giovedì 31 dicembre 2020

La scienza dello spirito - superare le contraddizioni esteriori

di Massimo Scaligero

La realtà è sempre una contraddizione in divenire continuo e si evolve nella realizzazione della tesi-antitesi-sintesi e non può essere spiegata da una logica astratta che fissa una volta per tutte il bene e il male, il bello e il brutto, la verità e la menzogna; essendo la realtà una contraddizione in evoluzione anche gli esercizi contengono delle contraddizioni da superare.

1) Il pensiero obiettivo trasforma la distrazione in sicurezza e deve superare le contraddizioni delle fissazioni.
2) L’azione libera trasforma la mancanza di volontà in attività e deve superare le contraddizioni dell’attivismo.
3) L’equanimità trasforma i complessi in calma interiore e deve superare le contraddizioni dell’insensibilità.
4) La positività trasforma gli schemi mentali in nuove amicizie e deve risolvere le contraddizioni dell’ipocrisia.
5) La spregiudicatezza trasforma l’attaccamento al passato in ricettività e deve superare le contraddizioni dell’illogicità.
6) L’osservazione esatta trasforma il non ricordare in memoria e deve risolvere le contraddizioni dell’attaccamento al passato.
7) La percezione degli archetipi trasforma l’astratta dialettica in creatività e deve superare le contraddizioni della fantasticheria.
8) L’equilibrio interiore trasforma la scontentezza in armonia e deve superare le contraddizioni interiori prima di poter agire sulla realtà esteriore...

mercoledì 30 dicembre 2020

METAGENEALOGIA - La famiglia: un tesoro e un tranello

di Silvana Beccaria

Che cos'è la metagenealogia? Perché non parlare piuttosto di psicogenealogia? 
Il vocabolo pare sia stato coniato da Alejandro Jodorowsky all'inizio degli anni ottanta. In seguito si è usato sempre meno, in quanto si applicava alle più svariate pratiche che hanno snaturato il significato stesso della parola. 

Alcune di queste attività erano legate alla psicologia vera e propria, altre allo spiritismo meno verificabile. Ma tutti questi approcci avevano un punto in comune, in quanto derivanti da una consapevolezza emersa fin dall'inizio dell'era della psicoanalisi: l'influenza della famiglia sull'individuo. 

L'interesse degli psicoterapeuti e della gente comune per l'albero genealogico ha continuato a crescere dopo gli anni settanta, epoca in cui gli psicoanalisti hanno affrontato la questione dei legami transgenerazionali. 

L'Occidente sta scoprendo oggi qualcosa che molte altre culture affermano già da tempo sotto forme religiose, magiche o sciamaniche: l'inconscio familiare interagisce con l'inconscio personale, nel bene e nel male ...

martedì 29 dicembre 2020

Siamo tutti mosche nel fango: ma alcuni ci stanno bene, altri lottano per uscirne

di Francesco Lamendola

Una retta visione delle cose dovrebbe insegnarci modestia e senso del limite, e una veritiera percezione del nostro basso livello di evoluzione spirituale: perché, al di là dei gingilli tecnologici che sforniamo ormai a getto continuo, frutto di un Logos puramente strumentale e calcolante, quanto a consapevolezza ed interiorità, siamo tutti, più o meno, paragonabili a delle mosche che si posano incessantemente su una distesa di fango (per non dire di una sostanza ancor più sgradevole e maleodorante).

Le nostre passioni egoiche e disordinate; il nostro eterno istinto di sopraffazione nei confronti del prossimo; la nostra incoercibile brama di possesso e di dominio, ci attirano inesorabilmente verso il basso. 

Siamo uomini per modo di dire, se uomo è colui che realizza pienamente l'essenza propria della natura umana: ragionevolezza, coscienza di sé, ansia di verità, di bellezza e di giustizia, aspirazione verso la dimensione dell'assoluto e dell'eterno.

Tuttavia, non tutte le mosche umane sono eguali l'una all'altra; non tutte giacciono al medesimo livello spirituale, anche se condividono il destino comune di volare in basso, verso il peggio, e di essere immerse in una atmosfera pesante, satura di cattivi umori ..

lunedì 28 dicembre 2020

La storia celata: la piramide di Nizza (Francia)

 
L'antica storia d'Europa rappresenta le radici dei suoi popoli. Tuttavia sembra che sia sistematicamente dimenticata a favore della cultura romano-cristiana. Il caso emblematico della piramide di Nizza in Francia, distrutta come altri monumenti evidentemente "scomodi" del passato europeo.

di Giancarlo Barbadoro

La storia insegnata sui banchi di scuola e proposta dai media mostra la civiltà Egizia come la cultura più antica che si sia affacciata sul Mediterraneo.

Il luogo comune dell'immaginario collettivo è categorico. Contempla Faraoni vestiti di sontuosi abiti dorati e templi magnifici che si ergono con la loro storia sul suolo nordafricano, mentre si intravedono orde di barbari rivestiti di pelli popolare il continente europeo.
Sempre secondo questo luogo comune spettò, molti secoli più tardi, all'Impero romano creare una vera forma di civiltà in Europa ed espanderla in tutti i paesi limitrofi. Fu poi la rivoluzione cristiana a passare il testimone dall'Impero a Costantino che avrebbe gettato le basi della civiltà occidentale e purtroppo anche delle sue sanguinose colonizzazioni, ispirate alla Discovery Doctrine promulgata della Chiesa del '400.

Oggi non si parla dell'antica storia dei Nativi europei che rappresentano le effettive radici dell'attuale Europa. Tutt'al più si celebrano miti del grande Nord, senza più la chiave di interpretazione, e si studia "en passant" la storia recente dei Gallo-romani, la cui presenza nella storia e nelle tradizioni popolari dei popoli nordici è inequivocabile e non può essere estinta con un colpo di penna ...

domenica 27 dicembre 2020

La paura altera il DNA?

L'uomo, con le sue paure, si è già auto-manipolato geneticamente.

La vera manipolazione genetica nell’uomo è attuata da paure e timori protratti nel tempo. La paura di vivere o di morire, la paura di non avere soldi per vivere, la paura verso Dio o il cosiddetto "Timor di Dio", la paura della “punizione” la paura di non essere in grado di affrontare la vita, la paura di essere traditi, la paura che non dà più la forza di amare, di avere fiducia... la paura di perdere qualcosa o qualcuno, ogni tipo di timore e di paura, se continuati nel tempo, vanno a modificare geneticamente il DNA dopo aver squilibrato le ghiandole endocrine e, di conseguenza, l'intero sistema ormonale generando così tutte le patologie, tutte le malattie.

Che cos'è la paura?

Essa, in ultima analisi, non è nient'altro che ASSENZA DI VERO AMORE. 
E il Vero Amore non è nient'altro che ASSENZA DI OGNI PAURA. 

