giovedì 17 gennaio 2013

Il Rifiuto della scheda elettorale è previsto dalla legge?

Bruno Aprile

Qualcuno ha pensato di andare oltre le chiacchiere e a questi va la mia più sincera stima:
Lettera al Viminale


Da quando ho creato un evento sull'astensione attiva con rifiuto motivato della scheda elettorale (metodo che non ho inventato io ma che ho solo modificato) su piattaforma Facebook, mi sono accorto che sono nati nuovi post in alcuni Blog in rete che la ritengono una "bufala" ... ho notato che in altri post pubblicati in altri Blog diversi anni fa, dove nessuno commentava più, si sono aggiunti diversi commenti.

Ecco quindi che, per l'ultima volta, mi appresto con questo ultimo post sulla questione, a smentire le smentite.
Non trovo giusto, infatti, l'accanimento di alcuni nei confronti di coloro che hanno deciso di NON esercitare un diritto (che a mio avviso non è più un diritto - per come lo hanno calpestato nel tempo) specialmente se ne spiegano le ragioni.

C'è talmente un furibonda e frenetica corsa di molti alle poltrone, ogni volta, che le competizioni elettorali in Italia sono ormai diventate un infelice ed anche ridicolo teatrino.
Siamo arrivati ad avere oltre 50 liste alle elezioni politiche ed oltre DUECENTO (diconsi 200) gruppi ... un ennesimo primato tipicamente italiano ... ma stiamo scherzando ? con la politica ?

Ma veniamo al dunque:

Premesso che le leggi fatte dal Parlamento sono spesso lacunose e contraddittorie.
Premesso che quando una cosa non è ben definita non si può escludere che non si possa fare sol perché nessuno la fa.
Premesso che la Legge non prevede espressamente il rifiuto della scheda elettorale ma nemmeno espressamente LO VIETA.
Premesso che non ho trovato sentenze di condanna nei confronti di chi ha rifiutato la scheda elettorale (e non sono il solo ad averla rifiutata, non ho inventato io il rifiuto delle scheda - ma ho solo modificato il metodo)

Occorre vedere le cose come le vedono gli avvocati nelle aule di un tribunale quando una legge è poco chiara o carente o confusa.

L'art. 62 del D.P.R. 361/57 cosi modificato dalla Legge 21 dicembre 2005, n. 270(cosiddetta Porcellum) recita:
"Se l'elettore non vota entro la cabina, il presidente dell'Ufficio deve ritirare la scheda, dichiarandone la nullità e l'elettore non è più ammesso al voto."
Voi sapete che l'elettore che vuole votare "scheda bianca" o "scheda nulla" deve ENTRARE nella cabina, uscire dalla cabina con la scheda elettorale piegata, e inserire la scheda nell'urna.

Quindi risulta che HA VOTATO.

Se l'art. 62 (citato per esteso sopra) prevede che l'elettore non entri nella cabina ...
cosa entra a fare nella sezione elettorale? Per salutare gli addetti ai lavori o per fare due chiacchiere con loro?

La legge, quindi, non prevede espressamente che si possa rifiutare la scheda ... ma non lo vieta neppure ... e lascia presupporre che si possa rifiutare ... perché l'elettore che non entra nella cabina cosa può fare ?
Chi rischierebbe maggiormente in un aula di tribunale ?

L'elettore che vota NON votando (scusate il gioco di parole apparentemente sciocco) spiegandone le ragioni ? ... o gli addetti alla sezione elettorale che si ostinano a negare all'elettore il rifiuto della scheda con la messa a verbale del suo rifiuto ?

L'art. 104 comma 5 del D.P.R. 361/57, NON abrogato e né modificato dalla legge Porcellum, recita:

"Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000."

NON si specifica che tipo di reclami o proteste.

L'elettore deve votare qualcuno che dovrà poi rappresentarlo per 5 anni e se qualcuno non si sente rappresentato e non vuole quindi dare nessuna preferenza, dovrà anche poterne spiegare le ragioni ... perché dire semplicemente "non mi sento rappresentato da nessuno" è una motivazione che lascia il tempo che trova.
Perché non ti senti rappresentato da nessuno ? Io lo indico nella dichiarazione da allegare al verbale ... scaricabile nel sito appositamente creato

Io non so cosa faranno tutti coloro che dovranno votare per la TERZA volta con una legge elettorale INCOSTITUZIONALE, fra l'altro e soprattutto, ... e non so cosa faranno i volontari che daranno la loro disponibilità a fare i Presidenti e Segretari delle sezioni elettorali.

