lunedì 6 luglio 2020

Origine degli Ufo: inventati da Nikola Tesla?

Chissà se è andata davvero così. Gli UFO sarebbero velivoli creati dall’uomo e non avrebbero, quindi, nulla a che fare con presunte tecnologie aliene. 
Proviamo a fare un po’ di chiarezza in un campo, quello dell’ufologia, invaso dalla disinformazione e ogni sorta di congetture.

Partiamo da un dato di fatto. In questi ultimi due anni vi è un’espandersi del fenomeno ufologico, da una parte all’altra del globo, che non pare abbia precedenti statistici. E’ pur vero che l’aumento degli avvistamenti è oggi più evidente grazie (o a causa) dalla rete web, che mette in grande risalto filmati (veri o fasulli), da siti, blog e forum nati ad hoc, ma tutto questo induce comunque ad una constatazione in relazione agli UFO: non conosciamo tutta la verità.

Una verità che potrebbe essere taciuta soprattutto dal settore della ricerca e tecnologia militare, all’interno della quale potrebbe essere finalmente spiegata l’origine degli oggetti volanti non identificati. Sarebbe quindi riduttivo limitarsi ad osservare che le attuali conoscenze  in campo militare escluderebbero veivoli che possano compiere manovre ed  evoluzioni ben lontane dagli standard convenzionali.

Proponiamo ora un interessante articolo (di seguito tradotto) dove, per l’appunto, si ipotizza la disponibilità da parte dei militari di una tecnologia segreta, tutta terrestre, con la quale si è riusciti a costruire velivoli le cui fattezze sono del tutto simili agli oggetti che da decenni volerebbero sulle nostre teste. Un’ipotesi, quindi, più praticabile e su cui indagare, piuttosto che ricondurre l’ufologia ad alieni o rettiliani ...



<< Si è spesso parlato dei progetti di “dischi volanti” nella Germania Nazista, e dei piani di Hitler tesi ad impiegare queste “super armi” per attaccare l’Inghilterra e gli USA. Ma i tedeschi avrebbero costruito anche veri dischi volanti anti-gravità basati sulle invenzioni del geniale scienziato Nikola Tesla (1856-1943).

Seguendo l’ondata di avvistamenti UFO nei primi anni ’50, il professor Giuseppe Belluzzo (1875-1952), uno scienziato-ingegnere ed ex Ministro di Gabinetto italiano, che a quanto sembra lavorò personalmente ad uno di questi progetti di “disco volante” Germania-Italia negli anni ’40, fu citato nei quotidiani italiani ed americani, e disse:

Non c’è nulla di soprannaturale o di marziano a proposito dei dischi volanti; essi sono semplicemente un’applicazione razionale di una tecnica recente… una grande potenza sta ora lanciando i dischi per studiarli”.

Inoltre ne “Il Giornale d’Italia” del 24-25 marzo 1950 (come da foto in apertura) apparve un lungo articolo in cui il prof. Belluzzo parlava per la prima volta degli UFO di Hitler e del suo ruolo nella storia.
Non dovrete sorprendervi affatto se un giorno mi vedrete volare da New York a Colorado Springs in un apparecchio che somiglierà ad un fornello a gas e peserà tanto uguale e, se necessario, sarà in grado di entrare e partire attraverso una finestra”.
Nikola Tesla scrisse questo ad un manager della Westinghouse Electric Company nel 1912.

In realtà, il “fornello volante” di Tesla usava un sistema di elettropropulsione, che doveva essere alimentato da alimentatori esterni e dal sistema wireless di trasmissione dell’energia o con un generatore di potenza interno al mezzo.

In un articolo del 1911 su The Sun Tesla descrive la sua macchina volante:

“Il Dr. Nikola Tesla la notte scorsa si poggiò comodamente alla sua poltrona a Waldorf, e parlò con calma di aeromobili senza ali, propellenti o altri meccanismi degli aeroplani ora familiari che si muovevano nello spazio a incredibili velocità, o più lentamente portando pesanti carichi, e in ogni caso sempre con sicurezza, come il più prosaico dei veicoli a ruote”.

“L’applicazione di questo principio darà al mondo una macchina volante diversa da qualsiasi cosa sia mai stata esistita in precedenza. Non avrà ali, reattori o strumenti del genere usato fino adesso. Sarà piccola e compatta, straordinariamente veloce e, soprattutto, perfettamente sicura nella più grande tempesta. Può essere costruita di qualsiasi misura e portare qualsiasi peso si desideri”.

In un articolo del 1911 sul New York Herald Tesla spiega specificamente che la sua macchina volante non è un aeroplano convenzionale né un veicolo “più leggero dell’aria” (del tipo Zeppelin). Ci dice anche che la sua macchina volante non risente dei venti o dei “vuoti d’aria”, e che può essere mantenuta “assolutamente immobile nell’aria, perfino nel vento, per un tempo molto lungo”.



Chi abbia familiarità con i principi operativi del cosiddetto “aeroplano convenzionale” comprende che la macchina volante di Nikola Tesla descritta in questi passi del 1911 deve essere un veicolo con “anti-gravità” quindi un vero “disco volante”.

Secondo William Lyne, l’autore dei libri Pentagon Aliens e Occult Ether Physics: Tesla’s Hidden Space Propulsion System and the Conspiracy to Conceal It, Werner von Braun si trovava a Los Alamos, nel Nuovo Messico, intorno al 1937, per testare la tecnologia “disco volante” di Tesla che poi si sviluppò, diventando un programma “super-arma” della Germania Nazista.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale questo programma segreto “disco di Tesla” ritornò negli USA insieme a Von Braun, il quale iniziò anch’egli a lavorare ai programmi statunitensi su razzi e spazio.
Una prova dell’esistenza di un disco volante tedesco a elettropropulsione (anti-gravità) deriva dai rapporti dell’FBI.

