Nonostante l’artrite sia la più grande causa di prolungata disabilità nei paesi occidentali, ufficialmente non esiste una cura. Cosa questa, purtroppo per noi, non strana nell’ambito medico.
Quando infatti viene diagnosticata l’artrite, l’effetto è quello di conferire una sentenza di sofferenza a vita, con poca o nessuna speranza di guarigione.
Questo ahinoi è il messaggio, divenuto oramai credenza, che la medicina allopatica non si stanca mai di ripetere. Fortuna vuole che spesso la realtà non è come ce la raccontano…
Questo ahinoi è il messaggio, divenuto oramai credenza, che la medicina allopatica non si stanca mai di ripetere. Fortuna vuole che spesso la realtà non è come ce la raccontano…
Reumatismi, artrite, gotta, ecc. sono tutti termini indicanti, più o meno, le medesime condizioni: infiammazioni e dolori alle articolazioni.
Questo è il motivo per cui l’alimentazione, anche in questo caso, gioca un ruolo centrale.
Tanto per fare solo un esempio, un eccesso di amido combinato con lo zucchero (dolci, biscotti, ecc.) è una delle cause primarie dell’artrite.
In un reumatismo articolare cronico c’è, come regola,una rigidità più o meno accentuata e l’intorpidimento delle articolazioni. Questa situazione di solito peggiora dopo aver mangiato, aggravandosi maggiormente con alcuni alimenti specifici (per esempio glutine, caseina e solanacee) e al mattino dopo il riposo notturno.
L’eliminazione di tutte le abitudini di vita che producono indebolimento e assorbimento di veleni nel tratto gastro-intestinale (tossine metaboliche, acidi, metalli pesanti, ecc.) possono far evitare gli attacchi di reumatismi/gotta/artrite, nonostante si abbia la predisposizione ad essi.
Questa informazione è assai preziosa, perché da una parte infonde speranza e dall'altra fa intravedere un possibile percorso terapeutico.
La Scienza Igienistica ha le idee molto chiare: una persona non potrà mai manifestare reumatismi, artrite, artrosi, cancro o qualsiasi altra cosiddetta malattia, se non ha rovinato prima la sua salute con delle cattive abitudini, producendo in sé la condizione chiamata Tossiemia.
Nessuno svilupperà mai una malattia senza prima avere un’indigestione cronica, e questa dovrà persistere abbastanza a lungo da pervertire la nutrizione e alterare lo sviluppo cellulare creando depositi di tossine, in questo caso articolari.
Si può affermare, senza paura di essere smentiti, che la causa primaria di tutte le malattie è la tossiemia!
Nessuno svilupperà mai una malattia senza prima avere un’indigestione cronica, e questa dovrà persistere abbastanza a lungo da pervertire la nutrizione e alterare lo sviluppo cellulare creando depositi di tossine, in questo caso articolari.
Si può affermare, senza paura di essere smentiti, che la causa primaria di tutte le malattie è la tossiemia!
Ma quanto appena detto non è del tutto completo, perché in realtà a monte della tossiemia vi è il continuo indebolimento nervoso derivante da abitudini mentali, emozionali, spirituali e fisiche errate.
Come disse John H. Tilden, uno dei più grandi medici igienisti del secolo scorso: “Qualsiasi influenza che abbassa l’energia nervosa diventa un fattore produttivo di malattia”.
Cosa fa l’indebolimento? Impedisce la secrezione e l’escrezione richiesta da un avvelenamento generale o sistematico del corpo. L’espulsione delle tossine è così impedita a causa della ritenzione dei rifiuti metabolici che tenderanno ad accumularsi nei fluidi, nei tessuti e nelle articolazioni.
Giorno dopo giorno ci auto-intossichiamo e auto-avveleniamo.
Come disse John H. Tilden, uno dei più grandi medici igienisti del secolo scorso: “Qualsiasi influenza che abbassa l’energia nervosa diventa un fattore produttivo di malattia”.
