giovedì 31 maggio 2012

L'insostenibile pesantezza del terremoto

Monia Benini

Notte di riposo. 
Sembra quasi un altro mondo e invece sono ad appena 150 km da Ferrara. Nella pelle e nelle ossa, le vibrazioni del terremoto. Negli occhi, lo sguardo terrorizzato della gente che ieri mattina scappava in panico dagli uffici e dalle case, riversandosi in strada. Non ho percepito la scossa delle nove: stavo guidando e la strada era sconnessa. Un istante dopo però ho visto rivoli di persone con il volto sfigurato dalla paura e in alcuni casi dalle lacrime. "E' successo qualcosa", mi dice Nando. "Deve essere tirato forte, di nuovo". Scendiamo dall'auto. Una signora in lacrime conferma il nostro timore: "Ero in bagno, tutto l'edificio ha cominciato a tremare fortissimo. E' stato come l'altra notte". E subito il pensiero corre a mio figlio, lasciato da pochi minuti all'asilo. Prendo il telefono, ma non c'è segnale. Ogni mio tentativo di chiamare qualcuno va a vuoto.

Via. 
Prendiamo l'auto e corriamo verso l'asilo. Le persone sembrano frastornate, confuse... a piedi, in bicicletta, in auto. Il cuore in gola: il ricordo della scuola di San Giuliano affiora prepotente e toglie il respiro. Arriviamo. Insieme a noi ci sono tanti genitori: entriamo nel giardinetto e i bimbi sono tutti lì, con le loro maestre, allineati. Mi avvicino a mio figlio. Mi fa un sorrisone e mi dice che è suonato l'allarme perché c'era il terremoto e che hanno fatto le procedure d'emergenza. Lo abbraccio. Trema. Insieme ai suoi amici finge spavalderia, ma è percosso dalla paura. Fra i bambini delle scuole elementari, più grandicelli, c'è chi piange. Le insegnanti sono terrorizzate, ma cercano di dissimulare con i bimbi. I telefoni sono ancora muti: non c'è modo di rassicurare i familiari. Arriva anche la decisione della Protezione Civile: le scuole vanno evacuate. Resteranno chiuse almeno un paio di giorni, ma circolano voci di chiusura dell'anno scolastico anticipato.

Fuori dalla scuola, decidiamo il da farsi: la sede di Per il Bene Comune aveva già sofferto la prima grande scossa, così come la casa di Nando (già riparata a tempo di record). Andiamo a verificare...

mercoledì 30 maggio 2012

Richard Evelyn Byrd

Non è per niente semplice parlare dell'Ammiraglio della US Navy Richard Evelyn Byrd poiché tutta la sua vita è stata un'avventura continua, per di più vissuta per lungo tempo sui ghiacci polari nei quali scoprì cose che ancora oggi restano avvolte dal segreto.

Qualche cosa però è trapelata da questo muro di gomma che ha spesso separato il potere dal popolo e Byrd è stato uno dei pochi ad aver favorito, secondo le sue possibilità, la conoscenza di alcuni misteriosi sviluppi.

Nato nel 1888 a Winchester (Virginia), entrò all'età di 20 anni presso l'Accademia Navale degli Stati Uniti d'America, nella quale diventò istruttore dei piloti ed esperto di cadute d'aerei. Iniziò la sua carriera d’esploratore polare nel 1925 partecipando alla spedizione artica di Mac Millan, il quale si oppose alla proposta di Byrd di volare sopra il polo.
Non soddisfatto di tale esperienza, Byrd organizzò per conto suo una nuova spedizione nell'Aprile del 1926. Egli raggiunse il polo il 9 Maggio di quell'anno con l'aereo, accompagnato dall'esperto pilota Floyd Bennet.
Fu un evento d’enorme importanza per il suo futuro; egli divenne il leader dell'aviazione e delle esplorazioni polari, oltre che essere eroe nazionale.

Tuttavia questo volo fece nascere una serie di controversie che si sono protratte per lungo tempo. Gli scettici dissero immediatamente che Byrd non avesse mai raggiunto il Polo Nord poiché erano certi che fosse ritornato alla base molto tempo prima del previsto ...

lunedì 28 maggio 2012

Il Bicarbonato di sodio come cura ufficiale contro il cancro?