Tutti avrete constatato che, quando siete in preda a timori e paure, siete bloccati, non siete capaci di aver fiducia, di amare, di fare qualcosa e, se la fate, agite per timore e non per amore.
Infatti l’uomo agisce solo per due motivi: per amore o per paura. 

Si deve solo decidere se vivere (e morire) nel vero Amore o nella paura. Paure e timori vi rendono falsi, ciechi, sciocchi, insensibili, dogmatici, e non vi fanno vedere obbiettivamente come stanno veramente le cose, non vi fanno vivere bene, in pace e in amore. Inoltre tutte queste paure fanno vivere l'uomo nei compromessi che disarmonizzano e distruggono, fanno assecondare sistemi politici corrotti, fanno commettere un'infinità di errori, di crimini contro l'uomo e l'intera umanità...

I molti Sé

 
Il nostro vivere e il nostro sapere si basano per lo più su norme e precetti silenziosamente accettati. 

Sostanzialmente, viviamo una vita assimilando delle credenze che non sono scaturite da nessun nostro pensiero, da nessuna nostra esperienza diretta, ma che ci vengono ripetutamente imposte dalla società, dalla famiglia, dalla scuola, dal contesto mediatico. 

Ci comportiamo similmente ad un animale domestico che non si ribella al guinzaglio poiché è una pratica che sperimenta da sempre e che pertanto considera naturale. Tutto avviene solo per cieca fede, così accettiamo che qualcun altro pensi per noi, che ci dia una direzione e una certa impostazione e, in qualsiasi ambito, una condizione diviene per noi effettiva proprio perché consensuale.

“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità” (Joseph Goebbels)

Per effetto di questo pragmatismo intellettuale, persiste nel pensiero occidentale un’ideologia che proverebbe la presenza dell’uomo a prescindere da un Creatore, da un “sommo progettista”, che ha organizzato tutta la vita nell’universo ma, analizzando la questione con lucida attenzione, è possibile comprendere che, nonostante un simile modello possa sembrare attendibile e per certi aspetti conveniente, restano comunque degli interrogativi esistenziali che la sola scienza non riesce ancora a soddisfare...

sabato 26 dicembre 2020

C'è una crepa in ogni cosa, è da lì che entra la luce

 
C’è una crepa in ogni cosa, è così che entra la luce. 

Leonard Cohen
- frammento di Anthem  da The Future, 1992 -

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Tra le auto-contraddizioni che si moltiplicano causate dall’incompatibilità delle nostre percezioni della realtà stessa, le crisi ad ogni livello (economico, geopolitico, spirituale) stanno diventando troppo brutte e dolorose per essere ignorate. 

Alcune delle domande più urgenti che vengono ora sollevate dai cittadini pensanti che assistono al disfacimento dei loro mondi includono:

- Perché così tante persone altamente istruite sono disposte a rinunciare al loro potere innato di pensare per lasciarsi guidare da esperti oscuri che dicono loro cosa è vero e come comportarsi?

- Perché così tanti nostri concittadini sono così disposti a rinunciare ai loro diritti e alle loro libertà per proteggersi da minacce invisibili come i virus con un tasso di sopravvivenza del 99,9%? ...

venerdì 25 dicembre 2020

I negatori del male e la condizione umana

“L’ambiguità del reale è siffatta che il Bene stesso può generare il Male.” 
- F. Schelling -

E’ estenuante il dibattito con gli assertori della “verità”: estenuante ed inutile. Ora, mi chiedo come sia possibile essere sicuri di possedere verità ontologiche (non empiriche) per dispensarle ai profani. Come spesso avviene, la pietra d’inciampo è il problema del male.

I dogmatici, per avere ragione in modo definitivo, invece di ricorrere ai funambolismi dei teologi, che tentano di spiegare il mysterium iniquitatis, scivolando in conclusioni più insanabili delle già antinomiche premesse, negano il male tout court. E’ uno stratagemma molto efficace, ma pur sempre uno stratagemma.

Se si obietta che resta comunque una dose di male che pare assurdo, inesplicabile, i negatori ti rispondono, con Leibniz e Pangloss che “tutto è perfetto così com’è”. “Viviamo nel migliore dei mondi possibili”. Tali asserzioni sono postulati che non abbisognano di alcuna dimostrazione. Il male è solo il frutto di una visione limitata e soggettiva.
Sarà... Se si propone l’esempio di un bambino ucciso, dopo essere stato seviziato magari per anni, coloro replicano nel modo seguente: in primo luogo quel bambino ha deciso di nascere per maturare un’istruttiva esperienza che prevedeva la sua morte dopo una lunga tortura.

Inoltre essi affermano che il male incarnato in tale vissuto è del tutto illusorio, più inconsistente di un’ombra ...

giovedì 24 dicembre 2020

Il Pianeta delle Scimmie - Il romanzo

 
Il romanzo Il pianeta delle scimmie (La Planète des singes), in Italia conosciuto anche col titolo Viaggio a Soror, uscì nel 1963 scritto dal francese Pierre Boulle

L’autore era alla prima esperienza con la fantascienza ma godeva già di fama soprattutto per il romanzo Il ponte sul fiume Kwai (Le Pont de la Rivière Kwai, 1952) da cui nel 1957 fu tratto un famoso film diretto da David Lean.

La trama, come vedremo, è abbastanza diversa dalla riduzione su schermo nel film che Franklin J. Schaffner girò nel 1968.

Nel prologo, una coppia di viaggiatori spaziali rinviene nello spazio una bottiglia alla deriva contenente un manoscritto. 

Nel manoscritto l’io narrante è Ulisse Mérou, un giornalista francese del XXVI secolo che, insieme all’equipaggio di un’astronave scientifica, raggiunge il pianeta Soror (sorella), nel sistema di Betelgeuse. 

Sul pianeta trovano una società dominata da scimmie antropomorfe che parlano una loro lingua e possiedono tecnologia avanzata con automobili, aerei e città simili a quelle della Terra. L’essere umano è invece ridotto allo stato selvaggio, poco più che un animale da cacciare o da utilizzare come cavia per esperimenti scientifici e medici ...

mercoledì 23 dicembre 2020

Nan Madol, un mistero da superuomini ?

di Fabrizio Fattori

Ancora oggi la ricerca archeologica ed antropologica si interroga su alcune ciclopiche costruzioni realizzate con tecnologie primitive da uomini di antiche civiltà. 

Ma non solo le piramidi o Stonehenge o le mura megalitiche precolombiane hanno da sempre catturato l’attenzione dei ricercatori.

Esiste una città santa, semisommersa, sul margine sud orientale di un isola della Micronesia Occidentale (Temwen al largo di Pohnpei - arcipelago delle Caroline) che presenta tutte le caratteristiche per alimentare l’affascinante mistero. Possenti piattaforme poggiate direttamente sulla barriera corallina creano la base per un insieme architettonico gravante su decine di isolotti collegati da canali. Il materiale da costruzione è costituito da basalto colonnare dalla tipica forma esagonale od ottagonale dovuta ai processi di raffreddamento di lontane eruzioni vulcaniche, in grande disponibilità nell’isola maggiore.