Nel 1957 un immigrato polacco offrì il suo aiuto all’FBI per spiegare gli avvistamenti di UFO che bloccavanoi motori delle automobili degli anni ’50, e condivise la propria esperienza di prigioniero di guerra della Seconda Guerra Mondiale, in un campo di prigionia a Gut Alt Golssen, vicino a Berlino.

Nel rapporto, egli racconta che, nel 1944, mentre andavano al lavoro in un’area vicina, iniziarono a udire un rumore acuto simile a quello di un generatore elettrico, e il motore del loro trattore si fermò, e non riuscirono a farlo ripartire. Non videro alcun macchinario nelle vicinanze, ma quando il rumore cessò poterono riavviare il trattore.

Alcune ore dopo, lavorando nella stessa zona, egli vide un veicolo che si alzava verticalmente, lentamente, da dietro un muro di cinta alto circa 50 piedi, che circondava un’area circolare di 100-150 iarde di diametro..

Questo veicolo […] di forma circolare, del diametro tra le 75 e le 100 iarde e alto circa 14 piedi, era composto da una parte fissa grigia scura, superiore e inferiore… La sezione intermedia, di circa tre pedi, sembrava muoversi rapidamente […] producendo un getto continuo simile a quello di un reattore di aeroplano, ma che si estendeva alla circonferenza del veicolo. Il rumore che proveniva dal veicolo era simile a quello udito in precedenza. Il motore del trattore si fermò nuovamente […] il rumore si fermò, dopo di che il motore partì normalmente. Furono osservati cavi di metallo non isolato, forse rame, del diametro tra il pollice e mezzo e i due pollici, sopra e sotto la superficie del terreno […]”

Una fotocopia di questo rapporto dell’FBI si può trovare in ‘Hitler’s Flying Saucers: A Guide to German Flying Discs of the Second World War’, un libro di Henry Stevens.

Anche i cinesi hanno la tecnologia “a propulsione antigravità” di Tesla.

Poiché il ‘complesso globale industriale della guerra’ (cartello bancario-industriale) desidera che l’invenzione di Tesla rimanga un segreto, ha prodotto una propaganda per decenni, facendo credere alla gente che i “dischi volanti” hanno origine extraterrestre, ma non è vero.
Pare anche che la maggior parte delle superpotenze del nostro pianeta siano a conoscenza di questa tecnologia.


Missile intercontinentale americano?

Nel 2010 è uscito un articolo sul China Daily, riguardo all’UFO di Hangzhou, che ha fatto chiudere un aeroporto per un po’ di tempo. La fonte del China Daily disse che l’UFO era legato all’esercito cinese.
L’informazione che l’UFO di Hangzhou era legato all’esercito cinese fu riportata anche da ABC News.

Produrre energia “sovra-unità”

Un motivo in più perché il cartello bancario-industriale tenga nascosta all’opinione pubblica la ‘macchina volante’ di Tesla è che questa a quanto pare, usava (usa) una tecnologica ‘sovra-unità’ per alimentarsi. ..e naturalmente “il cartello” non vuole che la gente abbia energia pulita e GRATUITA perché in questo modo essi guadagnerebbero pochissimo denaro.

Tesla parlò abbastanza spesso di come estrarre l’energia dall’Etere (etere conduttore di luce dinamica), ma poiché la maggior parte delle note e degli scritti di Tesla sono stati confiscati dalle autorità USA dopo la sua morte, avvenuta nel 1943, questi generatori sovra-unità sono per la maggior parte considerati un “mito” o fantascienza, perché …" C’è un indiscusso consenso scientifico sul fatto che il moto perpetuo violerebbe la prima legge della termodinamica, la seconda legge della termodinamica o entrambe" (Wikipedia).
Ma naturalmente possono esserci degli errori in queste leggi opera dell’uomo.

Uno di questi generatori sovra-unità è menzionato da Tesla che lo chiama il suo apparecchio ‘particle beam’. Egli ci dice che questo ‘generatore elettrostatico ad alto potenziale’ "può essere reso autonomo con opportuni collegamenti."
Autonomo’ significa che questo generatore ha prodotto TUTTA l’energia di cui aveva bisogno per mettere in funzione se stesso (e anche più).

Questo generatore era alimentato ad aria (forse aria liquida) ed era sigillato ermeticamente, così lo stesso gas era riutilizzato (e l’aria era probabilmente di nuovo liquefatta dopo il processo di combustione).

William Lyne spiega il funzionamento di questo tipo di generatore a pagina X. (prefazione) del suo libro Pentagon Aliens.

Tutto ciò di cui il generatore aveva bisogno era una fonte esterna di energia che lo avviasse, dopo di che poteva funzionare finché qualcuno non lo fermava o fino a un guasto meccanico. Tesla dice questo nella sua corrispondenza con Sava Kosanovic, 1 Marzo 1941 …“Aggiungo che nella postazione si deve avere un piccolo generatore, o una batteria a 30 volt per l’attivazione“ >>

Dunque, gli UFO esisterebbero e sarebbero di origine umana, appartenenti ad una tecnologia militare segreta non divulgabile. 
Ma i conti comunque non tornano. 


Negli scritti antichi, anche di qualche millennio fa, sono state ritrovate evidenze che questi misteriosi velivoli fecero il loro “passaggio”,  i cui testimoni dell’epoca antica associarono la loro presenza fino agli Dei, come il caso dei famosi Vimana spesso citati nei testi indiani sia sacri che di letteratura classica: antiche astronavi che solcavano i cieli circa 15.000 anni fa e che avevano armi e poteri al limite dell’immaginazione.
E Tesla non c’era.

Pasquale Gallano 

Fonte: www.newnotizie.it

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