le informazioni su questi contratti spesso non sono divulgate per motivi strategici.
In vari paesi però l'esistenza di tali legami finanziari è collegata all'esistenza di relazioni di proprietà. Così, nell'ipotesi che la struttura della rete di proprietà sia una buona rappresentazione di quella della rete finanziaria, questo implica che la rete finanziaria globale è anch'essa molto intricata."
I ricercatori dicono che la loro metodologia si può usare per identificare nodi significativi in qualsiasi rete reale nella quale una quantità scalare, come le risorse, scorre lungo legami diretti e ponderati.
I ricercatori dicono che la loro metodologia si può usare per identificare nodi significativi in qualsiasi rete reale nella quale una quantità scalare, come le risorse, scorre lungo legami diretti e ponderati.
Fonte: cordis.europa.eu
Articolo precedentemente pubblicato qui il 24/05/2016
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