Strati sovrapposti di questo ideale materiale edificano mura ed ogni altra costruzione, per un totale di migliaia di tonnellate di pietra movimentate, i cui singoli blocchi arrivano a pesare molte decine di tonnellate. Questa misteriosa realtà, come altre similari, ha solo trovato ipotesi di spiegazione e ancora oggi si alimenta del mito legato ai suoi fondatori, i fratelli Olisihpa e Olosohpa capaci di far levitare le pietre con l’aiuto di un essere sovrannaturale ...

martedì 22 dicembre 2020

Cosa c’è di sbagliato nella nostra cultura

 
di Alan Watts

(Trascrizione del video sottostante)

Com’è che ...sembra che noi non riusciamo ad adattarci all’ambiente senza distruggerlo? Com'è che, in qualche modo, questa cultura rappresenta soltanto la legge della diminuzione del guadagno, 
che il nostro successo è un fallimento? 

Che stiamo costruendo, in altre parole, un’enorme civiltà tecnologica, che sembra promettere il realizzarsi di ogni desiderio semplicemente toccando un pulsante. Eppure, come nelle favole, quando i desideri sono finalmente materializzati, sono come l’oro delle fate, non sono per nulla reali.
In altre parole, moti dei nostri prodotti, le macchine, le nostre case, i nostri vestiti, il nostro cibo, sembra come fosse la creazione instantanea di un puro pensiero. Vale a dire che è completamente inconsistente, totalmente privo di quello che un sommelier chiamerebbe "corpo". 

E sotto moltissimi altri aspetti, le ricchezze che noi produciamo sono effimere. 
E come risultato di ciò siamo frustrati, siamo terribilmente frustrati. Riteniamo che l’unica cosa da fare è andare avanti e ottenere sempre di più. 
E, come risultato di ciò, tutto il paesaggio inizia ad assomigliare come la cameretta di un bambino viziato, che ha troppi giocattoli di cui si è annoiato, quindi li getta via alla stessa velocità con la quale li ottiene, giocandoci solo per qualche minuto ...

lunedì 21 dicembre 2020

Matest Agrest, il matematico russo alle origini della paleoastronautica

Il 20 settembre 2005 moriva, ormai novantenne, il matematico ed etnologo russo Matest Agrest Mendelevitch, conosciuto per il suo contributo alla teoria delle funzioni cilindriche incomplete e ancor di più per l’ipotesi di paleocontatto espressa in tempi davvero non sospetti. 

Infatti, al pari dell’archeologo francese Henri Lhote (che individuò i dipinti e le incisioni del Tassili in Algeria), Agrest deve essere ricordato per essere stato tra i primi scienziati a divulgare la tanto discussa teoria degli antichi astronauti

Insomma, almeno un decennio prima che identiche ipotesi fossero poi riprese, sviluppate e strumentalizzate anche da scrittori senza scrupoli. Qualcuno di voi ricorderà che il nome di questo sconosciuto Agrest compariva nei lavori di Peter Kolosimo ma non tutti conoscono la vita di quest’accademico. Vale la pena porre rimedio, anche se in forte ritardo.

Lo scienziato rabbino 

Nato da famiglia ebraica il 20 luglio 1915 a Mogilev, nel villaggio di Knyazhitsy, in Bielorussia, nel 1929 divenne rabbino e, mentre lavorava in fabbrica, riuscì a frequentare la scuola secondaria, diplomandosi cinque anni dopo. 
S’iscrisse poi alla facoltà di matematica e meccanica dell’Università di Leningrado. Laureatosi, entrò nella Graduate School of Astronomical Institute di Mosca, dipartimento di meccanica celeste. 
Qui incontrò e face amicizia con l’astrofisico Joseph V. Sklovskij, membro dell’Accademia delle Scienze. In questo frangente Agrest studiò le caratteristiche meccaniche del movimento degli anelli di Saturno ...

domenica 20 dicembre 2020

Archetipi

Gli archetipi sono molto semplici, ma noi ci ostiniamo a crederli complicatissimi: confondiamo gli archetipi con gli aggregati di milioni di archetipi. Confondiamo i mattoni con le case...

La caratteristica fondamentale: sono fatti di pensiero, sono eterni, perfetti,  costituiscono il legame fra la materia e lo spirito, fra il corpo e il pensiero...

Gesù nel vangelo di Tommaso, ci dice:

- Vi stupirete quando vedrete a chi assomigliate, ma mille e mille volte più grande sarà il vostro stupore quando scoprirete gli Archetipi che esistono da sempre e non nascono e mai muoiono e non si fanno vedere. Per conoscerli bisogna non essere divisi. Chi li conosce entra nel Regno e si libera dalle morti. Li conosce colui che sa rendere uguali l'interno e l'esterno, il sopra e il sotto; li conosce colui che non resta solo maschio ma che si completa con la sua parte mancante femminile; li conosce colei che non resta solo femmina ma si completa con la sua parte maschile mancante. E sapete perchè? Perché l'unità di piede è piede, ma l'unità di occhio sono due occhi e l'unità di essere umano è la coppia. Chi ha orecchi per intendere intenda. -

In tutte le lingue a suoni uguali corrispondono lettere simili graficamente...
Gran parte delle lingue usate oggi nel mondo hanno perso il suono degli archetipi. Una parola declinata perde il suono originario, non evoca più magicamente la realtà. Non funge più da "apriti sesamo". Insomma oggi non c'è più, come nelle lingue antichissime come nell'accadico per esempio, la corrispondenza precisa fra parola e cosa, tra parola e pensiero, tra parola e colore ...

sabato 19 dicembre 2020

Philip K. Dick e l'Impero Segreto

"Quando credo, sono pazzo. Quando non credo,
soffro di depressione psicotica."
Philip K. Dick


di S. Critchley

Philip K. Dick è probabilmente lo scrittore di fantascienza più importante degli ultimi 50 anni. Nella sua breve e folgorante carriera scrisse 121 racconti e 45 romanzi. Le sue opere riscossero un ottimo successo quando era ancora in vita, tuttavia fu dopo la sua scomparsa - nel 1982 - che la fama di Dick crebbe in misura esponenziale.

Molti avranno conosciuto il suo lavoro grazie ad una serie di fortunati adattamenti cinematografici come Blade Runner (tratto dal racconto Do Androids Dream of Electric Sheeps?), Total Recall, Minority Report, A Scanner Darkly e il più recente The Adjustment Bureau. Alcuni potrebbero considerarlo un comune narratore. Ma sbaglierebbero.

Con il passare degli anni la vita di Dick ha infatti assunto i connotati di una leggenda, condita da innumerevoli aneddoti di follia ed allucinazioni dovute ai suoi stati alterati di coscienza. 