Cosa fa l’indebolimento? Impedisce la secrezione e l’escrezione richiesta da un avvelenamento generale o sistematico del corpo. L’espulsione delle tossine è così impedita a causa della ritenzione dei rifiuti metabolici che tenderanno ad accumularsi nei fluidi, nei tessuti e nelle articolazioni.
Giorno dopo giorno ci auto-intossichiamo e auto-avveleniamo.
Continua il dottor Tilden: “Qualsiasi cosiddetta malattia è una crisi di tossiemia, il che sta a significare che le tossine sono accumulate nel sangue oltre il punto di tolleranza, e che la crisi (la malattia: raffreddore, mal di testa, febbre, artrite, ecc.) è una eliminazione vicariante”.
Sulla stessa linea il grande medico Isaac Jenning: “La malattia pertanto è lo sforzo enorme della Natura per liberarsi dalle tossine. La malattia NON può essere aiutata da nessun farmaco, ma i rimedi si basano sulla Vis Medicatrix Naturae (forza di autoguarigione), mettendo il paziente nella migliore condizione possibile di riposo, aria pura e dieta adeguata”.
A questo punto è doveroso ammettere che i medici dell’Ottocento avevano sulla malattia le idee molto più chiare dei medici laureati del terzo millennio, secondo i quali la malattia è dovuta a un agente esterno che penetra nel corpo vigliaccamente (virus, microbo, ecc.) oppure deriva da un fattore interno (gene difettoso o predisposizione genetica).
Secondo la visione igienistica, invece, nella malattia acuta la perfezione della Natura si sforza di pulire il corpo dalle tossine e pertanto qualsiasi trattamento (medicine, farmaci, paura, continuo lavoro, stress, ecc.) ostruisce ed impedisce questo tentativo di eliminazione, bloccando la guarigione stessa.
L’evoluzione della malattia è la seguente:
- Stress ambientale/abitudini quotidiane
- Tensione fisica, mentale ed emotiva
- Indebolimento
- Eliminazione inefficiente
- Ritenzione delle tossine e degli scarti
- Tossiemia
- Crisi acuta di eliminazione (malattia).
Se è vero che la causa di tutte le malattie acute è la Tossiemia, è anche vero che a monte della Tossiemia c’è l’indebolimento!
Una volta che, a causa di uno stile di vita errato (poco riposo, eccessivo lavoro, stress, traumi, digestioni prolungate, putrefazioni e fermentazioni, ecc.) l’organismo perde energia nervosa, si auto-avvelena costantemente poiché non ha più la forza per espellere i veleni tramite i principali organi emuntori (pelle, reni, intestini e polmoni).
Se non si espellono le tossine, queste si accumulano in organi, tessuti, articolazioni, liquidi, ecc. e quando si supererà il punto di tolleranza scatterà la malattia acuta. La tolleranza è individuale, varia da persona a persona, e dipende da molti fattori: periodo prenatale, predisposizioni, familiarità, temperamento, ecc.
Sulla stessa linea il grande medico Isaac Jenning: “La malattia pertanto è lo sforzo enorme della Natura per liberarsi dalle tossine. La malattia NON può essere aiutata da nessun farmaco, ma i rimedi si basano sulla Vis Medicatrix Naturae (forza di autoguarigione), mettendo il paziente nella migliore condizione possibile di riposo, aria pura e dieta adeguata”.
A questo punto è doveroso ammettere che i medici dell’Ottocento avevano sulla malattia le idee molto più chiare dei medici laureati del terzo millennio, secondo i quali la malattia è dovuta a un agente esterno che penetra nel corpo vigliaccamente (virus, microbo, ecc.) oppure deriva da un fattore interno (gene difettoso o predisposizione genetica).
Secondo la visione igienistica, invece, nella malattia acuta la perfezione della Natura si sforza di pulire il corpo dalle tossine e pertanto qualsiasi trattamento (medicine, farmaci, paura, continuo lavoro, stress, ecc.) ostruisce ed impedisce questo tentativo di eliminazione, bloccando la guarigione stessa.
L’evoluzione della malattia è la seguente:
- Stress ambientale/abitudini quotidiane
- Tensione fisica, mentale ed emotiva
- Indebolimento
- Eliminazione inefficiente
- Ritenzione delle tossine e degli scarti
- Tossiemia
- Crisi acuta di eliminazione (malattia).