Se io dovessi fare il Presidente o il Segretario di sezione elettorale, davanti a persona che senza creare alcun tumulto o disturbo rifiuta la scheda elettorale con delle motivazioni che chiede vengano messe o allegate a verbale, mi sentirei più a posto con la coscienza rispettando la sua volontà perché nella legge non trovo nulla che mi impedisca di farlo.

Paradossalmente anche quello di rinunciare a un diritto è un diritto, e se uno ne spiega le ragioni mi solleva da ogni responsabilità anche sul piano MORALE !
Sarebbe bene che il legislatore inizi a fare le leggi con maggiore attenzione, soprattutto perché sono 945 persone che DEVONO ESAMINARE UN DISEGNO DI LEGGE PRIMA DI VOTARLO ...

Lo Stato insegna ad obbedire ? o a dissobbedire alle leggi ? ... a obbedire credo.
Io ritengo di dovere obbedire a quella che è la legge fondamentale della repubblica, quando esiste un contrasto fra la stessa ed una legge fatta da chi è tenuto anch'esso a rispettare la Costituzione italiana quale legge fondamentale (cfr. artt.134 e 136 cost.).

Va bene che gli italiani hanno più volte dimostrato di fare ciò che più gli CONVIENE piuttosto di fare ciò che è GIUSTO (voto di scambio per fare un esempio) ma dove stiamo andando a finire ?

In Italia si mette in discussione OGNI COSA, all'interno e al di fuori della politica, si parla di questioni che chiamano in causa la VITA e il CRIMINE

Aborto
Eutanasia
Indulti e Grazie
Non si può mettere in discussione il VOTO elettivo che ha ampiamente dimostrato chi avvantaggia ? (con l'aumento degli astensionisti soprattutto ?). L'astensione deve essere un altro Tabù ? Guai a parlare di astensione?
Ma stiamo scherzando ? sarebbe ora che lo Stato si occupi anche di questo allora perché se la gente ha smesso di votare un motivo ci sarà e non occorre dire quale!



( ..... )



Chi entra nella cabina e lascia bianca la scheda (atto ingenuo) o scarabocchia la scheda per annullarla volutamente ... è comunque un votante.

Ai fini statistici la percentuale dei votanti tiene conto di chi annulla o lascia bianca la scheda anche se queste schede non saranno conteggiate per attribuire il premio di maggioranza stabilito dalla Porcata elettorale (chiamarla legge è un'eresia).
I giornali riporterebbero un'astensione più bassa (ecco perché al sistema va benone che le liste siano migliaia). La gente vota gruppi nuovi che non avranno alcun peso in parlamento e non impensierirebbero mai la Casta per come si è blindata. Ci ha pensato già la Casta a non dare voce in capitolo ai piccoli in parlamento.

Le schede rifiutate, a prescindere da quello che dicono alcuni impostori hanno lo stesso valore di quelle nulle e bianche e non saranno conteggiate per l'attribuzione del premio di maggioranza ma chi rifiuta la scheda non risulta fra i votanti e la percentuale di astensione sarebbe quindi maggiore.

Questa è logica ragazzi e se tutti facessero così le pagine dei giornali titolerebbero a caratteri cubitali la percentuale di astensione poiché sarebbe appunto MAGGIORE.

brunoaprile.blogspot.it

11 commenti:

  1. Semplicemente l'elettore che non vota non è un votante :) In pratica è la stessa cosa che stare a casa, i numeri di chi fa questa roba non saranno mai conteggiati né nessuno leggerà cosa è stato messo a verbale.
    A che serve quindi? (oltre a far perdere tempo?

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  2. Lo confesso, non nutro particolare interesse per questa materia, ma cercavo di capirne di più, per informare meglio ... ma più cerco di capire e più faccio confusione!
    Le ultime notizie che mi arrivano sono dello stesso tenore della tua.. Grazie mille quindi per questa conferma. :)

