Maurizio Baiata
È un mito. È il decano degli ex militari statunitensi che hanno parlato. Bob Dean la sa lunga. È stato nello SHAPE, il quartier generale delle forze NATO negli anni Sessanta, a seguito delle continue intrusioni UFO nei cieli d’Europa che avevano costretto i vertici alleati del Patto Atlantico a prendere atto di una realtà che evidentemente non era di origine sovietica. Il rapporto conclusivo, denominato “The Assessment”, passò per le sue mani e pervenne, anche, in quelle di Giulio Cesare Graziani, Generale dell’Aeronautica Militare Italiana. Ma questa è un’altra storia.
(Nella foto: Bob Dean - foto di Maurizio Baiata)
Il Need To Know
Dopo aver preso parte, credo nel 1993, come relatore ad un convegno a Roma, l’esordio di Dean alla TV italiana era avvenuto il 9 Gennaio 1995 in una puntata di “Misteri” di Rai2, condotta dalla giornalista Lorenza Foschini. In studio, l’astrofisica Giuliana Conforto, l’astronomo Franco Pacini (scomparso nel gennaio di quest’anno), lo psicologo David Meghnagi, l’ufologo e stigmatizzato Giorgio Bongiovanni, Roberto Pinotti e chi scrive (in rappresentanza del CUN), mentre dagli Stati Uniti era in collegamento l’astronauta NASA e colonnello USAF Gordon Cooper (morto nel 2004). Sedevo alla destra di Robert Dean e alla sua sinistra Pacini, esponente del CICAP, che già alle prime battute dava segni di insofferenza.
Il punto di Dean era stato chiaro: sugli UFO il cover up era stato applicato da tutte le Armi americane, complice la NASA a partire dalle prime missioni spaziali. Ciò che però lasciò impietrita la Foschini fu la sua seguente dichiarazione: “Sin dalla seconda metà degli anni ’60, la maggiore preoccupazione della NATO era il fatto che fosse impossibile, durante una riunione di vertice, distinguere se fra i membri presenti ci fosse un rappresentante esterno, non di questo mondo, ma identico agli esseri umani”.
Non una presenza virtuale, bensì in carne e ossa ...