sabato 2 ottobre 2021

L'argomento tabù: la sovrapopolazione del pianeta

Premetto che, secondo me, la vera minaccia per il pianeta non è tanto il numero eccessivo della popolazione quanto il suo modo di vivere e gestire la propria esistenza. Detto questo, c'è chi non si fa tante sottili domande e decide che la soluzione sia in ogni caso quella di ridurre drasticamente la popolazione stessa.

Una delle frasi incise nel granito del Guidestones propone ad un’élite: “Mantieni l’Umanità sotto 500 000 000 in perenne equilibrio con la natura”, e di seguito: “Guida saggiamente la riproduzione, migliorando salute e diversità.”


Cinquecento milioni di persone. La popolazione mondiale non deve superare questa cifra tonda, ideale secondo i demografi e gli ambientalisti di tutto il mondo. Rispetto agli otto miliardi di persone presenti sul pianeta, immaginarsi di scendere a cinquecento milioni equivarrebbe a ridurre la popolazione di almeno il 94% del totale. Negli Obiettivi per l’Umanità, il Club di Roma afferma che “la popolazione ottimale deve essere compresa tra cinquecento milioni e un miliardo di individui perché si possa garantirne la sostenibilità.”

Il fondatore della CNN Ted Turner si è spinto ancora più oltre con il suo ideale di popolazione ottimale: “Un totale di duecentocinquanta o trecento milioni di persone, ossia una diminuzione del 95% rispetto alle cifre attuali, sarebbe perfetto.”
Il cofondatore di Earth First, Dave Foreman, potrebbe incarnare il non plus ultra dei sociopatici amanti della morte nel momento in cui afferma:
“I miei tre obiettivi principali sarebbero di ridurre la popolazione umana a circa 100 milioni su scala mondiale, distruggere la infrastrutture industriali constatando in seguito il ritorno della natura selvaggia sul pianeta, con tutta la sua complementarietà e varietà di specie.” ....

I casi estremi: le "case-bare" di Hong kong

Il genere umano sta attraversando sicuramente uno dei periodi peggiori, se non il peggiore di tutta la storia conosciuta (o che crediamo di conoscere).

Le cause vengono individuate da un lato nello stile di vita assurdo che contraddistingue l’umanità nei paesi sviluppati e avanzati, a cui aspirano paesi in forte crescita economica come la Cina, l’India e il Brasile. 
Probabilmente questa mia affermazione è viziata dall’ottimismo inconscio e di parte di un occidentale, visto che ormai appare evidente che la Cina abbia già superato gli Stati Uniti come prima potenza economica mondiale.
Dall’altro lato si accusa la politica dei paesi occidentali e soprattutto delle multinazionali, che sono le vere detentrici del potere.

Sapendo chi sta dietro alle multinazionali, si da la colpa al Club Bilderbeg, oppure, salendo ancora più in alto alla setta degli Illuminati.


Questi problemi vengono analizzati a tutti i livelli, economico, sociale, psicologico, spirituale, religioso ecc.

Esiste però un grande tabù. Un argomento sul quale c’è un silenzio assordante.


La sovrappopolazione del pianeta.

C’è chi dice che bisogna colpire le multinazionali, chi la classe politica corrotta al servizio dei veri potenti, chi invoca un cambiamento di stile di vita, chi grida alla rivoluzione…. Ma, se non ridurremo la popolazione mondiale a un livello sostenibile nei prossimi anni, Illuminati o meno, cospirazione o meno, guerra nucleare o meno, l’umanità non avrà più risorse su sulle quali sostenersi.

Nel 1958,  Aldous Huxley scriveva ne: “Il ritorno al Mondo Nuovo”, che:
“Se non si risolve il problema della sovrappopolazione, non si potranno risolvere tutti gli altri problemi e, anzi, le cose peggioreranno ...”