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  3. dfsffssffs ... bellissimo nome :-) magari si nasconde dietro un politico che senza la poltrona non saprebbe sicuramente cosa fare nella vita e come guadagnarsi il pane :-)
    Nel mio Blog con un po di pazienza ci sono anche le risposte a queste "contestazioni" ma cmq invito a leggere gli artt. 74, 79 e 87 del D.P.R. 361/57. Se c'è la voglia e la pazienza di leggerli si comprenderà anche la differenza che c'è con lo starsene a casa. Far perdere tempo a chi ha delle funzioni stabilite dalla legge è come dire che un pubblico ufficiale debba attendere la busta paga senza fare nulla ? mah ! la prossima vota abbi il coraggio di commentare con un nome ed un cognome ... o hai paura di esprimere le tue opinioni ? :-)

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  4. Salve,volevo sapere se uno rifiuta la scheda ai fini del premio d maggioranza è uguale a scarabocchiare la scheda? Ci sta il premio di maggioranza in queste votazioni politiche ? Motivi la sua risposta se possibile , grazie saluti Alessandro Bordignon

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  5. personalmente non condivido la scelta del rifiuto e relativa verbalizzazione. Detto questo, ci mancherebbe che ognuno non fosse libero di scegliere in libertà.
    Condivido quanto motivato nei segg links riguardo tale espressione di protesta:

    http://www.iconicon.it/blog/2013/01/elezioni-astensione-attiva-ecco-cosa-succede-col-%E2%80%9Cnon-voto%E2%80%9D/

    http://www.mondoinformazione.com/notizie-italia/rifiutare-scheda-al-seggio-possibile-ma-inutile-occhio-alle-bufale/86004/

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  6. non votare è un diritto e lo rispetto. Ma dal punto di vista pratico rifiutre la scheda non cambia asoolutamente nulla rispetto a rimanere a casa. Tu dici "Ma stiamo scherzando ? sarebbe ora che lo Stato si occupi anche di questo allora perché se la gente ha smesso di votare un motivo ci sarà e non occorre dire quale!" noi siamo tra i paesi con meno astensione, in Usa gli astenuti sono "negli ultimi trent’anni, la percentuale dei votanti nelle elezioni presidenziali ha superato il 55% degli aventi diritto solo nel 2004 (56,7) e in un caso è scesa al 49%. Nelle elezioni congressuali, quando non coincidono con le presidenziali, la percentuale di partecipazione non è mai arrivata al 40% dal 1974 in poi." e non mi pare che gli astenuti abbiano mai contato nulla o siano stati artefici di cambiamenti!

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    1. Mi permetto di rispondere solo su un punto:
      gli Stati Uniti hanno un registro elettorale dove ci si deve iscrivere per andare a votare e in molti stati bisogna registrarsi MESI prima del voto, in Italia (e nella maggior parte dell'Europa) l'iscrizione è automatica al diciottesimo anno di età.
      Non penso che possa essere fatto un paragone viste le differenze.

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    2. Wikipedia Se confrontiamo l'astensionismo in Italia con quello degli altri paesi europei vediamo che la non partecipazione al voto pone gli italiani al primo posto ...Rispetto ai primi anni della storia della Repubblica oggi il significato del voto è cambiato: ha perso quell'aura di "sacralità" legata alla conquista della libertà dopo la dittatura
      « Attualmente è considerato normale recarsi a votare, come non recarsi a votare. Il deporre la scheda nell’urna è percepito sempre meno come un diritto, e ancor meno come un dovere, e sempre più come una facoltà di cui avvalersi. »
      La difficoltà a capire le trasformazioni politiche come scissioni, ricomposizioni ed alleanze, ed altri bizantinismi lontani dagli interessi concreti dei cittadini rendono l'astensionismo "fisiologico", come sfiducia e rifiuto ma anche con un significato "sanzionatorio" nei confronti di quei partiti dai quali i votanti con una condotta più razionale, si considerano ormai in gran parte non più legati ideologicamente e ai quali inviano un messaggio di non voto equivalente a un rimprovero e a un invito a modificare i loro comportamenti politici.

      La Svizzera è un paese confrontabile? ha il 50% di astenuti http://www.ch.ch/abstimmungen_und_wahlen/02186/02191/02323/index.html?lang=it

      E' una protesta legittima, ma non credo che sia significativa

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  7. Se il rifiuto al voto fosse consapevole e non soltanto disinteresse e menefreghismo, se fosse accompagnato da azioni compiute da persone lucide, prima di tutte con loro stesse, allora avrebbe un senso.
    In ogni caso nemmeno votare ha senso, non in un sistema corrotto e che di democratico ha soltanto il nome.
    Ci rendiamo conto che basterebbe che la costituzione fosse applicata per stare già meglio?

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