Alcuni ritengono quest'aura leggendaria del tutto avulsa dalla brillantezza letteraria di Dick. Jonathan Lethem scrive - a mio parere giustamente - "Dick non fu una leggenda e non era pazzo. Visse tra noi e fu un genio." 
Eppure la vita privata di Dick continua ad influenzare sensibilmente qualsiasi valutazione del suo lavoro...

venerdì 18 dicembre 2020

Razza di deficienti!

 
Racconto breve di Isaac Asimov
(Silly Asses - 1958)

Naron, dell’antichissima razza di Rigel, era il quarto della sua razza a tenere i registri di tutte le galassie. Aveva il libro grande, con l’elenco delle moltissime razze di tutte le galassie che avevano sviluppato una forma d’intelligenza, e quello, notevolmente più piccolo, nel quale erano registrate tutte le razze che, raggiungendo la maturità, venivano giudicate adatte a far parte della Federazione delle Galassie.

Nel registro grande erano stati cancellati molti nomi: erano i nomi di popoli che, per una ragione o per l’altra, per sfortuna o incapacità erano scomparsi. Sfortuna, difetti biofisici o biochimici, squilibri sociali avevano preteso il loro pedaggio. In compenso, nessun nome era stato cancellato dal libro piccolo.

Naron, grande e incredibilmente vecchio, guardò il messaggero che si stava avvicinando.
“Naron! Immenso e Unico!” disse il messaggero.

“Va bene, va bene, cosa c’è? Lascia perdere il cerimoniale.” Rispose Naron facendo fretta come fosse un po’ infastidito

“Un altro insieme di organismi ha raggiunto la maturità.” disse il messaggero ...

giovedì 17 dicembre 2020

Il mistero dell'uomo di Taured

 
Uno dei misteri mai svelati dell'epoca moderna

Una storia misteriosa che continua ad essere un rompicapo per molte persone sul pianeta, perché i fatti reali per come accaduti non sono mai stati chiariti definitivamente a causa della mancanza di una testimonianza ufficiale da parte dei protagonisti di questa vicenda.

Tutto inizia all’aeroporto Internazionale di Tokyo, in Giappone, un paese e un popolo che già di per sé non è incline a sbilanciarsi, specialmente su fatti bizzarri e misteriosi.

Tuttavia, proprio questa omertà ha lasciato cadere la questione dell’uomo di Taured nel più profondo alone di mistero che le cronache moderne ricordino.

In una giornata apparentemente normale di un’estate particolarmente torrida del 1954, all’Haneda Internatinal Airport tutto si svolgeva con regolarità fino a quando un aeromobile proveniente dal continente europeo fece le classiche manovre di scalo. Proprio su questo velivolo viaggiava un passeggero fuori dal comune ...

mercoledì 16 dicembre 2020

Iperspazio e universi interconnessi, la fisica spiegata in modo semplice

Che cos'è l'iper-spazio? 
Una delle ultime teorie della fisica spiegata in modo semplice: dai cunicoli spazio-temporali agli universi iperconnessi, è tutto collegato? 

Estratto dal libro Iperspazio di Michio Kaku

La teoria dell’iperspazio ha risollevato un vecchio interrogativo, e cioè se tale teoria possa essere impiegata per compiere viaggi attraverso lo spazio-tempo.

Per meglio analizzare tale concetto, proviamo a immaginare che una specie di minuscoli platelminti viva sulla superficie di una grossa mela. 

Ovviamente questi vermetti sono più che certi che il loro pianeta, che chiameremo “Mondomela”, sia piatto e bidimensionale, proprio come loro. Ma c’è però uno di questi esserini, di nome Colombo, che è ossessionato dall’idea che il Mondomela sia in qualche modo limitato e curvo in virtù di una ipotetica terza dimensione. 

Giunge così a formulare l’idea che esistano due nuove parole, alto e basso, e se ne serve per descrivere il movimento di quella, altrimenti invisibile, terza dimensione. I suoi amici pensano semplicemente che sia ammattito, perché l’idea che Mondomela possa essere curvato da qualcosa che non può neppure essere visto è davvero bizzarra ... 

martedì 15 dicembre 2020

Nel silenzio generale, l’acqua è stata quotata in borsa per la prima volta nella storia (e potrà essere oggetto di speculazione)

 
L’acqua è oro e ora non è solo un modo di dire: il bene più prezioso potrà essere oggetto di speculazione finanziaria. 

Come preannunciato a settembre, infatti, l’acqua è quotata in borsa e dunque il suo prezzo oscillerà come accade alle materie prime come appunto l’oro.
E così, mentre in Italia votiamo perché l’acqua resti un bene pubblico, nel mondo si pensa a quotarla in borsa.

Lo riferisce il CME Group che ha tracciato le prime previsioni di mercato basate sul Nasdaq Veles California Water Index

Una notizia che avremmo voluto vedere in prima pagina su tutti i giornali, e di cui invece i media stanno parlando fin troppo poco, considerando la sua gravità per l’umanità tutta.

L’acqua scarseggia: uno studio pubblicato proprio un anno fa ha mostrato come montagne e ghiacciai di tutto il mondo non riescano più a stoccare e immagazzinare l’acqua per colpa della crisi climatica, e come questo porterà in pochi anni ad una vera e propria emergenza idrica planetaria con quasi due miliardi di persone che moriranno di sete, letteralmente ...

lunedì 14 dicembre 2020

La teoria della Global Class (Classe Possidente Globale)

Classe sociale è la strutturazione gerarchica di uno strato della popolazione in un raggruppamento abbastanza omogeneo, sia da un punto di vista economico (lavoro, casa, vestiario), sia sul versante culturale (livello di istruzione, titolo di studi, cultura generale).

di Francesco Salistrari

Il tramonto della borghesia come “classe dominante” (in regime capitalista), è un lungo processo storico, politico ed economico che si è compiuto da qualche decennio, ma che affonda le sue radici negli albori stessi del capitalismo.

Il capitalismo fu sin dall’inizio un “movimento sociale” a grandissimo carattere internazionalista. La formazione di tutta una serie di “borghesie nazionali”, intorno al sorgere politico dello “Stato Nazione”, inteso come “nume tutelare” degli interessi di classe nazionali (imperialismo), fu fin dal principio accompagnata dalla “nascita” di una sorta di “classe borghese transnazionale” che si espresse attraverso varie forme ed organizzazioni, una delle quali può essere rintracciata sicuramente nella cosiddetta “haute finance” di ottocentesca memoria.

Questa classe sociale nascente, benché suddivisa comunque al suo interno su linee di classe a “base nazionale”, ha sin da subito assunto una chiara fisionomia cosmopolitica, cioè di “politica” (polités) applicata al “mondo” (cosmos). Nella sua visione aperta delle relazioni economiche umane, questa classe sociale, ha infatti espresso i suoi interessi travalicando spontaneamente le diversità culturali e formandosi spontaneamente all’interno di qualsiasi contesto, divenendo interlocutore globale di interessi seppur di matrice “locale” ...

domenica 13 dicembre 2020

Hikikomori, la sindrome dei ragazzi che si chiudono in camera e rifiutano ogni aiuto

 
Molto diffusa in Giappone, colpisce tanti adolescenti anche in Italia. Non è depressione, non è dipendenza dai videogames, non è solo un disturbo d'ansia. Cosa c'è da sapere e come intervenire.