Se è vero che la causa di tutte le malattie acute è la Tossiemia, è anche vero che a monte della Tossiemia c’è l’indebolimento!
Una volta che, a causa di uno stile di vita errato (poco riposo, eccessivo lavoro, stress, traumi, digestioni prolungate, putrefazioni e fermentazioni, ecc.) l’organismo perde energia nervosa, si auto-avvelena costantemente poiché non ha più la forza per espellere i veleni tramite i principali organi emuntori (pelle, reni, intestini e polmoni).
Se non si espellono le tossine, queste si accumulano in organi, tessuti, articolazioni, liquidi, ecc. e quando si supererà il punto di tolleranza scatterà la malattia acuta. La tolleranza è individuale, varia da persona a persona, e dipende da molti fattori: periodo prenatale, predisposizioni, familiarità, temperamento, ecc.
Dopo quanto detto è possibile o no guarire dall’artrite?
Se comprendiamo che la causa primaria della malattia è la tossiemia, e nel caso dell’artrite si prospetta come il deposito di veleni, acidi e minerali in eccesso direttamente nelle articolazioni, sappiamo anche cosa fare.
L’obiettivo è quindi ridurre le tossine depositate nelle articolazioni, negli organi, nel sangue, nella linfa, nei liquidi extracellulari.
Guarire dall’artrite nei suoi stadi iniziali è un gioco da ragazzi, mentre il ritorno alla salute negli stadi più avanzati è più lento e ci vuole più tempo, anche se comunque è possibile.
Per recuperare le funzioni articolari servirebbe un periodo di riposo fisiologico, mentale e spirituale, detto digiuno. Un digiuno permette all’organismo di disfarsi di tutto il carico tossico accumulato.
Durante un digiuno attenuato a base di succhi freschi di verdura e frutta l’organismo si purifica, durante un digiuno idrico a base di sola acqua l’organismo guarisce più velocemente.
In Natura non esiste nulla equiparabile per potenza di guarigione al digiuno, e non è un caso che gli animali, quelli non ancora umanizzati, quando stanno male non mangiano: bevono e riposano, nell’attesa che la sapienza magistrale del corpo metta in atto il processo di guarigione.
Esattamente il contrario di quello che fa l’uomo. Quando l’uomo sta male, invece di fermarsi e riposare, evitando il cibo per qualche giorno, s’imbottisce di farmaci, antibiotici e vaccini ingurgitando brodini di carne, stracchini e purè di patate: tutti cibi indigeribili che bloccano il processo di guarigione.
Dopo un digiuno di partenza, bisognerebbe mettere in atto un modo di vivere corretto e sano, atto a prevenire lo sviluppo dell’esaurimento e della tossiemia; esercizi mirati per le articolazioni dopo che sono state liberate dalle infiammazioni e bagni di sole man mano che si procede nel percorso.
L’idrotermofangoterapia è importantissima: acqua fredda e tiepida alternata (maniluvi o pediluvi) e impacchi di argilla o terra hanno lo scopo di eliminare le infiammazioni articolari, estraendo le tossine dai pori della pelle. I cataplasmi di terra andrebbero fatti anche nell’addome per tutta la notte!
Una dieta appropriata di frutta e verdura, con quantità moderate di proteine vegetali e carboidrati rigorosamente integrali, eliminando qualsiasi combinazione incompatibile, è essenziale per la guarigione e il mantenimento della salute.
Gli alimenti dovrebbero essere mangiati crudi, proprio per apportare tutti i micro-nutrienti basilari (vitamine, minerali colloidali, enzimi, antiossidanti, ecc.) e per meglio alcalinizzare e de-acidificare tutti i tessuti. Abbiamo detto prima che lo stato normale di una persona con l’artrite è l’acidosi, e uno stato di acidità è il terreno perfetto per qualsiasi malattia, artrite e cancro inclusi.
Il dottor Herbert Shelton consigliava di mangiare per lo meno l’80% di cibo che nelle reazioni metaboliche è alcalino, cioè cibo crudo, e un 20% di cibo vegetale pacificante, cioè cotto.
