lunedì 14 ottobre 2024

Multe over 50, giudice di Pace di Firenze: "Evidente illegittimità dell'obbligo vaccinale"

Dopo il caso dell’avvocato che si è vista annullare d’ufficio direttamente dal Ministero della Salute la multa da 100 euro dovuta all’Agenzia delle Entrate dagli over 50 per non essersi sottoposti a vaccinazione anti Covid, arriva un’altra scossa alla già fragile pretesa costituzionalità dell’obbligo vaccinale.

Siamo a Firenze, dove il Giudice di Pace non solo ha annullato la multa comminata a una donna non vaccinata, difesa dall’’avvocato Emanuele Fusi, ma ha anche espresso nero su bianco i propri dubbi circa la “ritenuta costituzionalità” dell’obbligo vaccinale per le persone over 50 ...


A pubblicare la sentenza sui propri canali è lo stesso avvocato Fusi. Nel dispositivo si legge che “la stessa Pubblica Amministrazione non avallava alcuna presa di posizione sulla legittimità della normativa relativa all’obbligo vaccinale over 50” prova ne sono, secondo il Giudice anche le continue sospensioni le quali deporrebbero in favore “della evidente ed indiscutibile illegittimità dell’obbligo vaccinale” per poi concludere con “l’augurio che si chiudano definitivamente le tristi pagine di un periodo di storia oscurantista”.

Parole forti che è necessario far risuonare, visto che attualmente la sospensione delle sanzioni copre fino a fine anno e resta l’incognita del dopo: senza una apposita delibera, infatti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe avere tutto il diritto di bussare alle porte degli italiani finiti in quel tritacarne, per richiedere di saldare il prezzo della libertà.

L’illegittimità dell’obbligo vaccinale era proprio una delle motivazioni avanzate dalla ricorrente, insieme alla decadenza della pretesa pecuniaria da parte dell’agenzia delle entrate per aver notificato l’avviso di addebito oltre i termini di legge previsti: tesi accolta dal Giudice, che ritiene i termini “perentori” poiché volti a garantire il diritto del cittadino “di non essere soggetto a procedimenti sanzionatori oltre un tempo ragionevole”.

L’Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Toscana è stata dunque condannata a risarcire alla ricorrente le spese di lite.

Fonte: www.byoblu.com

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