Il fenomeno è sconosciuto, quasi “invisibile” come i soggetti che ne soffrono: si chiama “Hikikomori”, in giapponese significa “stare in disparte” e colpisce più adolescenti (anche italiani) di quanto si possa immaginare.

Non li vediamo perché la loro vita si svolge interamente in una stanza: la loro camera da letto. Si rifiutano di uscire, di vedere gente e di avere rapporti sociali. In quella stanza leggono, disegnano, dormono, giocano con i videogiochi e navigano su Internet.

Ma soprattutto proteggono loro stessi dal giudizio del mondo esterno ...

sabato 12 dicembre 2020

Lettera ad un giovane viaggiatore: il mondo reale cos’è?

di Isabella di Soragna

Cerchi la felicità vero ? la felicità che non finisce mai ? Non potrai mai trovarla nelle cose transitorie, anche se a volte ti sembrerà di toccare il cielo con un dito. Per quanto tempo? 

Allora cercherai ancora attraverso mille sistemi ingegnosi che per un momento ti tolgono questo senso d’insoddisfazione costante, di separazione: controllo, possessi, affetti, viaggi, fumo, droga, distrazioni varie. 
Il risultato sarà sempre l’infelicità. 

È sempre una ricerca di UNITÀ, ma attraverso cose che non te la daranno mai… poiché è già in te ma non la vedi: la ottieni quando “ti dimentichi di te stesso”. Quando conquisti qualcosa ti dimentichi del piccolo ego e sei momentaneamente appagato : ma quanto dura?

La separazione che è paura da cui deriva il bisogno di controllo e di potere, esiste solo nella mente. La gente che ha avuto potere, soldi e quant’altro spesso finisce nella droga e nel suicidio. Quindi non basta...

giovedì 10 dicembre 2020

Spiritualità e Coscienza: la chiave di volta della nuova Rivoluzione

 
Il subordinare la vita terrena a principi superiori fa parte dell’organizzazione statale delle grandi civiltà, a partire dall’antica India, ma non solo.

di Roberto Siconolfi

Nell’Occidente contemporaneo, sembra davvero difficile immaginare modelli comunitari comprendendo anche l’elemento della spiritualità. Di conseguenza ciò che in base alla nostra concezione può sembrare arcaico, anti-democratico, se non addirittura tirannico, ha un suo senso alla luce proprio di una visione più complessiva della vita e dell’organizzazione di essa sulla terra.

Tuttavia non è stato sempre così e, diversamente, non è così in altre zone del mondo.

Il subordinare la vita terrena a principi superiori fa parte dell’organizzazione statale delle grandi civiltà, a partire dall’antica India dove esisteva la “visione” delle diverse ere cosmiche – gli Yuga – con propedeuticità specifiche che determinavano tutto il sistema delle caste. Quest’ultimo, invece, che oggi appare assai odioso all’uomo occidentale, era l’essenza della piena realizzazione di un’umanità differenziata. Questa trovava armonia proprio nel fatto che essere un sacerdote – Brahmana –, un guerriero – Kshatrya –, un produttore – Vaishya – o un lavoratore – Shudra – era in virtù delle più intrinseche predisposizioni personali ...

mercoledì 9 dicembre 2020

Il vaccino contro il Covid siamo noi

 
di Barbara Tampieri

In questo dramma intitolato "Covid-19" - si, 19 nonostante abbia debuttato nel '20 e questo è il primo mistero - dramma che ogni sera fa il tutto esaurito fin dal mese di febbraio nei teatri di tutto il mondo, è ormai chiaro che il coronavirus in sé non ne fosse affatto il protagonista ma un comprimario e per giunta anche cane. 
Diciamo che, poverino, mi ricorda quelle band un po' scalcagnate ma piene dell'entusiasmo dell'inizio carriera che una volta erano incaricate di aprire i concerti dei grandi gruppi rock.

Per il coronavirus possiamo anche scomodare nuovamente Andy Warhol e il suo trito e ritrito quarto d'ora di celebrità. 

Di questo virus all'inizio presentato come lo sfidante del cugino Ebola per il titolo di Grande Sterminatore dell'Umanità e chiamato anche SARS-cov2 per distinguerlo dalla sua prima versione uscita qualche anno fa, si è già detto molto. 

Che è fatto strano, che all'analisi genetica presenta frammenti anomali, addirittura di HIV, probabilmente inseriti in laboratorio con una tecnica di bioingegneria assai discussa e diverse volte in passato sottoposta a moratoria, che si chiama gain of function

Dopo aver tirato in ballo improbabili e casuali scambi di effusioni in natura tra pipistrelli e pangolini, mi pare infine assodato che il virus sia nato nel laboratorio di Wuhan, uno strano luogo mezzo cinese, mezzo francese, americano e onuiolo, dove appunto era noto si giocasse un po' troppo allegramente con i virus, si può sospettare su commissione ...

martedì 8 dicembre 2020

Le immagini surreali nascoste nel cuore delle gemme

Le inclusioni presenti in alcune gemme, e in particolare nella magica opale (“opallios” significa “vedere un cambiamento di colore”), per la maggior parte dei collezionisti e dei venditori, riducono notevolmente il valore della pietra stessa.

Eppure sembrano cogliere l'essenza stessa delle bellezze della Terra o persino aprire veri e propri portali verso altri universi.

L’inclusione appartiene alla pietra, la caratterizza, rendendola unica e diversa da qualsiasi altra.

Osservando da vicino le pietre, anche al microscopio e immortalandole con la macrofotografia, ci si tuffa in un universo cangiante e fantastico.

Gli spazi misteriosi dei cristalli rivelano ciò che lo stesso Plinio il Vecchio, precursore d’ogni ragionamento gemmologico “moderno” consigliava agli studiosi delle pietre: di considerarle preziose per il semplice fatto che hanno l’impagabile valore di farci contemplarla perfezione suprema e assoluta della Natura ...

lunedì 7 dicembre 2020

Schiavi inconsapevoli in una gabbia senza sbarre

 
di Silvano Agosti 

Se gli adulti osservassero i bambini di quattro anni vedrebbero il capolavoro che sono stati e che questa società da sempre ha profanato e sta profanando. Se ognuno potesse crescere ascoltando le istruzioni del proprio seme, della propria interiorità, le strade sarebbero piene di capolavori ambulanti e ognuno avrebbe una sua personale visione del mondo e il mondo sarebbe pieno di infinite interpretazioni e questo sarebbe commovente.