Oltre a ciò, è importante l’eliminazione totale dalla propria dieta di tutti gli zuccheri e i cereali raffinati: avvelenano, intossicano e iper-acidificano l’organismo, bruciando energia vitale.
Tutte le persone con artrite non sopportano bene lo zucchero, a causa di una debolezza metabolica.
Fondamentale è abituarsi a mangiare secondo le corrette combinazioni alimentari, quindi evitando per esempio amidi con zuccheri (dolci) e mangiando nelle corrette sequenze alimentari, cioè partendo sempre con il cibo crudo e terminando con quello cotto.
La masticazione gioca un ruolo centrale in tutte le malattie, perché la prima importantissima digestione avviene nel laboratorio alchemico del corpo: la bocca. Questo è tanto più veritiero e importante quanto più mastichiamo i carboidrati (cereali, patate, ecc.) infatti la Natura non a caso ha messo l’enzima per la digestione degli amidi (amilasi detta ptialina) nella saliva della bocca!
Altro importante suggerimento è quello di bere lontano dai pasti: mezz’ora prima e almeno 3 ore dopo, il tutto per non indebolire e prolungare i processi digestivi diluendo i succhi gastrici.
La cura del limone è basilare per fluidificare, sgrassare e disinfettare sia il sangue che le articolazioni nutrite da esso.
Per concludere, la regola principale nell’artrite e in tutte le malattie è la seguente: quando la qualità del cibo introdotto nel corpo è di qualità migliore rispetto ai tessuti che compongono il corpo stesso, allora l’organismo comincerà a scartare il basso grado di materiali in modo da costruirne dei nuovi e più sani.
Questo è il modo di lavorare della Natura.
Se comprendiamo che la causa primaria della malattia è la tossiemia, e nel caso dell’artrite si prospetta come il deposito di veleni, acidi e minerali in eccesso direttamente nelle articolazioni, sappiamo anche cosa fare.
L’obiettivo è quindi ridurre le tossine depositate nelle articolazioni, negli organi, nel sangue, nella linfa, nei liquidi extracellulari.
Guarire dall’artrite nei suoi stadi iniziali è un gioco da ragazzi, mentre il ritorno alla salute negli stadi più avanzati è più lento e ci vuole più tempo, anche se comunque è possibile.
Per recuperare le funzioni articolari servirebbe un periodo di riposo fisiologico, mentale e spirituale, detto digiuno. Un digiuno permette all’organismo di disfarsi di tutto il carico tossico accumulato.
Durante un digiuno attenuato a base di succhi freschi di verdura e frutta l’organismo si purifica, durante un digiuno idrico a base di sola acqua l’organismo guarisce più velocemente.
In Natura non esiste nulla equiparabile per potenza di guarigione al digiuno, e non è un caso che gli animali, quelli non ancora umanizzati, quando stanno male non mangiano: bevono e riposano, nell’attesa che la sapienza magistrale del corpo metta in atto il processo di guarigione.
Esattamente il contrario di quello che fa l’uomo. Quando l’uomo sta male, invece di fermarsi e riposare, evitando il cibo per qualche giorno, s’imbottisce di farmaci, antibiotici e vaccini ingurgitando brodini di carne, stracchini e purè di patate: tutti cibi indigeribili che bloccano il processo di guarigione.
Dopo un digiuno di partenza, bisognerebbe mettere in atto un modo di vivere corretto e sano, atto a prevenire lo sviluppo dell’esaurimento e della tossiemia; esercizi mirati per le articolazioni dopo che sono state liberate dalle infiammazioni e bagni di sole man mano che si procede nel percorso.
L’idrotermofangoterapia è importantissima: acqua fredda e tiepida alternata (maniluvi o pediluvi) e impacchi di argilla o terra hanno lo scopo di eliminare le infiammazioni articolari, estraendo le tossine dai pori della pelle. I cataplasmi di terra andrebbero fatti anche nell’addome per tutta la notte!
