sabato 13 dicembre 2025

L'epistocrazia come soluzione ai problemi delle liberaldemocrazie?

È dall’epoca di Platone che ci interroghiamo sul concetto di democrazia che, nel corso dei millenni, ha assunto connotati più ampi o più restrittivi, privilegiando le urgenze e le sensibilità acuite nel corso dei secoli. 

Non a caso si parla di “forme di democrazia”. Il termine ha origine dal greco antico δ ed etimologicamente significa “governo del popolo”. In Europa la parola democratia comparve per la prima volta nel 1260, quando fu pubblicata la traduzione in latino del trattato la ’Politica’ di Aristotele, curata dai monaci domenicani.

E sempre dal greco arriva anche ’epistocrazia’ (epistème, “conoscenza” e dal suffisso krátos, “potere, governo”). 

È un neologismo che indica una forma di governo in cui il diritto di voto è subordinato alla conoscenza degli argomenti, senza porre limiti di censo o titolo.... 


I sostenitori dell’epistocrazia cercano di superare i problemi come l’ignoranza degli elettori su temi complessi e la manipolazione da parte di chi ha interessi personali. Credono che decisioni politiche migliori verrebbero prese da persone informate e competenti. Il termine è stato coniato da David Estlund e teorizzato da Jason Brennan nel libro ’Against Democracy’. 
La forma di governo epistocratica invoca il potere di quanti si pongono il problema della conoscenza e del riuscire ad acquisire strumenti e mezzi intellettuali per comprendere, scegliere e decidere il destino proprio e di tutti gli altri. 

******************************
MANIFESTO EPISTOCRATICO
L’epistocrazia è una forma di governo che prevede l’accesso all’elettorato attivo a tutti i cittadini che possiedono le conoscenze fondamentali ad esprimere un giudizio autonomo di voto e all’elettorato passivo a tutti i cittadini che dimostrano preparazione e idoneità a ricoprire una specifica carica istituzionale.

I VALORI
Prediligiamo la conoscenza all’opinione
Prediligiamo la crescita di elettori ed eletti in competenza alla mera distribuzione del potere
Prediligiamo la partecipazione all’indifferenza
Prediligiamo la consapevolezza dei propri limiti allo schierarsi acriticamente
Prediligiamo i contenuti alla passione
Prediligiamo l’esperienza maturata sul campo ai titoli onorifici

I PRINCIPI
Il voto è responsabilità verso sé stessi e gli altri.
Tutti hanno il diritto di partecipare alla politica, dimostrando interesse e conoscenza.
Il Cittadino valorizza e valida il proprio diritto al voto attraverso la conoscenza.
Dovere del Cittadino è quello di informarsi e accrescere le proprie conoscenze proporzionalmente al ruolo: come elettore o come eletto
La conoscenza e la preparazione possono derivare da percorsi diversi.
I livelli di preparazione vanno valutati e comprovati.
Dovere dello stato è quello di favorire l’accrescimento delle conoscenze del Cittadino.
L’onestà e la buona volontà sono prerequisiti imprescindibili per coloro che desiderano
partecipare alla politica.
La complessità è un tratto distintivo della realtà che ci circonda, per questo la conoscenza deve essere al centro della vita politica.
I diritti fondamentali sono imprescindibili e nessuno potrà mai menomarli.

L’EVOLUZIONE EPISTOCRATICA
La preparazione dell’elettorato genererà dei rappresentanti competenti.
Un eletto competente deciderà consapevolmente.
La consapevolezza nelle decisioni porterà ad una maggiore qualità dei risultati.
L’ampliamento della conoscenza ridurrà la distanza tra uguaglianza formale e sostanziale.
Conoscenza e consapevolezza del cittadino rafforzeranno lo stato di diritto.
Fonte: epistocrazia.it

*******************************
In Italia la democrazia resta (dati Demos 2020), la forma di governo migliore solo per 7 italiani su 10, oltre il 60% pensa che ci sia maggiore necessità di riformarla con leader forti al governo, mentre il 20% oggi ritiene che in alcune circostanze alla democrazia sia preferibile persino un regime totalitario. 
Mentre cala la fiducia verso i leader di partito: per il 48% degli italiani gli attuali partiti sono percepiti come non necessari allo svolgimento dell’iter democratico.

Il tradimento dei valori dei partiti è il tema maggiormente sottolineato. 

“I partiti al governo si sono dimostrati trasformisti vestendo un abito diverso all’occorrenza. Dovranno renderne conto agli elettori nel momento in cui chiederanno il voto”. 
Fonte e articolo completo: www.competere.eu

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.