Avviene quotidianamente un vero e proprio genocidio non tanto dei corpi quanto delle personalità di milioni, anzi miliardi di uomini, tenuti lontani da se stessi e dalla loro creatività e dal proprio vero destino, assediati come sono da falsi problemi, false culture, false superstizioni, false credenze, falsi progetti, false promesse.

E tutto ciò ad apparente beneficio di alcune migliaia di ultraricchi, ultrapotenti, ultraspietati esseri che, a loro volta, mal conoscono la preziosità e la vera grandezza della vita.

Prendiamo ad esempio l’istituzione scolastica.

Avverto subito che alcune delle riflessioni che andrò formulando richiedono, per essere giustamente comprese e assimilate, un ascolto specifico, affettuoso e definitivo.

Partiamo dunque, come premessa, dalla semplice constatazione che elementi naturali, indispensabili all’uomo per vivere possono, in diversa dose, provocare gravi danni o addirittura la morte ...

domenica 6 dicembre 2020

A Natale anche il Covid diventò buono

 
Stanotte ho fatto un sogno che mi ha dato quella serenità negata nel giorno. 
Ho sognato che a Natale anche il virus diventava buono. 

di Marcello Veneziani

No, non era una favoletta per bambini un po’ cretini ma un’evoluzione comprovata dalla scienza e dall’esperienza. Il covid mutava radicalmente la sua carica virale.

Tutto era nato quasi per caso da un curioso esperimento clandestino fatto da un ristoratore. Dopo aver osservato con grande insuccesso tutte le prescrizioni governative – prima i tavoli distanziati, poi le separazioni col plexiglass, poi i tavoli ridotti a sei persone, poi l’orario ridotto, poi niente cena, poi niente tutto – un ristoratore risultato positivo decideva di aprire il suo ristorante solo a gente positiva come lui. 

Faceva tavolate con 24 posti, tutti appiccicati, e banchetti tra chi – diceva – non ha nulla da perdere. Il risultato era sorprendente, la situazione non solo non peggiorava ma addirittura migliorava. Sarà perché l’umore era migliorato e la depressione è la principale alleata del deficit immunitario; gli anticorpi si erano rimessi in moto, l’organismo reagiva. 

In massa. Sarà perché si avvicinava Natale e si faceva il presepe con tante pecorelle, ma l’immunità di gregge, almeno intorno alla sua capanna, sembrava funzionare ...

sabato 5 dicembre 2020

Ciò che resta di Atlantide

di Leonella Cardarelli

Per molti la storia o l'esistenza del continente Atlantide, prima del diluvio universale, è pura fantasia... eppure se ne parla molto e numerose testimonianze ci arrivano, da studiosi e intellettuali.

Secondo Corrado Federici "alla base di lontane leggende c'è sempre un nucleo di verità simbolica e spirituale".

Ciò vuol dire che dietro ad ogni nostra forma di pensiero, dietro ogni nostro modo di dire si nasconde qualcosa che è andato perduto. Purtroppo più un evento è cronologicamente lontano e non collocabile in uno spazio temporale ben definito... più viene visto come una leggenda, una fiaba o una favola. Il mito non è fantasia ma un racconto simbolico che contiene una verità.

Per la conoscenza esoterica il mito di Atlantide rappresenta il passaggio verso la nostra razza, la razza aria.
Esamineremo insieme le testimonianze e i resti archeologici attribuiti a questa civiltà antichissima e poi sarà il lettore a decidere se credere o meno all'esistenza del continente perduto.

Atlantide è il continente che, secondo molti studiosi di storia antica, è esistito prima del diluvio universale.

Si sostiene che gli abitanti di Atlantide erano dei giganti e che l'atmosfera in cui vivevano era un'atmosfera acquosa, non a caso in lingua maya la sillaba "ATL" vuol dire acqua, forza dell'acqua. Da qui deriva il termine greco "atlas", che significa instancabile, da cui la parola "atleta"...

venerdì 4 dicembre 2020

Parto: la posizione sdraiata inventata dal Re Sole (e altre "violenze" ostetriche)

 
La posizione parto da sdraiata - o litotomica - che tutte conosciamo fu introdotta per la prima volta da Luigi XIV, il famoso Re Sole, che curioso di vedere come nascevano i suoi figli stabilì che la sua concubina dovesse partorire in quel modo, mentre lui, nascosto dietro un paravento, sbirciava di tanto in tanto che cosa succedeva, pronto a cogliere il momento della nascita.

In genere, però, la futura mamma affrontava il parto con il solo aiuto della levatrice e delle altre donne di casa, scegliendo la posizione che più preferiva. 

Solamente in epoca recente è stata introdotta la figura del medico uomo e da allora la posizione supina è stata accolta come quella che consente il maggiore controllo da parte del personale sanitario, non solo al momento della nascita, ma anche durante tutto il periodo del travaglio.

“In realtà, secondo molte ostetriche la posizione litotomica è quella meno favorevole, per la donna ma anche per il nascituro. Il peso dell’utero grava infatti sulla vena cava, riducendo il flusso di sangue, cosa che può creare un senso di malessere nella mamma e impedire l’ottimale ossigenazione del bebè ...

giovedì 3 dicembre 2020

Il Laboratorio Lemuriano, o l’altra ipotesi

Nella storia delle religioni curata da Puech (1977) per “Esoterismo“[1] si intende una dottrina trasmessa soltanto a certi adepti scelti, in base a delle loro ben specifiche qualità ed attitudini; nelle antiche scuole, infatti, tale insegnamento veniva impartito solo a discepoli con particolari abilità. 

La “Verità” (intesa ovviamente in senso lato), era riconosciuta solo dai grandi iniziati e tenuta segreta, dal momento che al popolo veniva rivelato soltanto quanto ritenuto utile rispetto ai tempi, o al grado di evoluzione raggiunto dalla massa. 

Perciò, chi intraprende tale strada possiede una sensibilità la quale viene nel tempo sviluppata mediante un insieme di dottrine, teorie, leggi ed esperienze che indagano gli aspetti “Spirituali dell’Uomo“, le cui basi si ritrovano in tutte le religioni e filosofie della Terra, seppure nate e sviluppatesi in contesti molto diversi. 

Necessario, per l’Esoterista, è lo sviluppo dell’intuizione per conoscere il super–razionale e per saper collegare l’individuale all’universale, permettendo, così, l’uscita dal proprio limitato microcosmo. 

La verità, per l’Esoterista, non si può raggiungere con la ricerca ma viene rivelata soltanto a pochi eletti, persone che acquistano una religiosità cosmica e, quindi, la capacità di concepirne l’astrattismo permeante l’intero Creato
E nel mentre le religioni possono essere diverse, rivendicando aspetti e assunti unici e dogmatici, “l’Esoterismo” cerca di trovare l’origine e l’unicità universale della vita e del suo significato più profondo ...

mercoledì 2 dicembre 2020

Documentario "La Grande Pyramide K 2019" di Fehmi Krasniqi

Uscito nel mese di dicembre 2019, il film "The Great Pyramid K 2019" è un documentario scientificamente fondato che merita di essere conosciuto da quante più persone possibile perché ci permette di ripensare la storia dell'umanità in modo diverso. 