Una dieta appropriata di frutta e verdura, con quantità moderate di proteine vegetali e carboidrati rigorosamente integrali, eliminando qualsiasi combinazione incompatibile, è essenziale per la guarigione e il mantenimento della salute.
Gli alimenti dovrebbero essere mangiati crudi, proprio per apportare tutti i micro-nutrienti basilari (vitamine, minerali colloidali, enzimi, antiossidanti, ecc.) e per meglio alcalinizzare e de-acidificare tutti i tessuti. Abbiamo detto prima che lo stato normale di una persona con l’artrite è l’acidosi, e uno stato di acidità è il terreno perfetto per qualsiasi malattia, artrite e cancro inclusi.
Il dottor Herbert Shelton consigliava di mangiare per lo meno l’80% di cibo che nelle reazioni metaboliche è alcalino, cioè cibo crudo, e un 20% di cibo vegetale pacificante, cioè cotto.
Oltre a ciò, è importante l’eliminazione totale dalla propria dieta di tutti gli zuccheri e i cereali raffinati: avvelenano, intossicano e iper-acidificano l’organismo, bruciando energia vitale.
Tutte le persone con artrite non sopportano bene lo zucchero, a causa di una debolezza metabolica.
Fondamentale è abituarsi a mangiare secondo le corrette combinazioni alimentari, quindi evitando per esempio amidi con zuccheri (dolci) e mangiando nelle corrette sequenze alimentari, cioè partendo sempre con il cibo crudo e terminando con quello cotto.
La masticazione gioca un ruolo centrale in tutte le malattie, perché la prima importantissima digestione avviene nel laboratorio alchemico del corpo: la bocca. Questo è tanto più veritiero e importante quanto più mastichiamo i carboidrati (cereali, patate, ecc.) infatti la Natura non a caso ha messo l’enzima per la digestione degli amidi (amilasi detta ptialina) nella saliva della bocca!
Altro importante suggerimento è quello di bere lontano dai pasti: mezz’ora prima e almeno 3 ore dopo, il tutto per non indebolire e prolungare i processi digestivi diluendo i succhi gastrici.
La cura del limone è basilare per fluidificare, sgrassare e disinfettare sia il sangue che le articolazioni nutrite da esso.
Per concludere, la regola principale nell’artrite e in tutte le malattie è la seguente: quando la qualità del cibo introdotto nel corpo è di qualità migliore rispetto ai tessuti che compongono il corpo stesso, allora l’organismo comincerà a scartare il basso grado di materiali in modo da costruirne dei nuovi e più sani.
Questo è il modo di lavorare della Natura.
Siamo esseri spirituali complessi, cioè costituti da un corpo fisco, un’anima e uno spirito.
L’alimentazione è essenzialmente della parte materiale ma non è l’unica strada.
Secondo una visione più sottile, la persona che soffre di artrite ha tendenzialmente una natura determinata ed ostinata. Spesso ha anche una mente e dei pensieri inflessibili, rigidi, esattamente come la rigidità che manifestano le giunture. Questa rigidità è anche spesso combinata con una facile irritabilità (che può essere indotta da dolori e fastidi articolari) che sfocia nell’esaurimento delle energie vitali, oltre ad essere una condizione pro infiammatoria.
Pertanto, se si vuole sfruttare l’occasione per autoeducarsi e crescere dal punto di vista evolutivo e spirituale, potrebbe essere utile andare a lavorare anche nella comprensione di questa eventuale rigidità mentale e/o comportamentale…
“Alcuni anni fa c’era virtualmente una sola causa di malattia: il modo di vivere insano della gente. Ora ci sono due cause, e la peggiore consiste nei moderni sforzi medico-scientifici di prevenzione e cura” - dottor Ulric Williams
Per maggiori informazioni: “Artrite: soluzione naturale”, dottor Herbert Shelton, ed. Manca, e “La Tossiemia: causa primaria di malattia”, dottor J.H. Tilden, ed. Manca
Tratto da: "Effervescienza", inserto nr.77 della rivista Biolcalenda di luglio-agosto 2015
L’alimentazione è essenzialmente della parte materiale ma non è l’unica strada.
