martedì 30 maggio 2023

La mitica terra di Punt

 
La terra di Punt è il leggendario paese dal quale gli antichi Egizi ottenevano beni di lusso, quali oro, lapislazzuli ed ebano, oltre che animali, tra cui pavoni e babbuini. 

Proprio questi ultimi sono l’oggetto del recente studio (2020 - NdC), condotto dal primatologo Nathaniel Dominy e pubblicato  sulla rivista eLife, che sembra portarci ancora più vicino a questa terra misteriosa.

La mitica terra di Punt

Durante gli oltre 3000 anni di regno, l’antico Egitto ha condotto numerose spedizioni commerciali verso diversi paesi. Si importavano legno del Libano, rame da Cipro, oro della Nubia.
Un importante partner commerciale era senza alcun dubbio la terra “perduta” di Punt, nota già ai tempi della Regina-Faraone Hatshepsut e, più avanti, sotto il regno di Seti I.
Ad oggi, però, nessuno conosce con certezza l’esatta posizione di questa mitica regione.

Da antichi testi egizi sembra che si trovasse in una qualche zona a sud e ad est dell’Egitto, accessibile sia via terra che via mare.
È tuttavia vasta la regione che soddisfa questi criteri ed è stata individuata dagli studiosi nella zona che comprende il nord-est della Somalia, il Sudan meridionale, la parte settentrionale dell’Etiopia, fino alla costa del Mar Rosso dell’attuale Eritrea ...

Iconografia egizia di Papio hamadryas, una tradizione che supera i 3000 anni.
(a) Statuetta con incisa il nome di Re Narmer; (b) Testa d’ascia in bronzo; (c) Rilievi nel tempio funerario della regina Hatshepsut (Deir el-Bahari); (d) Pittura murale nella cappella mortuaria di Rekhmire (TT 100); (e) Grande statua di 35 tonnellate a Hermopolis Magna ; (f) e (g) Fregio di babbuini sulla facciata rivolta a est del tempio scavato nella roccia di Abu Simbel; (h) Pettorale di Tutankhamon; (i) Statuetta in faience rappresentazione di Thoth. Fonte: Dominy et al., (2020), Mummified baboons reveal the far reach of early Egyptian mariners, eLife

Diversi sono i rilievi in cui vengono raffigurate antiche spedizioni verso questa terra; nel tempio di Deir el-Bahari, per esempio, è incisa l’importazione in Egitto di tesori come mirra e alberi d’incenso.
Anche in una parete del tempio di Amon a Tebe, risalente al regno di Seti I, si cita la terra di Punt.

Da qui, un viaggio navale riportò nella terra del Nilo oro, incenso, mirra, nonché zanne di elefante, lapislazzuli, ebano, pavoni e scimmie ...


Le scimmie sono state raffigurate come tributo straniero nella cappella mortuaria di Rekhmire (TT 100), Visir di Tuthmose III e Amenhotep II; Nuovo Regno, XVIII dinastia, ca. 1479–1425 a.C.
Fonte: Dominy et al., (2020), Mummified baboons reveal the far reach of early Egyptian mariners, eLife

I babbuini nell’antico Egitto

Nathaniel Dominy, primatologo e professore di antropologia al Dartmouth College, ha avuto l’interessante intuizione secondo cui proprio questi ultimi animali, e in particolar modo i babbuini, potessero aiutare gli scienziati a restringere la possibile localizzazione della mitica terra di Punt.


Questi animali, soprattutto quelli della specie Papio hamadryas, erano considerati sacri e perciò erano un motivo ricorrente nell’arte e nella religione dell’antico Egitto.
Inoltre, la stessa specie era considerata l’incarnazione del dio Thot, divinità associata alla luna e alla saggezza.

La grande particolarità è data dal fatto che i babbuini non erano (e non sono!) originari dell’Egitto ma erano, appunto, importati.
Determinare la terra natia di questi primati potrebbe condurci direttamente alla terra di Punt.

Il recente studio pubblicato sulla rivista eLife

Uno studio, pubblicato il 15 dicembre sulla rivista eLife, condotto dal prof. Dominy ed altri colleghi (tra cui l’egittologa Salima Ikram, fondatrice dell’Animal Mummy Project) analizza gli isotopi di stronzio (87Sr/86Sr) ed ossigeno (18O/16O) in alcune mummie di babbuino, proprio con lo scopo di identificarne i luoghi di origine.
Le variazioni molecolari di questi elementi cambiano da luogo a luogo e vengono immagazzinati nell’organismo attraverso i cibi e l’acqua, in momenti diversi della vita.

Infatti, mentre lo stronzio viene assimilato nello smalto dei denti durante i primi anni di vita dell’animale, indicando così il luogo di nascita, analizzando ossa e capelli si possono rilevare gli isotopi di stronzio ed ossigeno degli ultimi mesi di vita dell’individuo.

Innanzitutto, gli studiosi sono partiti dalla “costruzione” di una mappa molecolare, analizzando i livelli di stronzio ed ossigeno di 155 babbuini moderni in 77 luoghi diversi.

Il tutto è stato poi confrontato con due mummie di babbuino della specie P. hamadryas, risalenti al Nuovo Regno e ritrovati al British Museum e cinque del periodo tolemaico, della specie P. anubis, rinvenute invece al Petrie Museum of Egyptian Archaeology.


I risultati

I risultati sono a dir poco affascinanti

I babbuini del tardo periodo tolemaico, sorprendentemente, non sembrano essere importati. Ciò confermerebbe quanto riportato in alcuni testi storici in cui vengono descritti allevamenti di babbuini nella città egizia di Menfi.

Per quanto riguarda invece le mummie del Nuovo Regno, i risultati mostrano come queste ultime fossero appartenute ad animali nati, come ci si aspettava, fuori dall’Egitto.

Attraverso la mappa molecolare si è potuto però individuare la zona di provenienza, che sembra appartenere alla regione corrispondente all’odierna Eritrea, Etiopia e Somalia, che di certo non confina con l’Egitto.
Tale risultato sembra così suggerire la capacità dei marinai egizi di poter attraversare il Mar Rosso.

Non solo, ma questo recente studio permette di restringere la possibile localizzazione della terra di Punt.

Ovviamente, come affermato da Dominy e colleghi, saranno necessari altri studi su un numero maggiore di mummie di babbuini per poter ottenere un quadro più completo.

Tuttavia, non solo i risultati suggeriscono l’importanza del commercio a lunga distanza dei babbuini sacri, ma sembrano condurci più vicino a risolvere uno degli enigmi legati all’antico Egitto: la posizione della mitica ed affascinante terra di Punt.


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.