Il regista Fehmi Krasniqi porta nuove rivelazioni sulla costruzione della Grande Piramide di Cheope.
Il film riunisce i pezzi sparsi del puzzle.
Non lascia nulla al caso e porta rivelazioni completamente nuove che finalmente sollevano il velo sul mistero della costruzione della Grande Piramide di Cheope.

Nel documentario si evince che molti aspetti, considerati come “dettagli”, sono stati più o meno intenzionalmente lasciati da parte da esperti di ogni tipo.

Eppure è proprio il dettaglio che sfida un'intera teoria e costringe a metterla in discussione con precisione.
Ma non è tutto ...

Da questi documenti scaturiscono straordinari elementi di riflessione che ci costringono a ripensare in modo insolito 5000 anni della storia dell'umanità. Una storia radicalmente diversa.
Dopo aver visto questo film non sarete più gli stessi ...

martedì 1 dicembre 2020

Fra Scienza e Mistero: l’Enigma di Ettore Majorana

Non volle inchinare il suo genio alla politica, al potere, alla folle modernità, non poté accettare di diventare complice del regime tecnologico e così decise di svanire nel nulla, in una notte di primavera.

La vita di Ettore Majorana è stata come una stella nera, un’impressione, una luce inespressa, un’ipotesi che ha percorso i decenni raggiungendo irrisolta i giorni nostri. 

Uomo di scienze, ma di grandissima sensibilità, Ettore Majorana progettò e mise in atto la sua volontaria volatilizzazione, la fuga da sé verso l’oblio, una operazione tanto perfetta che nessuno è mai riuscito a risolvere l’enigma ...

lunedì 30 novembre 2020

Stephanie Kelton: quando i soldi finiscono si stampano

 
Che il deficit non debba essere più un tabù, gli economisti della MMT (Teoria Monetaria Moderna) lo dicono d tempo.
Ora non sono più gli unici.

Intervista a Stéphanie Kelton.

di Riccardo Staglianò

Senza che nessuno ce l’abbia detto stiamo vivendo un assaggio di «Teoria Monetaria Moderna» (MMT). E, a occhio, non ci dispiace. D’altronde cos’altro è il permesso di Bruxelles agli Stati membri di spendere senza preoccuparsi dei sacri vincoli di bilancio, con la fondamentale complicità della BCE che comprerà debito pubblico fino a quando serve? 

Tra sirene di ambulanza e bollettini medici l’opinione pubblica ha altro a cui pensare ma, rispetto all’ortodossia economica europea, non è un’eresia da poco. La stessa che da anni predica la scuola scismatica americana di cui Stephanie Kelton, professoressa all’università Stony Brook e alla New School di New York, nonché autrice di Il mito del deficit, è probabilmente l’interprete più convincente.

Piccolo assaggio, perché il menu completo dice che «i governi che emettono la propria valuta non possono mai “finire i soldi”, né possono diventare insolventi sui titoli di debito emessi nella loro stessa valuta. Perché possono semplicemente creare dal nulla "tutto il denaro di cui hanno bisogno"». 
Servono più terapie intensive? Ristori a chiunque abbia perso qualcosa? 
Stampando moneta si può ...

domenica 29 novembre 2020

La teoria dei sei gradi di separazione


Questa curiosa teoria fu proposta per la prima volta dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy, nell'anno 1930, a partire da un racconto intitolato "Catene".

Pensate sia facile conoscere il vostro attore preferito o i membri della band che seguite da anni? Secondo la teoria dei sei gradi di separazione, non è poi così difficile. 

Questa ipotesi afferma che qualsiasi abitante della Terra è connesso con tutti gli altri da un massimo di sei relazioni personali, di semplice conoscenza o di amicizia.

Potremmo dunque arrivare a qualsiasi persona del pianeta tramite non più di cinque intermediari. Immaginate di voler conoscere il famoso attore Will Smith. Magari avete un parente che lavora in un’agenzia pubblicitaria, e magari il suo capo ha lavorato negli Stati Uniti, dove ha conosciuto un manager che ha lavorato con un musicista, al quale capita talvolta di collaborare con il famoso attore. 

Sembra contorto, ma potreste ritrovarvici ...

sabato 28 novembre 2020

Homo Nosce Te Ipsum: Uomo conosci te stesso

Conosci te stesso .. Poche persone hanno saputo interpretare correttamente questa massima di Talo di Mileto, iscritta nel frontespizio del “Tempio dell’Oracolo di Delfo”. Chi è questo “sé stesso” che dobbiamo conoscere? Ci sono per caso, aspetti del nostro essere che ignoriamo?
Ci si riferisce, in questa massima, forse alla personalità, al carattere? Evidentemente no. 

La conoscenza della personalità e delle sue tendenze è importante, questo è ovvio, ma se conoscersi fosse unicamente questo, non si sarebbe posto questo precetto sul frontespizio del Tempio.

Conoscere sé stesso, vuol dire riconoscere il nostro “Vero Essere”, quello che siamo realmente, oltre qualsiasi speculazione intellettuale o razionale, oltre qualsiasi supposizione. E’ conoscere la radice della nostra esistenza, il proposito fondamentale e la nostra eredità cosmica. E di tutto questo, ovviamente, ne sappiamo veramente poco o nulla.

Conoscere sé stesso, è ritrovare tutte le potenzialità e possibilità, che come “Figli di Dio” abbiamo ereditato dal nostro Creatore. Frugare nelle nostre parti più profonde ed intime, per vedere chi e che cosa siamo realmente. Questo è il nostro primo dovere come uomini. 

La tripla interrogazione "Chi sono? Da dove vengo? Dove vado?" costituisce il principio filosofico della vita e la primordiale affermazione che l’essere umano possiede alcune profondità, attecchite in suoli di immortalità, e un anelito altissimo, che esige di scoprirle e manifestarle ...

venerdì 27 novembre 2020

Quanto zucchero si mangia?

Da un progetto fotografico, il conteggio dello zucchero negli alimenti: quanto zucchero mangiamo quotidianamente? Scopriamolo

di Valeria Gatti

Magari usiamolo per esfoliare la pelle o per depilarci, perché ormai è noto: troppo zucchero - soprattutto se bianco e raffinato - fa male.

Ma sai davvero quanto zucchero consumi al giorno?No?! Attenzione, saperlo è fondamentale per una dieta sana.

Troppo zucchero fa male

Il messaggio è parte di un interessante progetto fotografico, che sta riscuotendo molto successo, chiamato Dealerdesucre, di un'artista-dietista francese, "trafficante di zucchero".