Secondo una visione più sottile, la persona che soffre di artrite ha tendenzialmente una natura determinata ed ostinata. Spesso ha anche una mente e dei pensieri inflessibili, rigidi, esattamente come la rigidità che manifestano le giunture. Questa rigidità è anche spesso combinata con una facile irritabilità (che può essere indotta da dolori e fastidi articolari) che sfocia nell’esaurimento delle energie vitali, oltre ad essere una condizione pro infiammatoria.
Pertanto, se si vuole sfruttare l’occasione per autoeducarsi e crescere dal punto di vista evolutivo e spirituale, potrebbe essere utile andare a lavorare anche nella comprensione di questa eventuale rigidità mentale e/o comportamentale…
“Alcuni anni fa c’era virtualmente una sola causa di malattia: il modo di vivere insano della gente. Ora ci sono due cause, e la peggiore consiste nei moderni sforzi medico-scientifici di prevenzione e cura” - dottor Ulric Williams
Per maggiori informazioni: “Artrite: soluzione naturale”, dottor Herbert Shelton, ed. Manca, e “La Tossiemia: causa primaria di malattia”, dottor J.H. Tilden, ed. Manca
Tratto da: "Effervescienza", inserto nr.77 della rivista Biolcalenda di luglio-agosto 2015
Fonte: www.laspeziaconsapevole.it
LA CURA ESISTE
RispondiEliminaPare che gli igienisti al pare di molti altri non sanno che la cura per tali patologie esiste da decenni è il BORACE.
E' stata scoperta decenni fa da un australiano, in poco tempo sistema tali patologie non importa la gravità, ingenuamente ha segnalato la cura alle case farmaceutiche e subito il borace è diventato un veleno, ma guarda un po', benchè è 100 volte meno tossico del sale da cucina.
L'artrite è legata alla carenza di borace, i paesi come Israele con molto borace nel terreno hanno livelli molto bassi di artrite, a salire fino alla Giamaica in cui zoppicano anche i cani.
INFORMAZIONI SUL BORACE
Definitivo per: l'artrite, osteoporosi, l'artrite reumatoide, artrite giovanile, spondilite anchilosante, gotta, contrazioni muscolari e rigidità, malattia degenerativa delle articolazioni, deboli cartilagini articolari e molto altro.
Il boro è un minerale attivatore. Aiuta a attivare molte funzioni all'interno del corpo. Il Boro è uno dei principali minerali usati nel processo di costruzione dell'osso.
Il Boro è essenziale per mantenere i corretti livelli di calcio, magnesio e fosforo nel corpo. Il Boro aiuta a regolare gli ormoni, in particolare gli estrogeni e testosterone. Il Boro aiuta anche a mantenere la regolare funzione del cervello e la memoria.
LA CARENZA
di boro porta le pareti cellulari a diventare molto deboli e fragili, rendendole incapaci di trasferire correttamente le sostanze nutritive al loro interno. Il corpo dipende dal Boro per eseguire la maggior parte delle sue funzioni.
ALCUNI SINTOMI DI CARENZA
l'artrite, osteoporosi, sindrome del tunnel carpale, malattia degenerativa delle articolazioni, squilibri ormonali, perdita della libido, perdita di memoria, dolore muscolare, osteoporosi, problema alle gengive, deboli cartilagini articolari. La carenza di boro provoca una notevole perdita di calcio e magnesio con l'urina.
I fertilizzanti chimici inibiscono l'assorbimento del Boro dal suolo. Una mela biologica coltivata in un terreno ricco di boro può avere 20 mg di Boro, ma se coltivate con fertilizzanti può avere solo 1 mg di boro. L'assunzione media di boro nei paesi sviluppati è solo 1-2 mg di boro al giorno.
Gianni
Vengo invitato a parlare a convegni igienisti, di conseguenza conosco assai bene la tematica.