Le case farmaceutiche temevano che si arrivasse a questa conclusione, ma ci siamo riusciti ugualmente! Poiché "il cancro è un fungo, va combattuto con antimicotici naturali" come il bicarbonato di sodio. 
Si, proprio quello che trovate nei supermercati ad 1,60 euro al kg!

A dirlo è il Dr. Mark Pagel della University of Arizona Cancer Center che, proprio per questa ricerca, riceverà 2 milioni di dollari dal National Institutes of Health in modo da studiare la reale efficacia del bicarbonato nella cura dei tumori e soprattutto per quanto concerne la sua efficacia per la cura del cancro al seno.

LA SPECULAZIONE FARMACEUTICA. Qualora anche la scienza dovesse dare esiti positivi a questa teoria che è già ampiamente riconosciuta nella letteratura medica, le lobbies del farmaco ne risentirebbero parecchio. Un pacco di pillole chemioterapiche infatti può costare anche 7 mila euro. Si tratta indubbiamente di speculazioni vere e proprie sulla salute umana di cui si è reso complice anche il nostro sistema sanitario privilegiando alcuni farmaci piuttosto che altri. 

IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE. Già 2 anni fa l'Antitrust mise in risalto l'importanza di usare più farmaci generici a basso costo rispetto ai farmaci ad altissimo costo. La motivazione è che la Sanità incide per un terzo sul nostro debito pubblico, proprio per questo risultava scandaloso come il nostro sistema sanitario nazionale privilegiasse, senza un motivo valido, dei farmaci che costano 4 o anche 5 volte in più rispetto ai farmaci generici.


domenica 27 maggio 2012

Adesso alza gli occhi e guarda il cielo, figlio mio

di Bruno Aliberti

Adesso alza gli occhi e guarda il cielo, figlio mio. 
Dimmi come lo vedi. Dimmi che cosa vedi.

Azzurro, ma si sta coprendo… stanno arrivando le nuvole.

Ecco, guarda bene adesso, con attenzione, perché è nel cielo il segreto della vita, quello che oggi ti racconterò. Il cielo puoi vederlo, osservarlo, capirlo. Il resto è più oscuro e cupo, più difficile da spiegare. Ma il cielo no. E’ sempre qui, davanti a te, sopra di te, di giorno e di notte, avvolge tutto, ma è onesto come appare, senza cose difficili da spiegare. E’ la cosa più bella e più semplice da capire, come bere un sorso d’acqua. Ma non è più il cielo di quando avevo la tua età. Il cielo è cambiato. Lo hanno cambiato. Ci sono le nuvole, è vero. Sono quelle paffutelle e con forme buffe, gonfie gonfie, come la panna montata che fa mamma. Ma poi ci sono le altre, quelle che sembrano polvere come quella che si alza quando soffi o sbatti i tappeti, spennellate su una tela, unghiate di bianco. Quelle non sono nuvole.

Papà perché hai gli occhi lucidi?

Nulla, solo un po’ di raffreddore. Ecco, vedi quegli aerei che stanno passando e che lasciano delle scie?

Si, sono lunghissime, bellissime.

Se aspetti un po’ ti accorgerai che non vanno via, e dopo un po’ iniziano ad allargarsi, a coprire il blu, restando sospese come degli enormi aquiloni bianchi. Ne sentirai parlare come di velature, esattamente come dei fazzoletti bianchi e leggeri, tanto leggeri da sembrare quasi trasparenti, come i veli che coprono donne leggiadre e suadenti che danzano, galleggiando nell’aria sopra le nuvole. Ma non sono nuvole, non sono le nuvole.

Vero, papà, si stanno allargando. Che brutto raffreddore che hai, ti scendono le lacrime e ti cola pure il naso, che buffo che sei...

sabato 26 maggio 2012

«L’Aulin è tossico e letale». L’Italia continua a venderlo

Irlanda, Spagna e Finlandia ritirano il medicinale dal commercio.

IRLANDA. C’è chi lo usa per un banale mal di testa, chi per alleviare spasmi o infiammazioni. Ancora in pochi sanno che l’analgesico più conosciuto, l’Aulin, è tossico.A dare l ’allarme, anni addietro, sono stati 16 Paesi europei tra cui Spagna, Finlandia ed Irlanda che lo hanno addirittura ritirato dal commercio. Non sembra, invece, che l’Italia abbia recepito la pericolosità del farmaco che continua a popolare gli scaffali delle nostre farmacie.

Il principio attivo Nimesulide, alla base di numerosi medicinali in commercio, comporterebbe effetti devastanti per il fegato, talvolta anche letali. 

Il Nimesulid è commercializzato in vari Paesi ed in Italia è la molecola alla base di diversi farmaci: Algimesil, Antalgo, Areuma, Dimesul, Domes, Efridol, Eudolene, Fansulide, Flolid, Isodol, Ledolid, Ledoren, Nerelid, Nide, Nimenol, Nims, Noxalide, Resulin, Solving, Sulidamor, Fansidol, Sulide, Idealid, Delfos, Domes, Noalgos, Algolider, Aulin, Fansidol, Mesulid, Nimesil, Remov, Migraless, Edemax, Mesulid Fast, Nimedex ...

venerdì 25 maggio 2012

Propaganda per la donazione su Facebook e la selezione della specie

Quella della donazione tramite Facebook è una americanata pericolosa, una sporca pubblicità alla donazione degli organi, tessuti e sangue, che non contempla l'opposizione perché in USA e nel Regno Unito, dove l'iniziativa ha preso il via, da sempre vengono segnati nei Registri ufficiali solo i donatori. Gli altri li lasciano in pace.

Una situazione che, pur truffaldina per la mala-informazione delle associazioni donazioniste, è più onesta e razionale di quella italiana dove siamo considerati tutti donatori (popolo gregge di aspiranti al “mondo dietro il mondo”) salvo che si documenti per iscritto una opposizione della persona, o in mancanza, della famiglia, entro i tempi del prelievo.

Il robot Zuckerberg, ideatore dell'iniziativa e fondatore di Facebook, che non è un umano ma ferraglia, al servizio delle organizzazioni di espianto-trapianto/vivisezione umana/sperimentazione in vivo, ha creato una nuova funzione della rete di aggregazione sociale (social network) col fine di pescare facili adesioni alla donazione dall'allevamento della specie umana, indifferente che siano riti sacrificali praticati sulle classi meno abbienti, più disinformate e più destrutturate dal sistematico lavaggio del cervello.

Questa iniziativa dimostra che internet (Facebook ed altre reti), può essere pesantemente gestita e controllata del sistema di sfruttamento capitalistico di Stato e privato, e può avere il ruolo di penetrazione di una soffice ma sanguinolenta dittatura sulla persona umana...

giovedì 24 maggio 2012

Tav, corridoio fantasma: e Torino resterebbe senz’acqua

La Torino-Lione? Pura follia inutile.
Quel che resta di un vecchio disegno europeo completamente tramontato: perché mancano soldi, perché non serve a nessuno, e perché – in concreto, tecnicamente – non è neppure realizzabile. Il chiasso della propaganda ha finora nascosto un tabù colossale, un problema grande come Torino: l’acqua potabile e i rubinetti dei torinesi. Alle porte della metropoli, spiega un ingegnere della Regione Piemonte, il progetto prevede un tunnel profondo 40 metri, che «si infila né più né meno che nella falda idropotabile della città». Attenzione: non in quella irrigua, ma «proprio nell’acqua che va nelle case dei torinesi». L’ingegnere non ha dubbi: operazione «impensabile e illegale». Un milione di abitanti all’asciutto, senza più acqua bevibile: «Progetto impossibile, a meno che non si pensi a un golpe», dice lo scrittore Luca Rastello, autore del dirompente reportage “Corridoio 5, binario morto”, pubblicato il 20 maggio da “Repubblica”.

«Mi sono accorto che, in tutti questi anni, nessuno l’aveva mai davvero percorso, quel famoso itinerario ormai divenuto cruciale nell’agenda politica italiana, data la resistenza popolare della valle di Susa che si oppone al segmento alpino». Autore di romanzi come “Piove all’insù”, già reporter di “Diario” e attivissimo sul terreno deidiritti civili, Luca Rastello è una voce apprezzata da scrittori come Roberto Saviano. Un indagatore in trincea: prima il libro-denuncia “La guerra in casa”, sul genocidio dell’ex Jugoslavia, poi il reportage “Io sono il mercato” (Chiarelettere) sul business del narcotraffico, e infine “La frontiera addosso – così si deportano i diritti umani”, drammatica fotografia sull’orrore dei “respingimenti” (Laterza, 2010). E adesso, la Torino-Lione. Partendo dal suo cuore dolente, la valle di Susa: «Ci sono cresciuto d’estate, ci ho passato le mie vacanze da bambino e poi da ragazzo», racconta Rastello al regista Daniele Gaglianone, che sulla valle “ribelle” sta preparando un documentario. «Ho proposto a “Repubblica” il reportage – spiega Luca – e il giornale ha accettato: così ho percorso l’intera tratta, partendo da Lisbona»...

mercoledì 23 maggio 2012

Terremoto a Ferrara. La mia personalissima sfida.

Monia Benini
Me lo riprometto da due giorni, da quando la notte è stata squarciata dal terremoto. Mentre faccio ancora i conti con la mia paura e con il bisogno di ritornare alla normalità, ho pensato di scrivere una nota molto personale. 

Notte inquieta. Mi addormento presto, ma alle 23 e 15 mi sveglio, agitata. Faccio su e giù dal letto continuamente, non c’è posizione adatta che possa conciliare il sonno. La giornata è trascorsa serena e proprio non capisco la mia inquietudine. Vado a vedere mio figlio nel suo lettino e gli sistemo le coperte. Mi rassegno e verso le 3 e 40 guardo la radio sveglia per l’ultima volta: finalmente riesco a dormire.

Arriva come il tuono. Un fulmine che si schianta a pochi metri da me. E’ come un treno nella camera da letto. Apro gli occhi mentre comincio ad essere sobbalzata verso l’alto: un pesantissimo armadio di legno massiccio davanti a me sta oscillando paurosamente, mentre il boato cupo diventa frastuono. Mio marito si sveglia una frazione di secondo dopo di me e mi chiede: “Cos’è?”. Mentre un flash mi attraversa la mente “Impossibile qui!”, urlo “E’ il terremoto! Scappiamo! Vai da Ricky!!!” Mi puntello con mani e gomiti sul letto e cerco di correre in stanza del bambino, ma il terremoto mi sbatte da una parte all’altra. Arrivo in cameretta quasi a carponi. Mio marito è sopra di lui: vuole proteggerlo dalla caduta degli oggetti che fuoriescono dagli armadi che la furia del terremoto apre e sbatte violentemente...

martedì 22 maggio 2012

Strategia della tensione e implosione della crisi economica

L'attentato di Brindisi ai più rimane un mistero: la mafia non uccide in quel modo ragazzi innocenti di una scuola, frustrati o falliti che odiano le istituzioni non indirizzano una bomba verso simili bersagli, e gruppi anarchici che spingono all'insurrezione secondo quale logica colpirebbero degli innocenti per far sollevare le masse contro il sistema?

Quanto avvenuto a Brindisi, invece, sembra far pensare ad un atto organizzato da persone astute, dotate una certa intelligenza, persone che fanno parte del sistema di potere stesso e che hanno come unico obiettivo generare paura nelle persone, le quali, in tal modo, potrebbero chiedere maggiori controlli e maggiori interventi di polizia nelle città.

Magari fra qualche giorno si farà pure finta di prendere qualcuno che non c'entra nulla con i veri attentatori, dicendo che è un pazzo o un membro di qualche organizzazione o setta. E la gente ci crederà pure.

Non credo sia peregrino pensare che si vogliano creare le basi affinchè si giustifichi un futuro stato di polizia in Italia, attraverso provvedimenti che potrebbero essere attuati già nel corso delle prossime settimane ma che devono essere giustificati al popolo da situazioni molto gravi.

Secondo voi perchè è stato creato un corpo di polizia sovranazionale antisommossa come l'Eurogendfor

Sapevate, tra l'altro, che tale Forza di Gendarmeria è già operativa in Italia, ha come sede Vicenza, enon risponde ad alcun Parlamento, nè nazionale, nè europeo? Sapevate che potrà operare in qualsiasi parte del globo terrestre, sostituirsi alle forze di polizia locali, agire nella più totale immunità giudiziaria e al termine dell'ingaggio, dovrà rispondere delle sue azioni al solo comitato interno? ..

sabato 19 maggio 2012

Forze armate - spese folli

Gianni Lannes 

L’Italia già in guerra dalla metà degli anni ’90 per smembrare e distruggere la Jugoslavia (grazie anche a Prodi, D’Alema e Berlusconi) – calpestando la Costituzione – ai giorni nostri vanta più militari (178.600) di Germania, Inghilterra e Spagna. 
Abbiamo già pagato 13 miliardi di euro per gli Eurofighter ed il premier antidemocratico Monti Mario conta di spenderne altri 9 per sommergibili e navi sottraendoli al popolo italiano già stremato e in preda ai suicidi. Ecco i conti bucati della nostra Difesa, mentre la popolazione sborsa sempre più tasse senza ribellarsi.

Caccia- F-35: l’Italia ha in piedi una commessa da 15 miliardi di euro per l’acquisto dalla Lockheed Martin (Usa) di 135 aerei dal costo unitario di 124 milioni di euro (salvo ulteriori lievitazioni).

Eurofighter: l’ultima tranche del programma costerà ai contribuenti (fessi) del Belpaese altri 5 miliardi di euro, dopo i 13 già sborsati.

Aerei senza pilota (Uav): il governo abusivo Monti intende acquistarne otto dal costo complessivo (per ora) di 1,3 miliardi di euro.

Elicotteri: lo Stato tricolore ha appena comprato 116 (+1 in opzione) nuovi velivoli NH 90 per la modica cifra di 3,2 miliardi di euro.

Navi da guerra: l’Italia ha acquistato 10 fregate “Fremm” per una spesa di 5 miliardi di euro.

Sommergibili: l’Italia ha comprato altri 2 sommergibili bellici per 1 miliardo di euro.

Sistemi digitali per l’Esercito: il progetto “Forza Nec” serve a dotare le unità di terra e da sbarco di un sofisticato sistema tecnologico per ammazzare facilmente il nemico. Solo la progettazione in atto ci è già costata 650 milioni di euro. La stima di spesa complessiva si aggira per il momento sui 12 miliardi di euro. L’anno prossimo saranno acquistati dal ministero della Difesa ben 249 blindati “Freccia” per una spesa di 1,6 miliardi di euro. Nel 2015, due fregate antiaeree “Orizzonte” per altri 1,4 miliardi di euro...

venerdì 18 maggio 2012

Sono 14mila i decessi negli Usa provocati dalla nube radioattiva di Fukushima

“Pericolosi elementi radioattivi rilasciati nel mare e nell’aria intorno a Fukushima si accumulano ad ogni passo nelle varie catene alimentari (per esempio dalle alghe ai crostacei, ai piccoli pesci, ai pesci più grandi, fino agli esseri umani, oppure dalla pioggia al terreno, all’erba, quindi nella carne di mucca e nel latte, fino agli esseri umani). 
Questi elementi – chiamati emettitori interni – entrando nel corpo, migrano verso specifici organi come la tiroide, il fegato, le ossa e il cervello, irradiando continuamente piccoli volumi di cellule con alte dosi di radiazioni alfa, beta e / o radiazioni gamma, e nel corso degli anni questo può provocare il cancro ” 
(Fukushima: Nuclear Apologists Play Shoot the Messenger on Radiation, di Helen Caldicott, The Age, 26 Aprile 2011)

“Anche se Chernobyl è stato un enorme disastro senza precedenti, l’incidente si verificò soltanto a un reattore e che bruciò rapidamente. Una volta raffreddato, fu possibile coprirlo con un sarcofago di cemento costruito da 100.000 lavoratori. Ci sono 4400 tonnellate di barre di combustibile nucleare a Fukushima, una quantità impressionante, che sovrasta di molto la dimensione totale delle sorgenti di radiazioni di Chernobyl.” (Livello di radiazioni estremamente alto in Giappone: dati ufficiali dell’University Researchers Challenge, Global Research, 11 aprile 2011)

Un articolo di Dicembre 2011 pubblicato sul giornale medico statunitense the International Journal of Health Services (Ecco il link all’articolo:http://www.radiation.org/reading/pubs/HS42_1F.pdf) riporta l’aumento negli Stati Uniti di 14.000 decessi dovuti alla fuoriuscita della nube radioattiva dalla centrale nucleare di Fukushima...

giovedì 17 maggio 2012

La Lobby Sionista e i Giochi Olimpici di Londra 2012

Se mai vi fossero ancora dubbi sul fatto che i prossimi giochi olimpici di Londra siano dominati da aspetti politici prima ancora che sportivi, gli eventi di questi giorni ci hanno tolto qualsiasi illusione.

Che la Lobby Sionista fosse in controllo delle procedure era evidente fin dal momento in cui il logo delle Olimpiadi di Londra 2012 veniva mostrato nei media.

Basta guardare qui sopra la versione orizzontale del logo per leggere quel termine che ormai domina ogni discorso politico internazionale. La soluzione grafica mostra come un’astuta tecnica abbia trasformato i numeri dell’anno 2012 in zig-zagate lettere alfabetiche a comporre la parola ZION (Sion in italiano), il nome biblico di Gerusalemme e nota radice del termine “sionismo” (Zionism in inglese). E infatti il risultato è quello che è – inaccettabile sul piano estetico, con simboli che ricordano fulmini e saette – quasi un lapsus freudiano che tradisce la funesta ideologia marziale che ha ispirato il golpe grafico.

Gli autori del logo si sono dovuti cimentare in contorsioni geometriche per convertire i numeri in lettere, una triste analogia ad un’altra conversione, anche essa improbabile eppure riuscita nel suo intento golpista: quello di rendere le nostre società occidentali “illuministe” docili al dominio del pensiero unico sionista che legittima ogni orrore perpetrato dalla creatura del sionismo, Israele.

La ciliegina sulla torta, nel logo, è la presenza del PUNTINO che non si sa bene cosa dovrebbe rappresentare nella cifra 2012. Ma è chiaro che vuole essere il puntino sulla i di ”ZION” (in inglese comunque quella zeta si pronuncia come una esse morbida)...

mercoledì 16 maggio 2012

Lucy in Etiopia non era sola

I resti fossili di un piede di ominide vissuto 3,4 milioni di anni fa dimostrano che Lucy, il più celebre degli ominidi, non era sola e che in quello stesso periodo sono esistite più specie di ominidi che si spostavano in modo diverso. Il nuovo 'fratello' di Lucy per esempio si arrampicava sugli alberi. La scoperta, annunciata su Nature, si deve a un gruppo di ricerca internazionale coordinato dagli Stati Uniti con Yohannes Haile-Selassie, del Museo di Storia naturale di Cleveland.

I fossili sono stati scoperti in Etiopia, nel sito di Burtele, nella località Woranso-Mille, e l'ominide al quale appartenevano le ossa è vissuto circa 3,4 milioni di anni fa. Il solo ominide conosciuto vissuto in quel periodo è la specie Australopithecus afarensis, alla quale apparteneva anche 'Lucy'. Ma se la forma del piede di Lucy è confrontabile con quella del piede degli uomini moderni, i resti appena scoperti mostrano che il contemporaneo di Lucy aveva ancora il pollice opponibile, una caratteristica che lo rende più simile all’ominide Ardipithecus ramidus, vissuto un milione di anni prima.

Basandosi soltanto sullo scheletro del piede è difficile capire a quale specie appartenesse l'ominide, ma sono sufficienti per dedurre che, a differenza di Lucy, aveva una capacità di presa che gli permetteva di arrampicarsi sugli alberi e di muoversi nella foresta in modo efficace. 

La scoperta indica perciò "che i piedi adattati sia per la locomozione bipede che per arrampicarsi sugli alberi sono persistiti per un lungo periodo dell'evoluzione umana", osserva il biologo evoluzionista Daniel Lieberman, dell'università di Harvard, commentando la ricerca. "Gli ominidi – spiega l'esperto - hanno evoluto diverse forme di piedi...

lunedì 14 maggio 2012

Quasi il 90% dei tedeschi non crede alla versione ufficiale dell’11 settembre

Kurt Nimmo

Secondo un’indagine condotta da TNS Emnid, uno dei più grandi istituti di sondaggi in Germania, quasi il 90 percento dei tedeschi[2] non crede alla spiegazione del governo americano su cosa è accaduto l’11 settembre 2011.

Il sondaggio è stato condotto per la rivista tedesca World of the Miracles.
Oltre all’89.5% che non ha creduto alla versione ufficiale dell’11 settembre, il sondaggio ha scoperto che il 73.7% dei tedeschi interpellati ritiene che l’assassinio di Kennedy fu un complotto e quasi l’80% ritiene che la CIA conduca operazioni segrete sul suolo tedesco.

Nel 2003, un sondaggio condotto da Forsa per il giornale tedesco Die Zeit[3]aveva scoperto che il 31% dei tedeschi sotto i 30 anni riteneva che gli attacchi fossero stati un’operazione interna.
Lo scetticismo sulla versione ufficiale è cresciuto sin dal 2001. Nel 2006, un sondaggio New York Times/CBS News[4] aveva rivelato che solo il 16% degli americani pensava che il governo stava dicendo la verità sull’11 settembre e sull’intelligence prima degli attacchi...

domenica 13 maggio 2012

La Terra Cava

Molti esseri umani, lemuri ed atlantidei, per sfuggire alle grandi catastrofi nucleari, si rifugiarono nella Terra Cava (cioè all’interno della Terra).

Che la Terra fosse cava ed abitata anche al suo interno lo si sapeva già da molto tempo.

Platone, grande storiografo della perduta Atlantide, parla di misteriose gallerie sotterranee che attraversano il continente, “gallerie sia spaziose che anguste nell’interno della terra”. Menziona poi un grande sovrano “che siede al centro della terra, sull’ombelico della terra; egli è il mediatore della religione per tutto il genere umano”.

Anche in India, del resto, secondo le antiche Upanishad, si narra del regno di Agartha.
Jules Verne, scrittore vissuto nel secolo scorso, narratore di racconti fantastici ma straordinariamente profetici ed avveniristici, fu sensibile a questo mito, quando scrisse il famoso romanzo “ Viaggio al centro della Terra”.

Ma forse la scoperta più sensazionale fu quella del Contrammiraglio Richard E. Byrd, famoso ed avventuroso esploratore della Marina Militare Americana. Nel 1947, partendo da una base militare avamposto del circolo polare artico, eseguì un volo esplorativo verso il polo Nord, stabilendo alla partenza una rotta fissa, puntata verso il polo. Compì un volo di 400 miglia “oltre” il polo Nord. Quello che egli vide, viaggiando “oltre” il polo, fu un cambiamento repentino delle condizioni climatiche come pure una mutazione generale della flora e della fauna. Per alcune centinaia di miglia si avventurò in volo in un territorio tropicale con tutte le caratteristiche di tale ambiente. La testimonianza del contrammiraglio Richard Byrd è una pietra miliare per la ricerca sulla Terra Cava. E che la Terra oltre ad essere cava abbia anche delle aperture ai poli potrebbe essere la vera scoperta del terzo millennio...

martedì 8 maggio 2012

Chi ci difende dalle atrocità

Manlio Dinucci

Chi dubitava che Barack Obama non meritasse il Premio Nobel per la pace, ora deve ricredersi. Il presidente ha annunciato la creazione dell’Atrocities Prevention Board, un apposito comitato della Casa Bianca per la «prevenzione delle atrocità». 
Lo presiede la sua ispiratrice, Samantha Power, assistente speciale del presidente e direttrice per i diritti umani al National Security Council, formato dai più importanti consiglieri di politica estera. 
Nella scalata al potere (cui sembra predestinata dal suo cognome), la Power, aspirante segretaria di stato, ha sempre fatto leva sulla denuncia di presunte atrocità, attribuite a quelli che di volta in volta gli Usa bollano quali nemici numero uno. Sotto le ali del suo patron, il potente finanziere George Soros, la Power ha contribuito a elaborare la dottrina «Responsabilità di proteggere», che attribuisce agli Stati uniti e alleati il diritto di intervenire militarmente nei casi in cui, a loro insindacabile giudizio, si stiano per commettere «atrocità di massa». 
Con tale motivazione ufficiale, in specifico quella di proteggere la popolazione di Bengasi minacciata di sterminio dalle forze governative, il presidente Obama ha deciso l’anno scorso di fare guerra alla Libia. 
Ora la dottrina viene istituzionalizzata con la creazione dell’Atrocities Prevention Board. 
Attraverso la Comunità di intelligence (formata dalla Cia e altre 16 agenzie federali), esso stabilisce quali sono i casi di «potenziali atrocità di massa e genocidi», allertando il presidente. Predispone quindi gli strumenti politici, economici e militari per la «prevenzione»...