Il progetto mira a far conoscere ai più la quantità, espressa in zollette, di zucchero presente nei vari alimenti. Ebbene sì, scopriamo così che lo zucchero delle nostre giornate è davvero molto e sicuramente non giova alla salute!..

giovedì 26 novembre 2020

Multiversi dal Medioevo

Nel 1225 il teologo inglese Roberto Grossatesta scrive De Luce, un testo in cui sono preconizzate alcune idee che stanno alla base della moderna cosmologia. Alcuni ricercatori hanno provato a tradurre in equazioni quelle idee, dimostrando che sono addirittura compatibili con le attuali teorie sull'esistenza di universi multipli.

Chi l’avrebbe detto che in pieno Medioevo, periodo storico non certo aperto alla scienza, sarebbero stati gettati, seppur involontariamente, i semi di una delle teorie oggi più avanzata e dibattuta sull’evoluzione del cosmo, ovvero quella che prevede l’esistenza di più universi?

Quando le ‘streghe’ venivano bruciate come fossero fiammiferi e i più eminenti dotti giuravano e spergiuravano che la Terra fosse al centro dell’Universo, fulcro di quella ordinatissima e perfettissima armonia celeste, il teologo inglese Roberto Grossatesta scriveva il trattato De Luce (La Luce).

Era il 1225 quando Grossatesta, che aveva studiato le opere recentemente riscoperte di Aristotele sul moto delle stelle e della Terra in una serie di nove sfere concentriche, propone nel suo scritto l’idea di un universo iniziato con un lampo di luce. 
Questo lampo avrebbe spinto tutta la materia verso l’esterno, da un piccolo punto fino a trasformarla in una grandissima sfera. 
Questa analogia vi ricorda qualcosa? Ma sì, è sorprendente moderna, assai vicina al concetto che sta alla base della ben nota teoria del Big Bang...

mercoledì 25 novembre 2020

Grandi eretici della storia

di Rita Belforti

“Ogni uomo è una creatura dell’epoca in cui vive; solo pochi sono in grado di elevarsi al di sopra delle idee del loro tempo”.
- Voltaire -

Nonostante la mia modesta cultura cinematografica, ho impressi in mente alcuni film che considero delle vere e proprie icone e che, forse per affinità o sintonia, evocano in me forti emozioni e particolari stati d’animo.

Uno di questi è Ágora, un film storico uscito un paio di anni fa nelle sale italiane che rievoca la vicenda umana della prima scienziata della storia, l’astronoma e filosofa Ipazia di Alessandria, vissuta nel IV secolo d.C. che fu perseguitata della chiesa fino alla morte, in nome della sua passione per la scienza, la libertà e la ricerca della verità.

Ipazia ebbe l’unica colpa di essere una donna estremamente attiva nel dibattito scientifico dell’epoca, che arditamente si pronunciava contro il modello geocentrico di stampo tolemaico, che poneva la Terra al centro dell’Universo e che ai tempi era ritenuto la teoria consolidata, a favore del modello eliocentrico, con il Sole centrale, che si rifaceva invece ai vecchi e dimenticati studi di Aristarco.

L’epoca che la ospitò sul pianeta era confusa e intollerante e così Ipazia venne accusata di empietà e stregoneria, nonché diffidata in quanto donna che pretendeva di insegnare agli uomini. Venne aggredita da un gruppo di monaci fanatici, trascinata in una chiesa e uccisa a colpi di conchiglie affilate. 
Mentre ancora respirava, le cavarono gli occhi come punizione per aver osato studiare il cielo. Dopo averla fatta a pezzi cancellarono ogni traccia di lei bruciandola ...

martedì 24 novembre 2020

Lettera a un ragazzo della classe Duemila

 
Caro Ragazzo nato nel Duemila, pensavo a te nel Novecento come a una figura mitologica, una specie di marziano che avrebbe abitato altri mondi, si sarebbe alimentato in altri modi, avrebbe viaggiato per altre galassie. 

Era questa la promessa euforica che circolava negli anni sessanta del secolo scorso, a cavallo delle conquiste spaziali e non solo. 

Era il sogno di fuggire dal Novecento ideologico e bellicoso per entrare in un millennio né rosso né nero, ma latteo come la via omonima, e vitreo, come si addice al video trasparente.

Padre di due figli nati nel millennio scorso, sognavo di avere un terzo figlio nel terzo millennio e per scherzare con l’immortalità, promettevo anche un quarto figlio nel quarto millennio… Ma poi la vita ha preso un’altra piega.
Ora ti incontro in giro, ti sfioro per strada, ti incrocio mentre esci da scuola o vai all’università, e ti vedo fin troppo uguale a me, a noi, brontosauri del millennio passato. 

Ma sotto la buccia di una somiglianza, se poi mi affaccio nella tua vita, nel tuo lessico, nel tuo immaginario, nel tuo sapere, trovo un abisso di differenze. 

Alcune sono decisamente a tuo vantaggio: la capacità di abitare la tecnica e il globo, con una padronanza che noi non avevamo, la capacità di navigare nell’universo matematico, la tua refrattarietà ai sogni collettivi, salvo fiammate ambientaliste nel nome di Gretology, la nuova setta planetaria. 
Ma la sensazione che poi mi coglie è esattamente rovesciata rispetto a quella che ti fanno percepire media, scuola & agenzie globali: ti hanno fatto credere di avere una visuale più lunga, più larga, globale, rispetto alle generazioni precedenti ...

lunedì 23 novembre 2020

Perché la gente non ascolta

di Paolo Franceschetti

Una delle constatazioni più evidenti che ho sempre fatto nella mia vita, è quella della mancanza di capacità di ascolto da parte delle persone.

Il 90 per cento delle persone non ascolta, in genere aspetta il momento di parlare, senza porsi il problema che, se lui non ha alcuna intenzione di ascoltare ma solo di parlare, e se l’altro fa lo stesso, le conversazioni diventano un monologo tra sordi.

La dimensione del fenomeno assumeva contorni per me stupefacenti quando constatavo che la mancanza di ascolto era presente pure in contesti dove la cosa nuoceva all’ascoltatore: l’investigatore che sta seguendo una pista, ma che non ascolta tesi diverse che pure potrebbero servirgli; l’oncologo che non si informa sulle teorie alternative e non legge altri libri oltre a quelli consigliati dall’università in cui ha studiato; lo studioso che si definisce tale ma non ascolta tesi diverse o punti di vista diversi sul fenomeno da lui studiato.

Tutte queste situazioni erano per me al limite dell’incomprensibilità ...

domenica 22 novembre 2020

25 immagini di perfetti esempi di geometria nella natura

I frattali possono sembrare troppo perfetti per essere veri, ma si verificano in natura da sempre.

Esempi di matematica, fisica e la selezione naturale nel mondo in cui viviamo.

Come ha detto Galileo nel suo libro “The Tester”, “L’universo è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche.”

Abbiamo lottato per anni per capire questa geometria perfetta, la simmetria dell’universo e gli schemi naturali, che sono anche intriganti e affascinanti. 

Vediamo alcuni esempi bellissimi: