sabato 30 giugno 2012

Il Tempo della Fine - Il Codice Arquer


Il resoconto di un misterioso colloquio tra Sigismondo Arquer, insigne geografo cagliaritano condannato a morte dall’inquisizione e arso vivo nel 1571, e Onofrio Panvinio, priore agostiniano, avvenuto nel carcere di Toledo nel 1567, viene alla luce per caso nel corso di una ricerca che l’autore stava effettuando.

Arquer rivela che la civiltà che aveva popolato la terra prima dell’inizio della storia era stata in grado di elaborare conoscenze matematiche e astronomiche capaci di calcolare con precisione terribili eventi cataclismatici che si ripetono ciclicamente.

Gli intervalli tra una distruzione e l’altra segnano e caratterizzano la società. Sostituendo lo spazio come dimensione da dividere, il tempo è in grado di determinare profondamente il destino dell’umanità e la sua profonda arcana conoscenza è il frutto proibito di cui parla la Genesi.
Le influenze del tempo sugli uomini, pervenute dalle sapienze iniziali, tramandate a una ristrettissima cerchia, vengono utilizzate per soggiogare la società, incanalandola su binari predefiniti, grazie a un intervento progressivo nei processi formativi della cultura e delle idee in cui le cui coscienze vengono forgiate seguendo la traccia di una complicata architettura sociale, legata a precise sequenze temporali, collegate a congiunzioni astrali e a fenomeni geodinamici e magnetici...




Le conoscenze dell’evoluta civiltà scomparsa furono trasfigurate in una primitiva religione stellare e, col passar del tempo, il segreto sapere fu messo per iscritto in modo criptico nel più famoso testo dell’antichità, la Bibbia, un libro di rara bellezza, ma anche un codice matematico e astronomico e sociale di precisione assoluta. Attratto dalle prodigiose rivelazioni di Arquer, l’autore si mette al lavoro per trovare convalide a quelle scoperte stupefacenti.

La ricerca lo porta alla conclusione che la direzione, l’andamento, la velocità e il ritmo dei moti cosmici riverberano significative conseguenze per la vita dell’uomo e in particolare della società. L’obiettivo è la perpetuazione di una razza che ha attraversato le epoche e che non si è mai estinta.
Questa élite sta portando a compimento un piano meticolosamente progettato da millenni e il progetto prevede anche un vasto piano per ottenere una drastica riduzione della popolazione del pianeta che sta per essere attuato ai giorni nostri, in preparazione di un nuovo ordine mondiale.

INDICE

PARTE I

La rivelazione

Capitolo I - La fortuita scoperta
Capitolo II - La ricerca ha inizio
Capitolo III - La rivelazione
Capitolo IV - Il tempo
Capitolo V - la precessione degli equinozi
Capitolo VI - I misteriosi significati della Bibbia
Capitolo VII - L’inizio della Storia
Capitolo VIII - L’arte dei Caldei
Capitolo IX - Generazioni
Capitolo X - Geometria sacra
Capitolo XI - Segnali dal passato
Capitolo XII - Disastri
Capitolo XIII - Il tempio di Salomone
Capitolo XIV - Cristalli viventi

PARTE II

La storia








Capitolo XV - Il piano malefico
Capitolo XVI - Alessandria
Capitolo XVII - l’Impero Romano
Capitolo XVIII - Paolo di Tarso
Capitolo XIX - Il consolidamento del Cristianesimo
Capitolo XX - Carlo Magno
Capitolo XXI - Le crociate
Capitolo XXII - Etiopia
Capitolo XXIII - Federico II
Capitolo XXIV - Il nuovo mondo
Capitolo XXV - Le mappe segrete
Capitolo XXVI - La fine della storia

PARTE III

Le prospettive

Capitolo XXVII - Il potere
Capitolo XXVIII - Forze Occulte
Capitolo XXIX - Organizzazioni esoteriche
Capitolo XXX - Ecatombe

PROTAGONISTI



Onofrio Panvinio, era un dotto Agostiniano vissuto a Palermo, alla metà del 1500. Professore di teologia a Roma, Panvinio, era stato uno dei migliori intelletti che il mondo abbia mai conosciuto; fondatore della biblioteca di Verona, grande interprete di S. Agostino, era morto giovanissimo in circostanze mai chiarite lasciando una gran quantità di lavori, tra cui una monumentale storia dei Papi; esiste una lapide che lo ricorda a Palermo presso il convento degli Agostiniani (meglio conosciuto come la chiesa di S. Rita), e un sarcofago nel monastero dell’ordine di S. Agostino di Roma; un suo ritratto realizzato dal Tiziano, è esposto nella galleria Colonna di Roma



Sigismondo Arquer era un illustre geografo nato a Cagliari nel 1530, giusto lo stesso anno del Panvinio, che aveva studiato a Pisa e Siena conseguendo la laurea in diritto e teologia. Nel 1549, accogliendo l'invito di Sebastian Münster, che lavorava a una nuova edizione della Cosmographia Universalis, compose la Sardiniae brevis historia et descriptio



Ed. Il Punto d'Incontro
Via Zamenhof, 685
36100 Vicenza
Collana Nuove Frontiere del pensiero
www.edizionilpuntodincontro.it
ISBN: 8880935496
Data pubblicazione: 2006 


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