RispondiEliminaGianni
Io personalmente,se può essere di aiuto,ho sofferto di artrite reumatoide e senza bisogno del Boro mi sono affidato alla Medicina Cinese e in maniera specifica alla cosiddetta Elettrostimolazione che si ispira ai principi cardine dell*antica Agopuntura e ho risolto il problema e mi risulta che molte altre persone,usando la stessa Terapia,hanno ottenuto lo stesso beneficio.Emilio
RispondiEliminaCiao Gianni, mia moglie ha problemi seri di perdita ossea: dove si compra il borace, quando assumerlo e in che dose giornaliera? quali sono le eventuali controindicazioni?
RispondiEliminaGrazie
Giuseppe io il borace lo prendo da anni così come altre persone.
EliminaLo trovi ordinandolo in farmacia con il nome di sodio tetraborato deidrato o semplicemente sodio borato, costa 11 euro un etto o 22 euro un chilo.
Curativo se ne usa un quarto di cucchiaino in un litro di acqua meno per mantenimento.
Un articolo molto ben fatto in PDF " La cospirazione del borace" lo trovi qui
https://www.giuseppelimido.com/wp-content/uploads/2013/10/La-cospirazione-del-borace_-Nexus-N%C2%B099.pdf
Un artocolo breve sull'artrite e borace con istruzioni.
https://earthclinic.com/remedies/borax/arthritis/
Gianni
Ciao Gianni, puoi indicarmi l'indirizzo dove poterlo ordinare? Grazie.
EliminaGiuseppe io lo ordino nella farmacia del paese e non ci sono problemi.
EliminaNel caso hai problemi te lo posso prendere io e poi te lo spedisco.
Nel caso ti do un indirizzo mail secondario in cui ci contatteremo personalmente.
Gianni
Mi basterebbe il nome dell'azienda che lo distribuisce; la mia farmacia può fornirmi solo bustine di Borace da 30gr.
EliminaGiuseppe proprio adesso ho visto che lo puoi comperare dalla macrolibrarsi
Eliminahttps://www.macrolibrarsi.it/prodotti/__borace-in-polvere-1-kg.php
Se lo userai poi fai sapere i risultati.
Gianni
Certo che ti farò sapere, anche se le informazioni parlano solo di usi esterni, ma i pdf che mi hai indicato parlano d'altro: provare per credere!
EliminaGrazie
Ragazzi, ve lo dico così, tanto per: la mia unica concessione alla pubblicità nel blog sono gli annunci di macrolibrarsi. Sappiate che se entrate da uno dei link ai libri che metto sulla sinistra, qualsiasi cosa voi cerchiate e comprate dopo mi fate guadagnare il 10% della vendita! Lo so, non è molto, riesco a rimediare qualche centinaia di euri all'anno, ma se entrate tramite il blog io comunque ci guadagno qualcosa ;)
EliminaGrazie!
A saperlo prima! Di Macrolibrarsi sono cliente di vecchia data...
EliminaVitamina D a iosa e K2!Lascia perdere il borace dai retta...
RispondiEliminaTi ringrazio Stefano, Questo lo faccio già, ma i risultati sono scarsi...
RispondiEliminaStai al sole con queste belle giornate e così fai il pieno di vitamina D! Il borace é roba da Wanna Marchi... le piccole quantitá assunte (perchè é tossico) non sono sufficienti a dare benefici.
RispondiEliminaAl sole ci sta quasi sempre, quando c'è, ma, ripeto, i risultati non si vedono...comunque grazie anche a te Atunis.
RispondiEliminaGiuseppe in ogni cosa l'iformazione fa la differenza.
EliminaInformati e poi decidi. L'informazione indipendente va considerata.
Ti faccio due esempi significativi di cosa diceva la medicina.
Le uova demonizzate per decenni ora fanno bene, la ricerca alla base è stato provato essere insignificante.
L'olio di cocco idem, ora è il più salutare, la ricerca in questo caso era stata fatta con l'olio sbagliato.
La chemio
Recentemente si vantano successi del dal 50 al 90%, quello che non si dice è che molte ricerche in tutto il mondo hanno provato con dati verificabili e riproducibili che è efficace solo nel 2% dei casi.
Gianni
Eh si, caro Gianni, la chemio è efficace ma solo per Big Pharma!
EliminaMa la Coscienza non sta solo a guardare...