È degli anni 70 l’uscita del libro “Gaia” di James Lovelock , è invece del 2004 l’uscita del libro “Our Final Hour” di Marteen Rees, in questi libri si avverte chiaramente del pericolo rappresentato dal numero eccessivo di esseri umani sul pianeta per la sopravvivenza del pianeta stesso.


La domanda che questo articolo vuole porre è, perché non se ne parla? 

Perché anche le persone che vorrebbero cambiare le cose, che si definiscono liberi pensatori non sollevano questo argomento o avviano una discussione?

Il Club Bilderberg lo ha già fatto, e ha anche già trovato la soluzione: il Genocidio Mondiale già in atto.

Di fronte a un silenzio così assordante da parte di tutti quelli che si mettono “dalla parte della verità, per un mondo migliore” verrebbe da pensare: “Ma allora? Siamo tutti disinformatori inconsapevoli?”

Ovviamente non è così caso mai, assomigliamo più a degli struzzi che non vogliono vedere la realtà, ci saranno altre ragioni, probabilmente diverse per ognuno di noi:


- La nostra formazione e retaggio della religione Giudaico-Cristiana? O Mussulmana qualsiasi sia… tutte le religioni monoteiste, che strutturano in profondità la nostra mente sono fortemente contrarie al controllo delle nascite, e anche i più accesi fautori della libertà di decisione rispetto alla genitorialità, e qui sto parlando in genere di laici parlano solo di scelte individuali, mai di una strategia utile a tutta l’umanità per poter sopravvivere.
- La paura di venire accusati di essere sostenitori dell’Eugenetica? Mi sembra che i veri sostenitori di tale campo siano già all’opera da diversi anni in tal senso…e già con discreti risultati.
- Di essere considerati filo-cinesi?

Le religioni istituzionalizzate e il capitalismo hanno basato sull’eccesso di popolazione e sulla povertà che ne consegue parte delle loro strategie per ampliare il loro potere. Oggi, dietro la facciata “democratica” stanno agendo per sterminare il 90% della popolazione.


Non è forse il caso che anche noi, che stiamo cercando il modo di cambiare questo mondo, iniziamo a porci questa domanda?

Come fare per ridurre la popolazione mondiale a un livello sostenibile senza ricorrere al genocidio di massa programmato e in esecuzione da parte del Club Bilderberg con la complicità delle classi politiche di ogni paese?

Qualche proposta già è stata fatta in proposito, ne servono altre.

Fonte: demosofia-notizie.blogspot.it


( l'articolo è del 3 settembre 2013)

Le guidestones

Nel 1979 uno sconosciuto sotto lo pseudonimo di R.C. Christian ingaggiò la ditta Elberton Granite Finishing Company per realizzare la struttura oggi conosciuta anche come la Stonehenge americana.
La gigantesca struttura è quasi alta 20 metri ed è composta da sei lastre di granito, del peso totale di quasi 110000 kg. Il dettaglio più sorprendente del monumento non è tuttavia la sua dimensione, ma il messaggio inciso in esso: dieci regole per un ‘”Età della Ragione”. 

Queste guide toccano argomenti che sono associati al “Nuovo Ordine Mondiale”, come la depopolazione, un unico governo mondiale, l’introduzione di un nuovo tipo di spiritualità, ecc. Gli autori di tali norme hanno chiesto di rimanere completamente anonimi e, fino a ora, il loro anonimato è stato perfettamente mantenuto. Tuttavia, questo misterioso gruppo ha lasciato un testo che spiega le motivazioni alla base delle regole, un testo che non è mai stato discusso online prima. 

Con queste nuove informazioni, le finalità delle Guidestones diventano molto chiare, lasciando poco spazio alle ipotesi. Le Guidestones descrivono un mondo ideale, come previsto dalle occulte società segrete. Il monumento è quindi la prova di un collegamento esistente tra società segrete, l’élite del mondo e la spinta verso un Nuovo Ordine Mondiale.


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