Monia Benini
Notte di riposo.
Sembra quasi un altro mondo e invece sono ad appena 150 km da Ferrara. Nella pelle e nelle ossa, le vibrazioni del terremoto. Negli occhi, lo sguardo terrorizzato della gente che ieri mattina scappava in panico dagli uffici e dalle case, riversandosi in strada. Non ho percepito la scossa delle nove: stavo guidando e la strada era sconnessa. Un istante dopo però ho visto rivoli di persone con il volto sfigurato dalla paura e in alcuni casi dalle lacrime. "E' successo qualcosa", mi dice Nando. "Deve essere tirato forte, di nuovo". Scendiamo dall'auto. Una signora in lacrime conferma il nostro timore: "Ero in bagno, tutto l'edificio ha cominciato a tremare fortissimo. E' stato come l'altra notte". E subito il pensiero corre a mio figlio, lasciato da pochi minuti all'asilo. Prendo il telefono, ma non c'è segnale. Ogni mio tentativo di chiamare qualcuno va a vuoto.
Via.
Prendiamo l'auto e corriamo verso l'asilo. Le persone sembrano frastornate, confuse... a piedi, in bicicletta, in auto. Il cuore in gola: il ricordo della scuola di San Giuliano affiora prepotente e toglie il respiro. Arriviamo. Insieme a noi ci sono tanti genitori: entriamo nel giardinetto e i bimbi sono tutti lì, con le loro maestre, allineati. Mi avvicino a mio figlio. Mi fa un sorrisone e mi dice che è suonato l'allarme perché c'era il terremoto e che hanno fatto le procedure d'emergenza. Lo abbraccio. Trema. Insieme ai suoi amici finge spavalderia, ma è percosso dalla paura. Fra i bambini delle scuole elementari, più grandicelli, c'è chi piange. Le insegnanti sono terrorizzate, ma cercano di dissimulare con i bimbi. I telefoni sono ancora muti: non c'è modo di rassicurare i familiari. Arriva anche la decisione della Protezione Civile: le scuole vanno evacuate. Resteranno chiuse almeno un paio di giorni, ma circolano voci di chiusura dell'anno scolastico anticipato.
Fuori dalla scuola, decidiamo il da farsi: la sede di Per il Bene Comune aveva già sofferto la prima grande scossa, così come la casa di Nando (già riparata a tempo di record). Andiamo a verificare...