Almeno a qualcosa serve, grandi affari, grandi ricchezze e poi lasciano tutto qui e non si portano dall'altra parte nulla.
EliminaTi segnalo un altro interessate articolo sul borace basato su ricerche.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1566627/pdf/envhper00403-0084.pdf
Gianni
Condroitina, glucosamina, artiglio del diavolo etc danno sicuramente dei risultati (secondo alcuni amici miei che ne soffrono e che hanno persino abbandonato il cortisone e altre schifezze del genere) ma bisogna comprarli all'estero, in Belgio ad esempio, perché in Italia il dosaggio è insufficiente ..
RispondiEliminaQuanto sarebbe il dosaggio giusto della glucosamina e della condroitina?
EliminaAvevo qualche info in più salvata sul mio pc ma ora è dal tecnico. Dovrò chiedere a uno dei miei amici che assume l'integratore (non voglio dire stupidaggini), magari ritrovo anche quella marca belga. :)
EliminaMa è un po' come per l'acido ascorbico, la dose "raccomandata" non dovrebbe superare 1 g al giorno, ma in realtà si può assumere anche 5 o 6 grammi senza problemi, c'è chi ne prende anche molto di più.
(ci sono diversi articoli su Linus Pauling, Irvin Stone e comunque la vitamina C in generale nel blog, in quel caso ricordo che in qualcuno i dosaggi sono indicati invece)
Io non supero i 3 o 4 grammi al giorno (con magnesio carbonato e bicarbonato di potassio, a periodi anche vitamina D) ma non sempre mi ricordo di prenderla ..
A proposito della vitamina C
EliminaNei mesi scorsi l'ospedale di Siena ha fatto una ricerca che dimostra l'efficacia della vitamina C comtro i tumori, proprio come dicono innumerevoli altre fonti.
Qualcuno ne ha sentito parlare? non risulta che i media hanno dato l'informazione
Gianni
Il protocollo Pantellini consiglia da tempo l'ascorbato di potassio (acido ascorbico, cioè vitamina C + bicarbonato di potassio) nel trattamento dei tumori .. :)
Eliminahttps://crepanelmuro.blogspot.com/2014/07/chi-ha-paura-del-bicarbonato-di-potassio.html
Ti metto qualche altro link:
Eliminahttps://crepanelmuro.blogspot.com/2016/11/linus-pauling-lultima-intervista-del.html
https://crepanelmuro.blogspot.com/2016/02/homo-sapiens-ascorbicus-un-robusto.html
..ma nel blog ce ne sono parecchi sul tema, se vuoi c'è il motore di ricerca interno :)
E qui ci sono anche i dosaggi (acido ascorbico, magnesio carbonato, bicarbonato di sodio), alla fine dell'articolo. Io, a periodi, alterno il bicarbonato di sodio con il bicarbonato di potassio. :)
Eliminahttps://crepanelmuro.blogspot.com/2016/02/homo-sapiens-ascorbicus-un-robusto.html
Prima dell universita' di Siena ne hanno parlato in 25000 circa come altri dicono che un eccesso si antiossidanti soprattutto vita A ed E ma anche C e B12(per altri motivi)potrebbero favorirli...quindi chissa'...
RispondiEliminaCatherine se lo ritrovi (se sono fonti quantomeno appena attendibili :-).) fammi sapere che mi interessa,grazie
RispondiEliminaI dosaggi(con eventuale studio di riferimento)intendo,della marca non ho bisogno 🙂
RispondiEliminaGuarda Stefano, non ho ancora potuto verificare i dosaggi in quanto sono sempre limitata senza il mio pc ma il prodotto di cui parlavo è Finitro (credo svizzero, non belga ;) ) che contiene le solite cose, MSM, collageni, acido iarulonico, boswellia etc (ma niente bava di lumaca che invece altri prodotti contengono), magari riesci tu intanto a trovare ulteriori informazioni :)
EliminaGrazie per la disponibilita'!non prendero' quel prodotto perché diffido del magnesio sterrato e soprattutto il diossido di silicio ma ho preso spunto per i dosaggi della glucosamina Condroitina 😉
RispondiElimina